che tipo di monitoraggio biologioco fare per saldobrasatura con leghe di fosfuro di rame e stagno?
Noferiti...aiutami!
Noferella va benissimo!
allora, tu dici a parte la canonica HbCO per via dei fumi? Che poi lascia un pochetto il tempo che trova, perchè con le saldobrasature il grosso sono gli ossidi di azoto, e per quelli IBE manco a parlarne. Tranne forse il MCV aumentato ben oltre il 96, ma comunque ci vogliono anni.
Rame e stagno, dici? Uhm, mi sa che non ci sia nulla di specifico, il Cu urinario è troppo influenzato dalla dieta per poterci fare affidamento, e lo stagno non è mai stato monitorato per nulla, anche se recentemente è stato tirato in ballo come fattore disendocrino, ma al momento solo per specie animali invertebrate, e quindi dal punto di vista ambientale.
Ad ogni buon conto, se trovi chi sia in grado di fare queste analisi (ci vuole l'atomizzazione elettrotemica, l'ICP-OES non ha sufficiente sensibilità) puoi provare a fa fare monitoraggio ambientale e biologico sulle urine in contemporanea, con un "controllo di riferimento" nella stessa azienda ma per esempio ad un impiegato, di quelli che in reparto non hanno mai messo piede nemmeno per sbaglio.
Peraltro, benissimo non devono fare nè l'uno nè l'altro, anche se nulla si sa specificamente degli elettrodi a fosfuri di entrambi. Vado a memoria (ho il magico libretto del 2008 in lab), ma mi pare che per i fumi di rame il limite sia di 0,2 mg/mc, mentre per lo stagno dovrebbe (beneficio di inventario, please) essere 2 mg/mc.
Il rame-fumi sicuro mi ricordo che fa venire la febbre degli ottonai, che essendo una specie di reazione allergica immagino possa far salire gli eosinofili, ma in letteratura non so se mai ci ha provato qualcuno, mentre le polveri di stagno fanno venire la stannosi, che sarebbe una delle pneumoconiosi da metalli, tipo la siderosi. Una RX ad alta defnizine ogni 3 anni, io direi, e passa la paura; almeno, fino alla prossima Rx.
Come IBE specifici, non mi risulta ci siano. mi spiace se non sono stata dirimente, ma giuro che non è colpa mia!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Ti ringrazio Noferella per la pronta e come sempre esauriente risposta.
Immaginavo non ci fossero degli esami specifici. Ma allora, perchè noi medici competenti (e mi ci metto in mezzo pure io), per non sapere nè leggere nè scrivere in questi casi inseriamo nel protocollo un bel emocromo con formula, funzionalità epatica (che c'azecca??)ed esame urine completo?Quest'anno in un'azienda dove fanno quella saldobrasatura di cui ho accennato li ho tolti (quindi niente esami) e non ti dico la rivolta dei dipendenti...fagli tu capire che a me quegli eami non dicono nulla....
....c'è chi mi ha detto che essendo molti metalli tossici per il rene la proteinuiria potrebbe alterasi....
stupidario tossicologico???
diotallevi il 28/02/2009 07:57 ha scritto:
Ti ringrazio Noferella per la pronta e come sempre esauriente risposta.
Immaginavo non ci fossero degli esami specifici. Ma allora, perchè noi medici competenti (e mi ci metto in mezzo pure io), per non sapere nè leggere nè scrivere in questi casi inseriamo nel protocollo un bel emocromo con formula, funzionalità epatica (che c'azecca??)ed esame urine completo?Quest'anno in un'azienda dove fanno quella saldobrasatura di cui ho accennato li ho tolti (quindi niente esami) e non ti dico la rivolta dei dipendenti...fagli tu capire che a me quegli eami non dicono nulla....
....c'è chi mi ha detto che essendo molti metalli tossici per il rene la proteinuiria potrebbe alterasi....
stupidario tossicologico???
Pinamente d'accordo con te!!
Gennaro Bilancio
che ci azzecca, appunto! alcuni metalli sono nefrotossici, altri epatotossici, altri osteo tossici, altri neurotossici...
io, da buona laboratorista vecchia maniera, dico che emocromo, quadro proteico e urine non si negano a nessuno: solo che fin troppo spesso sto sentendo di emocromi rimasterizzati, di QPE copiaincollati e di esami di urine duplicate, senza offesa per nessuno che ci sono ancora tantissimi colleghi (miei) che lavorano in maniera eccellente, per cui francamente non saprei che dirti.Ma ti ripeto: perchè non vedi di convincere RSPP e soprattutto DdL a fare una seria indagine ambientale sull'esposizione a sti cosi? magari, il rischio espositivo è al di sotto di 1/50 del TLV, così hai un buon motivo per spiegare le tue scelte di protocollo. Per contro, sempre verificando l'attendibilità dei dati di laboratorio, puoi crearti tu un micro-database su cui ragionare.
la tossicologia delle microdosi è ancora una terra in gran parte inesplorata, anche se personamente la ritengo di enorme valenza epidemiologica. Solo, per poter confrontare i dati, ci vorrebbero unicità di metodiche, come ho detto spesso, e impianti di VIQ e VEQ (Verifica Interna di Qualità e Verifica Esterna di Qualità) che, sebbene previsti da un decreto del 1984, in realtà non sono implementati a livello nazionale, raramente a pochissimi livelli locali. quasi di quartiere, direi.
L'altra considerazione da fare è che i non addetti ai lavori pensano sempre che le analisi del sangue dicano tutto di tutto, per cui il tuo atteggiamento potrebbe causare malumori se non hai il tempo ed il modo di interfacciarti con loro e di spiegare esaurientemente le tue buone ragioni in modo che non fraintendano. E siccome questo "contenimento di spesa" non ti è stato chiesto dal DdL, potresti anche trovarti fuori perchè se gli operai mugugnano il DdL facile preferisce spendere qualcosa in più ma "stare tranquillo".
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
grazie.
sono in linea con quanto si dice
io prima di eliminare gli esami di laboratorio perchè appunto "nulla mi dicevano di utile" ho indetto una riunione don il Ddl RSSP e RSL spiegando le motivazioni e chiedendo il loro parere su quanto mi apprestavo a fare in termini di modifica del piano sanitario
orbene tutti mi hanno chiesto di continuare a fare gli esami di laboratorio e nel protocollo ho inserito " consigliati" così da lasciare la libera scelta e non l'obbligo di sottoporsi a tali esami da parte del lavoratore
e tutti vissero felici e contenti
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