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Rischio chimico moderato!

Questo argomento ha avuto 18 risposte ed è stato letto 3950 volte.

billi

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  • Rischio chimico moderato!
  • (18/03/2002 09:33)

Siamo arrivati alla meta? La schizofrenia legislativa impera e le leggi emanate una appresso all 'altra in materia di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, spesso a distanza di pochi giorni l 'una dall 'altra, contribuiscono solo a rendere il panorama di attivita ' dei medici del lavoro piu ' nebuloso, fantascientifico, talora ingestibile. Questo sanno bene gli industriali e le associazioni dei datori di lavoro che dietro le quinte stanno suggerendo agli esponenti di governo, sprovveduti in materia, tutte le iniziative a loro piu ' congeniali. Ma che vuol dire rischio moderato? Nella stragrande maggioranza delle aziende il rischio e ' moderato! Se tal non fosse i morti per infortuni e malattie professionali si conterebbero a centinaia. E se il rischio e ' moderato, certificato come tale da un grande esperto quale e ' il datore di lavoro, non si applica la sorveglianza sanitaria? E come si fa eventualmente a monitorare i lavoratori esposti a rischio chimico se la sorveglianza e ' stata affidata al grande padre spirituale dell 'azienda che certifica che li ' non vi e ' pericolo? Aspettiamo l 'incidente o la malattia professionale?. Seguo da anni un paio di aziende che effettuano attivita ' di sterilizzazione con bromuro di metile ( e fanno solo questo): periodicita ' trimestrale, monitoraggio biologico ecc. e richiesta di deroga all 'Ufficio di vigilanza per il raddoppio della periodicita ' dopo anni di sorveglianza, deroga concessa dopo aver fornito tutti i dati biostatistici dei lavoratori. E adesso? Se il datore di lavoro mi dice che il rischio e ' moderato, tenuto conto anche dei risultati degli anni passati, quei lavoratori potranno non essere piu ' sottoposti a sorveglianza sanitaria?

Piccola nota: ma perche ' hanno ampliato il numero dei medici competenti quando il lavoro si assottigliera ' di brutto anche per quelli gia ' esistenti? Mah! Certo che se il tanto atteso Testo Unico verra ' partorito da queste fertili menti con gli stessi sistemi sinora applicati, mi astengo da ogni giudizio ma obiettivamente preferisco farne a meno.

lucab

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (18/03/2002 11:07)

Evidentemente l 'attuale governo in carica punta a favorire le imprese attraverso una "deregulation" massiccia a scapito ovviamente della sicurezza. Ho paura che se venisse applicato un nuovo Testo Unico sulla falsariga di questi provvedimenti saranno tempi duri per i lavoratori.

"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile." W. Allen

GIULIOZAN

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (18/03/2002 20:21)

Purtroppo il nuovo D. Lgs. inerente al rischio chimico non è altro che il recepimento di una direttiva europea del 98 nella quale si parla di "modica quantità" al di sotto della quale la sorveglianza sanitaria non è obbligatoria. Grazie europa.

billi

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (19/03/2002 07:43)

Peccato che la traduzione letterale della originale Direttiva Europea era BASSO, TRASCURABILE e non Moderato, che rappresentava la seconda tappa della quantificazione del rischio!!!!!

nofertiri9

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (19/03/2002 15:30)

perdonatemi se di nuovo mi intrometto, ma sono davvero ancora furiosa e frustrata, e non mi par vero poter parlarne con chiunque solo mi stia a sentire; o legger, mi va bene lo stesso! Ho steso qualche paginetta di analisi critico-giurisprudenziale di questo sciagurato decreto, e per farlo anch 'io ho cercato di documentarmi e di studiare il testo pubblicato con animo quanto più scevro possibile da condizionamenti sentimental-politici. Ebbene, la Direttiva CEE aveva inteso (nel 1998, si badi bene) ad estendere la valutabilità di "rischio chimico" ANCHE a tutte le categorie che nella prevalenza degli stati membri, il nostro compreso, tendeva a sottovalutarlo: valga per tutte, l 'attività di manutenzione impianti e sistemi di trasporto, quali la pulizia tubazioni nei vari petrolchimici e affini consuetamente affidata ad imprese esterne, la pulizia delle stive delle navi-cisterna eseguite nei cantieri navali, la pulizia delle cisterne auto- e treno-trasportate, e così via. Ed anche lo "slight risk", a mio avviso doveva essere inteso come riferibile a definire "irrilevante" il rischio da agenti chimici nelle attività di manipolazione di prodotti chimici già confezionati (ancora mi esprimo per esempi), per i quali peraltro deve comunque essere valutato il rischio di "incidente" (come la rottura di un contenitore e conseguente sveresamento accidentale). Dunque, la Direttiva non era affatto malvagia, anzi: prevede addirittura l 'adozione di TLV e IBE!!!! se non che....quel cialtrone del ministero per le politiche comunitarie ha ben pensato di tradurre passivamente e pure male (traduttore elettronico?), senza voler minimamente tener conto della normativa preesistente. Per quanto mi è stato possibile, ho già preso contatti con una parte politica , chiaramente di opposizione, ( o meglio, di chiara opposizione) spiegando per oltre due ore quali e quanti guasti origineranno, ottenendo per ora (ed a parole, sinora) un buon riscontro. Ma, come tutti sappiamo, una noce nel sacco non fa il benchè minimo rumore, quindi vi invito caldamente a fare lo stesso, ciascuno per il proprio riferimento ovvero in relazione alle conoscenze ed alle amicizie che ha. Tenterò di portare la questione all '8°Convegno Nazionale di Igiene Industriale, che si tiene a Corvara in questi giorni, anche se so già adesso che troverò buona parte dei miei colleghi altrettanto furiosi. L 'invito, anzi , la PREGHIERA, quindi è: PARLATENE, PARLATENE, PARLATENE!!!!!! la Gazzetta Ufficiale n.57 è già introvabile, e si corre il rischio che tutto venga gestito mediaticamente da Confindustria e C.

in definitiva, parlarne è un po ' come resistere, resistere, resistere!!!

Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.

pagiu

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (24/03/2002 13:03)

A breve scadono i termini (45 giorni dalla data di entrata in vigore del Decreto) per poter "stabilire i parametri per l 'individuazione del rischio moderato .....sulla base di proposte delle associazioni di categorie dei datori di lavoro...." Qualcuno ha sentito qualcosa?

Invito i Colleghi, visti i termini stretti, a cercare un modo e una sede per proposte concrete, anche questo Forum è utilissimo.

PREVEMP

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (25/03/2002 14:10)

Da un rapido controllo sulla GUCE (L131/16 del 5 maggio 1998), chiunque può verificare che purtroppo l 'errore non è stato commesso dal redattore del decreto 25/2002, ma già dall 'anonimo estensore della versione comunitaria della direttiva 98/24, e solo per il testo ufficiale italiano. Infatti:

(ing.) "slight risk"

(fr.) "risque faible"

(sp.) "riesgo leve"

(ted.) "geringfuegiges Risiko"

ecc. per le altre lingue comunitarie. Però:

(it.) "rischio moderato", anziché "lieve" come indicano tutte le altre parole usate nelle versioni.



Ai colleghi ogni commento.

Il testo del decreto per il resto ricalca a grandi linee quello della direttiva originale, compreso questo svarione madornale.

Resta il fatto che dal 1998 - a mia conoscenza - nessuno se n 'era accorto, nè a livello governativo nè tra i "tecnici" (medici del lavoro & preventori vari). E la colpa non mi sento certo di darla a Prodi che nel 1998 era Presidente del Consiglio italiano, e oggi Presidente della Commissione Europea.

La morale è che bisognerebbe vigilare di più anche su quello che combinano a Bruxelles e dintorni.



Paolo Del Guerra

lucab

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (25/03/2002 16:54)

Al di là delle responsabilità di tizio o di caio, si sta muovendo qualcuno per modificare questo errore? Altro quesito: se non si effettua sorveglianza sanitaria perchè il rischio è definito lieve (presumibilmente per la maggior parte dei lavoratori e non per tutti) come la mettiamo con gli ipersuscettibili che in questo caso sfuggirebbero ai controlli?



Luca Berrinzoni

"Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile." W. Allen

bakkko

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (25/03/2002 17:32)

Ottima precisazione.

Slight: leggero, lieve. Moderato da dove cavolo viene fuori ?forse il traduttore ha modificato il vocabolario prima di tradurre? Oppure è stato tradotto subdolamente in "moderato ?" Ripeto slight: leggero, lieve

La lingua italiana è bella perchè molto chiara.

Lieve ha un significato mentre moderato tutt 'altro qundi se( e così è)slight=leggero, lieve allora perchè tradurre in moderato ?

A quest 'evidentissimo errore bisogna porre rapido rimedio o meglio correzione suggerendo al traduttore delle direttive europee una full immersion di lingua inglese e forse anche ripetizioni in lingua ITALIANA.

Concordo pienamente con il collega che mi ha preceduto...che fine faranno gli ipersuscettibili? Intanto traduciamo subito nel modo corretto il termine slight.......

Un saluto a tutti

nofertiri9

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  • Re: Rischio chimico moderato!
  • (25/03/2002 18:48)

...allora, rieccomi, e con qualche novità. Alcune, non malvagie; altre...lascio a voi il giudizio.

Dunque, girano voci attendibili e quanto mai degne di fede che Confindustria (!) abbia intenzione di proporre entro i famosi 45 giorni l 'adozione dei valori ACGIH come TLV-TWA e come IBE. Naturalmente, questa è la notizia non malvagia. L 'altra, è che proporranno la definibilità di moderato AL DI SOTTO DEL 50% DI DETTI LIMITI. Mi è stato riferito, sempre dalle suddette persone degnissime di fede, che "pare, si dice, sembra" che Confindustria proponga il 50% per ottenere (!?!?!) il 30%... e, questo lascio giudicare a Voi.

Tanto premesso, i "signori ASL" delle zone nord-est e nord in generale pare non abbiano nessuna intenzione di abdicare, e soprattutto gli addetti alla sorveglianza pongono il problema, sottolineato anche da lucab e bakko, delle ipersensibilità individuali.

Insomma, qualcosa si muove. Speriamo, non con i cingoli!!!

Nofer
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