Sono appena stato nominato medico competente di un Ospedale e mi hanno appena sottoposto un caso di un'infermiera professionale in servizio presso l'ambulatorio chirurgico di un Poliambulatorio ospedaliero.
Da circa 4 anni soffre di alterazioni dello stato dell''umore con comporamente deliranti e idee di tipo interpretativo-persecutorio.
Recentemente vengono riferiti episodi aggressivi nei confronti dei colleghi e verso arredi e porte.
Già nel 2007 il medico competente le aveva dato una idoneità alla mansione con limitazione ad un lavoro giornaliero e attività ambulatoriale.
Io suggerirei al datore di lavoro di toglierla dall'ambulatorio chirurgico (per tutelarla da eventuali ferite accidentali) e di ricorrere all'art.5 dell'art 300.
Concordate?
cliama il 16/02/2009 04:57 ha scritto:
Sono appena stato nominato medico competente di un Ospedale e mi hanno appena sottoposto un caso di un'infermiera professionale in servizio presso l'ambulatorio chirurgico di un Poliambulatorio ospedaliero.
Da circa 4 anni soffre di alterazioni dello stato dell''umore con comporamente deliranti e idee di tipo interpretativo-persecutorio.
Recentemente vengono riferiti episodi aggressivi nei confronti dei colleghi e verso arredi e porte.
Già nel 2007 il medico competente le aveva dato una idoneità alla mansione con limitazione ad un lavoro giornaliero e attività ambulatoriale.
Io suggerirei al datore di lavoro di toglierla dall'ambulatorio chirurgico (per tutelarla da eventuali ferite accidentali) e di ricorrere all'art.5 dell'art 300.
Concordate?
Si anche io farei la stessa cosa.
Gennaro Bilancio
Prova a cambiare il punto di vista: cosa puoi fare tu per migliorare il suo inserimento lavorativo? Che aiuto possono dare i compagni di lavoro (si tratta di sanitari !!!) per contenere i disturbi o addirittura migliorare il suo stato di salute? Si tratta di un soggetto "DEBOLE" che forse ha bisogno di un buon medico del lavoro (oltre che di cure adeguate). Il lavoro è anche riabilitazione. Non sempre si possono scegliere i cavalli da corsa ....prima poi qualcuno può rimanere indietro perchè zoppica: che facciamo noi MC?....Certamente ci guadagneremmo in professionalità e umanità se per un attimo affiancassimo chi ha maggiore bisogno.
annuscor il 16/02/2009 08:52 ha scritto:
Prova a cambiare il punto di vista: cosa puoi fare tu per migliorare il suo inserimento lavorativo? Che aiuto possono dare i compagni di lavoro (si tratta di sanitari !!!) per contenere i disturbi o addirittura migliorare il suo stato di salute? Si tratta di un soggetto "DEBOLE" che forse ha bisogno di un buon medico del lavoro (oltre che di cure adeguate). Il lavoro è anche riabilitazione. Non sempre si possono scegliere i cavalli da corsa ....prima poi qualcuno può rimanere indietro perchè zoppica: che facciamo noi MC?....Certamente ci guadagneremmo in professionalità e umanità se per un attimo affiancassimo chi ha maggiore bisogno.
Capisco la tua posizione. Domani vedrò la sig.ra (finora ho solo esaminato documenti) ma la sua doc. è piena di segnalazioni dei colleghi di lavoro che si lamentano di comportamenti aggressivi.
Comunque nel colloquio con la sig.ra e la coord. infermieristica cercherò una soluzione il più adatta e meno conflittuale possibile (anche se credo che sarà dura !!!)
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