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Off Topic Ufficiale

Questo argomento ha avuto 74 risposte ed è stato letto 4801 volte.

protomedico

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  • Re: Off Topic Ufficiale
  • (10/02/2009 19:53)

medlavorotar il 10/02/2009 06:52 ha scritto:


Perchè dobbiamo essere noi medici coloro che decidono materialmente della vita o della morte di un disabile.? E perchè un giudice puo avere facoltà di vita o di morte.? Stiamo combattendo per abolire nel mondo la pena di morte ma ....peccato che quando conviene vada bene.

....ma io non credo che noi medici siamo "coloro che decidono materialmente della vita e della morte".....se per questo, tutti noi nasciamo e siamo già condannati a morte, ma da Dio e purtroppo, non sono certamente i medici a decidere quando.....al massimo, se gli riesce, possono allontanare l'esecuzione della sentenza, perchè (e in questo si distinguono dagli altri professionisti) sono gli unici che hanno la potestà di CURARE, e possibilmente CURARE PER GUARIRE. Ma per quello che riguarda il decidere la morte, solo se volontariamente somministri farmaci per dare la morte, solo allora sei un omicida al pari di chiunque.
e neanche i giudici hanno il potere di vita o di morte.... ma vivono lo stesso dramma dei medici a definire i confini dell'accanimento terapeutico e, nel caso di specie, quanto accanimento e quanta forzata invasiva terapia aldilà di ogni speranza di guarigione l'ammalato (e i suoi) volesse subire, nell'interminabile attesa che un Dio pietoso ne fermi il cuore.
Però, devo dire che, data la mia età e il posto in cui lavoro (un Istituto dei Tumori), ho già visto troppe condanne a morte eseguite da un Dio non sempre pietoso

medlavorotar

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  • Re: Off Topic Ufficiale
  • (10/02/2009 20:08)

Vorrei chiudere questa polemica chiarendo ciò che non si è capito,(colpa mia che mi sono spiegato probabilmente male,dando modo di interpretare con cinismo un evento che invece ha falde drammatiche e necessita di pietà).Con Omicidio intendevo evidenziare la soppressione di una vita umana dal punto di vista etico e sociale e anche legale.Il che si differenzia da assassinio che è un atto perpretato con violenza o perversità di chi lo commette.
Omicidio di stato perchè per me lo stato non può esso essere il padrone di vita o di morte di un suo cittadino.Lo stato garantisce la vita e non deve,dal mio punto di vista ,del tutto opinabile,consentire l'abbandono delle cure in chi non è in grado di valutare le proprie condizioni se da questo ne deriva il decesso.Io mi sono sentito offeso prima come uomo che crede nella vita e come medico che ha amato questa professione e non ho inteso rifermi ai medici che direttamente hanno seguito il caso oggettivato.E temo per il futuro ove può accadere che l'individuo perda il proprio io ,il valore di persona , per diventare un numero insignificante.
Questa mattina alcuni SCHERZANDO mi hanno accolto così: "dottò,per ammazza le moji ce dai na mano ?" Come dire almeno nell'uxoricidio siamo in due.
Chiedo scusa a tutti i colleghi che si sono offesi e mi auguro di non trovarmi mai in circostanze similari che altri decidano per me di vita o di morte.

"vi sono due obiettivi nella vita:
primo- ottenere ciò che vuoi e poi godertelo.
SOLO I PIU' SAGGI RIESCONO A PERSEGUIRE IL SECONDO." ---Logan Smith

giudiceandrea

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  • Re: Off Topic Ufficiale
  • (10/02/2009 20:16)

[cite]medlavorotar il 10/02/2009 06:52 ha scritto:

Evidentemente ti sbagli.....dall'alto del tuo piedistallo!
chi sta sul piedistallo e spara sentenze? sei in grado di rispondere o da lassù non mi senti?

antonio-manuppelli

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  • Re: Off Topic Ufficiale
  • (11/02/2009 15:16)

Le questioni sul caso Englaro sono a mio avviso due: la prima è se è giusto che un congiunto possa decidere se sospendere o meno l'idratazione ed il nutrimento di una persona in coma SENZA un documento scritto chiaro ed inequivocabile che attesti tale richiesta da parte del malato.
La seconda è il grande risalto giornalistico dato al caso.
Per quanto concerne la prima, fermo restando la volontà anche di una persona "sana" di fare lo sciopero della fame e della sete, tutte le proposte di legge presentate (anche quelle dei radicali) si basano su di una richiesta scritta, il famoso "testamento biologico", lasciata dal malato; questa richista scritta non c'era nel caso Englaro, vi sono solo testimonianze indirette del padre che ha portato a suffragio della sua posizione la "voglia di vivere e lo stile di vita della figlia"....
vi invito a leggere l'intervista sulla pagina 9 del corriere della sera a Cinzia Caporale, liberal, per due volte capo della commissione di bioetica dell'unesco e le sue parole testuali sono "è stata mandata a morte sulla base di una presunta volontà, in mancanza di dichiarazioni esplicite, autentiche, è inaccettabile.." questo perchè se è successo una volta può succedere di nuovo, penso ad una moglie in via di separazione con il marito che potrà testimoniare e decidere lui della vita del coniuge.... con tutte le implicazioni che lascio a voi immaginare

Per quanto riguarda il secondo aspetto vi invito a rivedere la prima pagina del corriere della sera di lunedì scorso in basso a destra....
è pubblicizzato il libro di beppe englaro....
no comment
detto ciò ho il massimo rispetto di tutte le posizioni, ma la libertà di decidere della propria vita è e deve essere della persona malata e non di un congiunto, come prevedono TUTTE le proposte di legge presenti in parlamento

cordialmente

medlavorotar

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  • Re: Off Topic Ufficiale
  • (11/02/2009 20:06)

antonio-manuppelli il 11/02/2009 03:16 ha scritto:
Le questioni sul caso Englaro sono a mio avviso due: la prima è se è giusto che un congiunto possa decidere se sospendere o meno l'idratazione ed il nutrimento di una persona in coma SENZA un documento scritto chiaro ed inequivocabile che attesti tale richiesta da parte del malato.
La seconda è il grande risalto giornalistico dato al caso.
Per quanto concerne la prima, fermo restando la volontà anche di una persona "sana" di fare lo sciopero della fame e della sete, tutte le proposte di legge presentate (anche quelle dei radicali) si basano su di una richiesta scritta, il famoso "testamento biologico", lasciata dal malato; questa richista scritta non c'era nel caso Englaro, vi sono solo testimonianze indirette del padre che ha portato a suffragio della sua posizione la "voglia di vivere e lo stile di vita della figlia"....
vi invito a leggere l'intervista sulla pagina 9 del corriere della sera a Cinzia Caporale, liberal, per due volte capo della commissione di bioetica dell'unesco e le sue parole testuali sono "è stata mandata a morte sulla base di una presunta volontà, in mancanza di dichiarazioni esplicite, autentiche, è inaccettabile.." questo perchè se è successo una volta può succedere di nuovo, penso ad una moglie in via di separazione con il marito che potrà testimoniare e decidere lui della vita del coniuge.... con tutte le implicazioni che lascio a voi immaginare

Per quanto riguarda il secondo aspetto vi invito a rivedere la prima pagina del corriere della sera di lunedì scorso in basso a destra....
è pubblicizzato il libro di beppe englaro....
no comment
detto ciò ho il massimo rispetto di tutte le posizioni, ma la libertà di decidere della propria vita è e deve essere della persona malata e non di un congiunto, come prevedono TUTTE le proposte di legge presenti in parlamento

cordialmente

GRAZIE DEL CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE....LA PRIMA VERA RISPOSTA ALLA MIA PROVOCAZIONE
tI INVITO AD ESPRIMERE LA TUA OPINIONE ANCHE SULL'ALTRO ARGOMENTO DEL FORUM

"vi sono due obiettivi nella vita:
primo- ottenere ciò che vuoi e poi godertelo.
SOLO I PIU' SAGGI RIESCONO A PERSEGUIRE IL SECONDO." ---Logan Smith

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