http://www.laziosaluteesicurezza....sicurezza/notizie/contents/art_40
su questo sito lo schema per inviare i dati aggregati...
FOLLE!!!!!
Vorrei ricordare a tutti i colleghi una cosa che ho già detto e scritto più volte: la trasmissione telematica NON E' una e-mail. Se così fosse, le tasse si pagherebbero mandando una e-mail all'ufficio imposte, senza riempire l'F24. Il sistema telematico è un PROGRAMMA CHE IDENTIFICA E GARANTISCE chi lo usa. Una email no. In mano a chi vanno a finire i dati trasmessi (con il nostro nome e indirizzo)? Chi è il custode dei NOSTRI dati personali? Credo che i medici competenti abbiano il DIRITTO DI RIFIUTARE LA TRASMISSIONE DATI fino a che non vi sia la garanzia che i dati inviati sono al sicuro, il codice dei dati personali vale anche per noi, o no?
Aderisco comunque all'iniziativa della Redazione, anche se la lettera predisposta non coglie la vera ragione per cui si chiede un rinvio: NON E' PERCHE' CI TROVIAMO IN DIFFICOLTA', MA PERCHE' SI SONO DIMENTICATI DI PREDISPORRE UN SISTEMA INFORMATIVO (o forse non hanno le risorse per farlo). Ma immaginate dove andrebbero a finire le e-mail? Nella migliore delle ipotesi, sul tavolo ingombro di e-mail di un poveraccio che dovrebbe elaborarle (con uno dei pc che hanno le ASL, vecchi di dieci anni)e trasmetterle ad un'entità astratta - la Regione- che poi dovrebbe a sua volta elaborarle (?) e spedirle... In tutti questi passaggi, che ci garantisce? Chi può impedire un uso scorretto del sistema?
ipernic il 03/03/2009 03:57 ha scritto:
Aderisco comunque all'iniziativa della Redazione, anche se la lettera predisposta non coglie la vera ragione per cui si chiede un rinvio: NON E' PERCHE' CI TROVIAMO IN DIFFICOLTA', MA PERCHE' SI SONO DIMENTICATI DI PREDISPORRE UN SISTEMA INFORMATIVO (o forse non hanno le risorse per farlo). Ma immaginate dove andrebbero a finire le e-mail? Nella migliore delle ipotesi, sul tavolo ingombro di e-mail di un poveraccio che dovrebbe elaborarle (con uno dei pc che hanno le ASL, vecchi di dieci anni)e trasmetterle ad un'entità astratta - la Regione- che poi dovrebbe a sua volta elaborarle (?) e spedirle... In tutti questi passaggi, che ci garantisce? Chi può impedire un uso scorretto del sistema?
Ipernic:
1) Stavo per aprire un'altra discussione proprio per questo fatto:
il 3 marzo la Regione Lazio ha deciso di adottare la griglia della Conferenza Stato-Regioni (seduta 12/02/2009).
2) Pur avendomi preceduto nella "notizia"
SONO PIENAMENTE d'accordo con te.
Ma soprattutto i Colleghi che hanno già spedito i dati in altra maniera che debbono fare?
Due pesi e due misure?
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Mi dispiace tanto per la Conferenza Stato Regioni, ma nel predisporre la griglia avrebbero fatto bene a farsi aiutare da qualcuno che sapesse un po' di medicina del lavoro. Avete notato la scelta dei rischi lavorativi? Chiedono il n. esposti a microclima severo (escludiamo quelli esposti a microclima così così), il n. esposti a infrasuoni (ne conoscete qualcuno?) e gli esposti a ultrasuoni, si ricordano dei palombari esposti ad atmosfere iperbariche, ma si dimenticano degli edili esposti a polveri coniogene e no, dei tessili esposti a polveri organiche, di altri mille fattori di rischio compreso l'asbesto (mettiamo tutti insieme nei rischi chimici? non corrisponde alla definizione di legge...). Nell'ultimo rigo chiedono di specificare eventuali altri rischi...ma dove? e soprattutto: perchè? la valutazione dei rischi è un compito non delegabile del datore di lavoro, non è il medico competente che deve estrapolare i numeri da un documento che spesso è complesso e articolato su centinaia di pagine. Tralasciamo il fatto che si chieda il n. esposti stress lavoro-correlato, dimenticando che sarà un rischio valutato in futuro e che non è detto che richieda un obbligo di sorveglianza sanitaria; tralasciamo pure il fatto che si chieda il codice ATECO come campo di testo e non come numero (ma allora che codice è?). Il parossismo del caos si verifica nei "dati su malattie professionali e idoneità", dove sono state previste categorie ridondanti e ambigue, nelle quali i conti non torneranno mai. Si poteva forse fare di peggio, ma era veramente difficile.
ecco adesso siamo alla farsa vera e propria
qualche genio si mette al pc e decide anche quali sono i capisaldi della relazione e dei dati aggregati da spedire
piu' si mette e meglio è
io credo che questa cosa veramente farà impazzire molta gente
pero' leggete bene
" facendo seguito alle decisioni assunte dal Comitato Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro, la Direzione Politiche della Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro della Regione Lazio INVITA i medici competenti ad utilizzare la scheda allegata per la trasmissione delle informazioni, relative a tali dati, ai Servizi PreSAL territorialmente competenti."
bene ... io non sono tenuto ad accettare questo invito
Piccolofalco il 06/03/2009 09:30 ha scritto:
pero' leggete bene
" facendo seguito alle decisioni assunte dal Comitato Tecnico Interregionale della Prevenzione nei Luoghi di Lavoro, la Direzione Politiche della Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro della Regione Lazio INVITA i medici competenti ad utilizzare la scheda allegata per la trasmissione delle informazioni, relative a tali dati, ai Servizi PreSAL territorialmente competenti."
bene ... io non sono tenuto ad accettare questo invito
Se invita i MC a spedire invita anche gli S.pre.s.a.l. a ricevere...!!
Poi entriamo nel merito di inviare o meno in un modo o nell'altro o se questi dati aggregati siano o meno la catastrofe del MC.
Utilizziamo o cerchiamo di utilizzare un po di buon senso ogni tanto.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
acapri il 06/03/2009 09:58 ha scritto:
Se invita i MC a spedire invita anche gli S.pre.s.a.l. a ricevere...!!
Poi entriamo nel merito di inviare o meno in un modo o nell'altro o se questi dati aggregati siano o meno la catastrofe del MC.
Utilizziamo o cerchiamo di utilizzare un po di buon senso ogni tanto.
beati voi nel Lazio qui in Lombardia qualche Direttore Dipartimento Prevenzione sul sito internet della propria ASL fornisce chiara indicazione ai MC di inviare relazione esclusivamente sotto forma dello schema del Coordinamento Regionale (leggerete dopo "esclusivamente è in carattere grassetto e pure sottolineato" !!!) a me non sembra un invito ma un bel ordine !!
ecco l'estratto del comunicato " Il modello è costituito da un foglio di calcolo in Excel denominato“schema allegato 3B.xls” ed è scaricabile dal sito dell’ASL.
I file compilati per le singole aziende devono essere inviati all’indirizzo e-mail: ..................trasmettendo preferibilmente una e-mail per ogni ditta.
Tenuto conto che i dati dovranno poi essere elaborati e trasferiti alla Regione e all’ISPESL, si richiede di usare esclusivamente il modello regionale senza apportarvi modifiche"
acapri il 06/03/2009 09:58 ha scritto:
Se invita i MC a spedire invita anche gli S.pre.s.a.l. a ricevere...!!
Poi entriamo nel merito di inviare o meno in un modo o nell'altro o se questi dati aggregati siano o meno la catastrofe del MC.
Utilizziamo o cerchiamo di utilizzare un po di buon senso ogni tanto.
l'invito è una cortesia , ma di fronte alla follia demenziale mi rigiuto di avere buon senso
io devo avere buon senso o chi ha promulgato prima l'art. 40 e poi quelli che speculano sul nostro lavoro ?
ma per piacere ... finiamola con questo buonismo e cerchiamo di renderci conto di cosa stanno cercando di imporci addirittura con sanzioni incredibili in caso di mancato invio
è terrorismo oltre che stato di dittatura ....
meditate bene e cercate di capire il pericolo di tutto questo
vogliono controllare aziende emedici stanno seduti con il culo attaccato alla scrivania
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