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Strumentalizzazioni di bassa lega

Questo argomento ha avuto 21 risposte ed è stato letto 3049 volte.
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AlfonsoCristaudo

AlfonsoCristaudo
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  • Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (17/02/2009 23:52)

Stanno comparendo sul sito thread che cercano di strumentalizzare un problema serio per i medici competenti cercando di cavalcare a fine di parte (vedi pubblicità per il conameco) la questione relativa all'art.40.
Innanzitutto l'art. 40 esiste, non l'ha inventato ora il gdl nominato dal coordinamento delle regioni. E questo sia che si sia d'accordo con i contenuti dell'articolo stesso oppure no.
Nelle intenzioni del legislatore e del coordinamento delle regioni l'art. 40 ha un significato epidemiologico: inserire alcuni dati provenienti dalla sorveglianza sanitaria effettuata dai medici competenti nel SINP (Sistema Nazionale per la Prevenzione)previsto dal D.Lgs 81. Anche qui si può essere d'accordo o no con questo articolo ma questa è la realtà. Quindi lasciare ad ogni ASL o a ogni Regione la possibilità di dare un proprio modello di raccolta dati avrebbe vanificato l'obiettivo finale della norma che è quello di poter leggere a livello nazionale alcuni dati provenienti dai mc. Quindi vi era la necessità di un modello nazionale di raccolta dei dati.
Il format che è stato prodotto dal gdl è ovviamente un compromesso fra molte esigenze e molte visioni della questione. Non voglio ora difendere il form prodotto (anche perchè se l'avessi dovuto decidere da solo l'avrei fatto in altro modo, ancora più semplice) ma voglio solo illustrarne alcuni aspetti. Esistono in giro molte proposte che sono molto più complesse e articolate di quella decisa (che comunque risulterebbe di più facile utilizzo se si utilizzasse uno strumento informatizzato).
Per quanto riguarda i contenuti - ed è su questi che si dovrebbe aprire un confronto fra i mc- è stato deciso di separare nettamente i dati che deve produrre il datore di lavoro da quelli che deve produrre il mc. I dati sulle assenze, sulle malattie e altri dati non in possesso del mc è previsto che siano prodotti dal ddl. Se il datore di lavoro non li produce il mc può scrivere: dato non pervenuto.
Il protocollo sanitario può essere copiaincollato senza particolari procedure.
La divisione in maschi e femmine deriva dalla necessità di tenere in considerazione le differenze di genere, come previsto dal d.lg 81.
Per quanto riguarda i rischi: non si chiede al mc di individuare i rischi ma di segnalare i rischi e il numero di dipendenti per i quali si è attivata la sorveglianza sanitaria.
Si può quindi essere pro o contro l'art. 40 ma fino a quando sarà legge dello Stato dovrà essere rispettato. Il lavoro del gdl è stato quello di produrre uno strumento uniforme di raccolta.
Ad altri il compito di proporre ed attuare modifiche, integrazioni o cancellazioni delle norme.

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Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli sono sicuri di ciò che dicono. (Voltaire)

raspanti

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (18/02/2009 00:50)

AlfonsoCristaudo il 17/02/2009 11:52 ha scritto:
Stanno comparendo sul sito thread che cercano di strumentalizzare un problema serio per i medici competenti cercando di cavalcare a fine di parte (vedi pubblicità per il conameco) la questione relativa all'art.40.
Innanzitutto l'art. 40 esiste, non l'ha inventato ora il gdl nominato dal coordinamento delle regioni. E questo sia che si sia d'accordo con i contenuti dell'articolo stesso oppure no.
Nelle intenzioni del legislatore e del coordinamento delle regioni l'art. 40 ha un significato epidemiologico: inserire alcuni dati provenienti dalla sorveglianza sanitaria effettuata dai medici competenti nel SINP (Sistema Nazionale per la Prevenzione)previsto dal D.Lgs 81. Anche qui si può essere d'accordo o no con questo articolo ma questa è la realtà. Quindi lasciare ad ogni ASL o a ogni Regione la possibilità di dare un proprio modello di raccolta dati avrebbe vanificato l'obiettivo finale della norma che è quello di poter leggere a livello nazionale alcuni dati provenienti dai mc. Quindi vi era la necessità di un modello nazionale di raccolta dei dati.
Il format che è stato prodotto dal gdl è ovviamente un compromesso fra molte esigenze e molte visioni della questione. Non voglio ora difendere il form prodotto (anche perchè se l'avessi dovuto decidere da solo l'avrei fatto in altro modo, ancora più semplice) ma voglio solo illustrarne alcuni aspetti. Esistono in giro molte proposte che sono molto più complesse e articolate di quella decisa (che comunque risulterebbe di più facile utilizzo se si utilizzasse uno strumento informatizzato).
Per quanto riguarda i contenuti - ed è su questi che si dovrebbe aprire un confronto fra i mc- è stato deciso di separare nettamente i dati che deve produrre il datore di lavoro da quelli che deve produrre il mc. I dati sulle assenze, sulle malattie e altri dati non in possesso del mc è previsto che siano prodotti dal ddl. Se il datore di lavoro non li produce il mc può scrivere: dato non pervenuto.
Il protocollo sanitario può essere copiaincollato senza particolari procedure.
La divisione in maschi e femmine deriva dalla necessità di tenere in considerazione le differenze di genere, come previsto dal d.lg 81.
Per quanto riguarda i rischi: non si chiede al mc di individuare i rischi ma di segnalare i rischi e il numero di dipendenti per i quali si è attivata la sorveglianza sanitaria.
Si può quindi essere pro o contro l'art. 40 ma fino a quando sarà legge dello Stato dovrà essere rispettato. Il lavoro del gdl è stato quello di produrre uno strumento uniforme di raccolta.
Ad altri il compito di proporre ed attuare modifiche, integrazioni o cancellazioni delle norme.

1)da che mondo è mondo una indagine epidemiologica te la fai e ti vai a raccogliere i dati. Non costringi nessuno a darti i dati che ti servono e, se non te li da, lo sanzioni pesantemente. Evidentemente gli scopi dell’art 40 sono ben altri.
2)Credo che nessuno voglia strumentalizzare né “cavalcare a fini di parte (vedi pubblicità per il conameco)”. Credo che se chi conosceva quello che si stava progettando avesse avuto il buon senso di proporlo alla discussione e al parere di tutti, forse a quelle riunioni si sarebbe deciso con miglior cognizione di causa. Invece, a quanto pare, tutti zitti in attesa del fatto compiuto. Tutto al di sopra della testa dei medici competenti. E non mi venire a dire, ora, che si dovrebbe aprire un confronto tra i medici competenti per quanto riguarda i contenuti. Quali contenuti, se è già stato tutto deciso??!! Ma a chi vuoi far indorare la pillola?…strumentalizzare?? cavalcare a fini di parte?? Oh, beh…se è meglio mettere di fronte al fatto compiuto……..
3)“Quindi lasciare ad ogni ASL o a ogni Regione la possibilità di dare un proprio modello di raccolta dati avrebbe vanificato l'obiettivo…” lasciare ad ogni asl e regione la possibilità di dare un proprio modello?? Scusa ma che vuol dire? L’art 40 (che spero proprio venga abolito) ha un allegato che dice già chiaramente cosa bisogna inviare. Ognuno (asl o regione che sia) ha la facoltà di chiedere quel che gli pare? Ma se io invio alla mia asl quanto previsto dalla legge, la asl mi sanziona perché non gli ho mandato un modello da lei predisposto e mi sono invece limitato ad inviare quanto prevede la legge????

Con ciò chiudo qui e, tranquillo, non aprirò più 3d per cercare di strumentalizzare problemi seri o cercare di fare pubblicità a chi perlomeno cerca di curare gli interessi dei medici competenti. Per lo meno di quelli che vanno a lavorare tutti i giorni nelle aziende e hanno a che fare con i problemi reali, e che , ti assicuro, non vedono l’ora di compilare astruse ed inutili griglie convinti che così si risolveranno tutti i problemi della sicurezza e della salute dei lavoratori……

lucchetti

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (18/02/2009 07:44)

Carissimo Alfonso,
personalmente ti sono grato per tutto quello che hai fatto a tutt'oggi per la ns. professione e, in particolare per questo sito.
Vorrei però dirti, perchè sembra che non ne hai preso atto, che praticamente la totalità dei medici competenti non ASL e non Statali (quindi innanzitutto quelli che lavorano e che, inoltre, sono più addentro alla professione esercitata e meno addentro alla professione teorizzata) e che sono la maggioranza degli utenti del sito, credono fermamente che l'art. 40 deve essere abolito e non gliene importa niente se ASL o ISPESL debbano fare statistiche. Allo stesso modo, pur condividendo che un tossicodipendente può essere pericoloso, non capisce perchè un libero professionista debba fare il lavoro che spetterebbe agli enti pubblici.
Se hai dubbi in proposito perchè non fai un sondaggio sul sito?
Ad esempio scrivi questa frase "Il nuovo testo unico e la tossicodipendenza ci hanno ridotti a burocrati ed a poliziotti", fai votare si o no e vediamo i risultati. Allo stesso modo "condividi l'art. 40" si o no?
E' quindi con sommo dispiacere che ho letto il tuo nome, persona sicuramente illuminata, fra i personaggi che partoriscono atti contro i medici competenti. La tua buona fede per me non è in discussione (fra l'altro hai sempre avuto un atteggiamento propositivo, questo è innegabile) tuttavia voglio dirti che, per gli occhi di chi svolge il compito del medico competente, tutti i nominativi che collaborano a questi storture vengono additati come traditori della causa dei medici competenti liberi professionisti. E' quindi evidente, sempre ai ns./miei occhi che questo gruppo di "esperti" stà remando contro la ns. categoria.
Come sai io sono iscritto al nascente sindacato di categoria, unica realtà a cui riconosco di rappresentarmi. Non sono fra i fondatori, ero scettico, però vedo che i numeri degli iscritti sono in crescendo esponenziale, praticamente più escono queste "storture" fatte da "non medici competenti esercitanti", più il numero degli iscritti cresce. L'altro giorno ci ragionavo e mi rendevo conto che di questo passo, se non al prossimo, fra due anni la maggioranza degli iscritti SIMLII, saranno anche iscritti al conameco.
Penso che sia giusto così, la prevenzione la fanno i medici competenti "operativi" e non i "teorici", quindi è giusto che a breve le sorti della medicina del lavoro in Italia passino anche per le ns. mani.
Spero non te la prenda per questo mio intervento, non ho particolari spunti polemici, esprimo solo la mia delusione per la piega che le cose stanno prendendo ed il rammarico per una categoria che invece di rigettare l'impianto del testo unico ed annessi, si prostra, nei suoi vertici, per fini anche immaginabili ma non condivisibili dal medico competente di strada.
Il sito è praticamente "tuo figlio", ha collettato medici competenti da tutta Italia: consulta la base che hai creato e ti renderai conto che non condividono.
rocco lucchetti

AlfonsoCristaudo

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (18/02/2009 08:52)

Caro Rocco,
ti rispondo volentieri perchè so che non c'è faziosità nella tua posizione e che sei sempre propositivo.
Anche tu, nel tuo post, però mescoli questioni diverse. Siamo tutti d'accordo sulle medifiche da fare al D.Lgs 81 e siamo d'accordo che la norma sulle TD è demenziale e che il controllo relativo alla tutela dei terzi dovrebbe essere svolto dalle strutture pubbliche. Non è che dicendolo tutti i giorni cambi qualcosa. Chi ha la forza di cambiare lo faccia, ma teniamo conto che siamo nel paese dove si fanno accordi sindacali escludendo il più grande sindacato dei lavoratori (CGIL) e praticamente questo non interessa a nessuno.
Parliamo dell'art. 40. Nessuno è riuscito fino ad ora a farlo abrogarlo o a modificarlo. La costruzione di uno strumento per far arrivare i dati ai vari livelli previsti dalla norma (ASL, Regione, Ispesl) era nella logica delle cose da parte del coordinamento delle regioni. Mettere in contrapposizione la necessità di abolirlo con il rifiuto aprioristico di uno strumento di gestione della norma, anche il più semplice posibile, mi sembra pretestuoso.
Il mio apporto al gruppo di lavoro del coordinamento delle regioni non è stato richiesto in quanto coordinatore del sito ma come rappresentante del variegato mondo della medicina del lavoro toscana. Ci tengo dunque a riaffermare la mia autonomia professionale e la possibilità di svolgere la mia attività per chiunque. Sono disponibile invece a discutere sui contenuti del lavoro a cui ho dato un piccolo contributo.
Ci tengo a chiarire una cosa che hai affermato. Che significa la frase: "si prostra, nei suoi vertici, per fini anche immaginabili"? Se ti riferisci a me posso dire che ho dato il mio contributo (cercando di portare anche le istanze dei mc), mediando con gli altri colleghi (tutti molto bravi e preparati) dei servizi ASL del gdl senza alcun fine che non fosse quello di cercare di ottenere uno strumento migliore e più semplice possibile per i mc, tenuto conto della norma. Dimmi tu a quale fine "immaginabile" invece ti riferivi.
Per quanto riguarda i medici competenti: mi sembra fuori luogo voler dividere quelli pubblici da quelli privati. Già il mondo dei mc è diviso in sigle e siglette, se poi ci facciamo la guerra fra noi è veramente la fine.

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lucchetti

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (18/02/2009 09:17)

Alfonso,
mi ha fatto veramente piacere la tua sollecita risposta.
Per la mia frase relativa ad eventuali "ritorni" era generica e non mi riferivo a te, avevo infatti precisato la mia stima personale immutata, anche se adesso non riesco a condividere la posizione. Vedi a mio vedere il medico competente in questi tempi viene ripetutamente "violentato". Ora la soluzione non è la vaselina, ma una bastonata al violentatore. Scusa la crudezza delle parole, ma penso che capirai.
Circa la distinzione fra medici liberi professionisti e medici ASL (o comunque istituzionali), a volte non c'è, questo è vero, però gli interessi non sono certamente gli stessi: sono due categorie con ruoli e fini differenti. Ora questi ultimi sono presenti in tutti i tavoli di trattativa mentre i primi, e le loro ragioni, non hanno spazi. Non credi sia ingiusto? Fra l'altro, io che appartengo a quest'ultima categoria, non mi sognerei mai di poter rappresentare i Colleghi ASL. Perché loro pensano di poter rappresentare me? io faccio un mestiere che loro non conoscono in profondità. Su questa mia affermazione devi credermi, faccio questo lavoro da tanti anni e cerco di farlo onestamente, ho incontrato medici ASL capaci, ma mai nessuno che conoscesse il lavoro "pratico" nel profondo.
ciao
rocco

torretta

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (19/02/2009 00:11)

Il titolo "strumentalizzazioni di bassa lega" è semplicemente irricevibile di fronte a quello che sta accadendo alla nostra professione.
Sta a vedere che adesso siamo noi a fare i difficili di fronte al Decreto 81 ed a tutto quello che si sta trascinando dietro!

bernardo

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (19/02/2009 11:23)

lucchetti il 18/02/2009 07:44 ha scritto:
Come sai io sono iscritto al nascente sindacato di categoria, unica realtà a cui riconosco di rappresentarmi.

Solo per dire che un "sindacato" di liberi professionisti è una contraddizione in termini. Un sindacato è una organizazione che tutela lavoratori dipendenti o assimilabili agli stessi, cioè lavoratori che hanno un unico contratto di lavoro nazionale (es. Medici Ambulatoriali, Medici di Base) ed una controparte contrattuale (SSN, Ospedalità Privata ecc.). Nel caso specifco il CONAMECO (che infatti si chiama coordinamento) sembra avere come controparte non un un Datore di Lavoro, o una Associazione di essi (Confindustria, CNA ecc.ecc.) ma Governo e Parlamento, nel tentativo (leggittimissimo) di cambiare la legge. Ma, appunto, questa non è attività sindacale ma politica, di lobby (nel senso nobile e anglosassone del termine) , cioè di gruppi di pressione che legittimamente difendono i loro interessi rispetto a norme ritenute penalizzanti per la propria attività. Dico questo perché secondo me fare chiarezza su questo argomento può aiutare a non prendere "cantonate": organizzazioni come il CONAMECO potranno certamente ottenere attenzione e udienza presso interlocutori politici e isitituzionali (dipende anche dalla "abilità" dei suoi dirigenti) ma sicuramente non potranno mai essere identificati come "organizzazione rappresentativa dei lavoratori", per le ragioni che ho detto sopra.

billi

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (19/02/2009 11:45)

bernardo il 19/02/2009 11:23 ha scritto:


Solo per dire che un "sindacato" di liberi professionisti è una contraddizione in termini. Un sindacato è una organizazione che tutela lavoratori dipendenti o assimilabili agli stessi, cioè lavoratori che hanno un unico contratto di lavoro nazionale (es. Medici Ambulatoriali, Medici di Base) ed una controparte contrattuale (SSN, Ospedalità Privata ecc.). Nel caso specifco il CONAMECO (che infatti si chiama coordinamento) sembra avere come controparte non un un Datore di Lavoro, o una Associazione di essi (Confindustria, CNA ecc.ecc.) ma Governo e Parlamento, nel tentativo (leggittimissimo) di cambiare la legge. Ma, appunto, questa non è attività sindacale ma politica, di lobby (nel senso nobile e anglosassone del termine) , cioè di gruppi di pressione che legittimamente difendono i loro interessi rispetto a norme ritenute penalizzanti per la propria attività. Dico questo perché secondo me fare chiarezza su questo argomento può aiutare a non prendere "cantonate": organizzazioni come il CONAMECO potranno certamente ottenere attenzione e udienza presso interlocutori politici e isitituzionali (dipende anche dalla "abilità" dei suoi dirigenti) ma sicuramente non potranno mai essere identificati come "organizzazione rappresentativa dei lavoratori", per le ragioni che ho detto sopra.

E questa da dove viene fuori? Premettendo che non sono iscritto a nessun sindacato, dove sta scritto che i sindacati tutelano solo i dipendenti?
Perche' la FIMMG rappresenta esclusivamente medici dipendenti? oppure il sindacato degli autotrasportatori tutela solo quelli che dobbiamo controllare con gli stick per la tossicodipendenza? Credo che un po' di umilta' nel dare informazioni al pubblico non guasterebbe, o no? E comunque credo che arriveranno risposte ben piu' competenti della mia.

bernardo

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (19/02/2009 12:02)

billi il 19/02/2009 11:45 ha scritto:

E questa da dove viene fuori? Premettendo che non sono iscritto a nessun sindacato, dove sta scritto che i sindacati tutelano solo i dipendenti?
Perche' la FIMMG rappresenta esclusivamente medici dipendenti? oppure il sindacato degli autotrasportatori tutela solo quelli che dobbiamo controllare con gli stick per la tossicodipendenza? Credo che un po' di umilta' nel dare informazioni al pubblico non guasterebbe, o no? E comunque credo che arriveranno risposte ben piu' competenti della mia.

Mi spiace per te Billi, ma la FIMMG è un sindacato proprio perchè ha una controparte unica (il SSN) ed un contratto nazionale (la famosa "Convenzione"). Poi puoi chiamare sindacato qualsiasi cosa, non è un problema terminologico. I "padroncini " (autotrasportatori) non sono soggetti a sorveglianza sanitaria, e nemmeno al test antidroga, quindi non si oppongono a nulla. Chi si oppone è il sindacato dei camionisti dipendenti. Poi, se vuole, può opporsi anche l'associazione dei datori di lavoro (autotrasportatori), che infatti si chiama associazione e non sindacato. Infine, mi spiace che tu non abbia colto il messaggio che intendevo dare, che era costruttivo: dare l'illusione ai propri iscritti di essere un "sindacato" e quindi, ad esempio di potersi sedere alle "trattative" o nelle commissioni insieme, ad esempio, ai Sindacati (quelli veri) espone nel caso specifco il CONAMECO al rischio di fare magre figure coi propri iscritti.
Infine, a margine, vedo che sistematicamente ogni mio intervento viene da te attentamente "analizzato" e contronbattuto con toni anche abbastanza astiosi, anche a costo di prendere, come ora, lucciole per lanterne. Mi piacerebbe capire perchè.

docm

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  • Re: Strumentalizzazioni di bassa lega
  • (19/02/2009 12:12)

bernardo il 19/02/2009 12:02 ha scritto:

Mi spiace per te Billi, ma la FIMMG è un sindacato proprio perchè ha una controparte unica (il SSN) ed un contratto nazionale (la famosa "Convenzione"). Poi puoi chiamare sindacato qualsiasi cosa, non è un problema terminologico. I "padroncini " (autotrasportatori) non sono soggetti a sorveglianza sanitaria, e nemmeno al test antidroga, quindi non si oppongono a nulla. Chi si oppone è il sindacato dei camionisti dipendenti. Poi, se vuole, può opporsi anche l'associazione dei datori di lavoro (autotrasportatori), che infatti si chiama associazione e non sindacato. Infine, mi spiace che tu non abbia colto il messaggio che intendevo dare, che era costruttivo: dare l'illusione ai propri iscritti di essere un "sindacato" e quindi, ad esempio di potersi sedere alle "trattative" o nelle commissioni insieme, ad esempio, ai Sindacati (quelli veri) espone nel caso specifco il CONAMECO al rischio di fare magre figure coi propri iscritti.
Infine, a margine, vedo che sistematicamente ogni mio intervento viene da te attentamente "analizzato" e contronbattuto con toni anche abbastanza astiosi, anche a costo di prendere, come ora, lucciole per lanterne. Mi piacerebbe capire perchè.

concordo con te in tutto e per tutto!!!

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