"abolita la possibilità di tenere la documentazione sanitaria in azienda"
cioè deve tenerli tutti il medico competente ?
fatemi capire ...
io li lascio sigillati in azienda i libretti o documentazione sanitaria che si voglia
Credo ci sia stato un errore o di interpretazione o di trascrizione da parte della Redazione.
Il testo dice: "Tale cartella è conservata con salvaguardia del segreto professionale e, salvo il tempo strettamente necessario per l'esecuzione della sorveglianza sanitaria e la trascrizione dei relativi risultati, presso la sede di lavoro o la sede legale del datore di lavoro"
A me pare chiaro che si dica che, a parte situazioni in cui eventualmente si visitano i dipendenti in studio o, comunque fuori dall'azienda, la documentazione sanitaria deve essere conservata in azienda. Attenzione alle virgole!
A me pare chiaro che si dica che, a parte situazioni in cui eventualmente si visitano i dipendenti in studio o, comunque fuori dall'azienda, la documentazione sanitaria deve essere conservata in azienda
Non è proprio chiaro, e chi usa cartelle informatizzate cosa dovrebbe fare?
Nicola
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
[cite]nicosub il 28/03/2009 06:05 ha scritto:
A me pare chiaro che si dica che, a parte situazioni in cui eventualmente si visitano i dipendenti in studio o, comunque fuori dall'azienda, la documentazione sanitaria deve essere conservata in azienda
Per chi, come me: 1) usa il cartaceo (modificato secondo allegato 3A), 2) ha deciso di tenere le cartelle presso il suo studio per quelli visitati in studio(tutte le piccole); 3)ha cominciato sistematicamente a consegnare le cartelle alla dimissione; 4)ha eliminato (dopo un anno di lavoro) buste, bustine, bustoni, timbri, sigilli, scotch, 100 chiavi per 100 armadietti, buste con chiavi e timbri, viaggi con cartelle in auto; rischio di smarrimento...; 5) ha acquistato 2 armadi; 6) é preoccupato della responsabilità della custodia; 7) deve pregare ogni volta di venire a visita con il pacco di cartelle; 8) non ha più cartelle parcheggiate in studio in attesa di recapito; 9) può fare tutte le operazioni che vuole quando vuole sulle cartelle.... é un vero dramma. Ma che gli costa aggiungere che lo studio é un'alternativa? Come gestirete la consegna della copia in tempo reale con la dimissione?
Ma perchè le cose debbono sempre essere fatte imodo così stupido? Una delle poche cose buone del "coso" era questa tenuta dei documenti da parte del MC per le piccole Aziende. Che fine faranno tutti questi documenti? Nessuno se lo è mai chiesto?
angeloangiolini il 28/03/2009 10:20 ha scritto:
[cite]nicosub il 28/03/2009 06:05 ha scritto:
A me pare chiaro che si dica che, a parte situazioni in cui eventualmente si visitano i dipendenti in studio o, comunque fuori dall'azienda, la documentazione sanitaria deve essere conservata in azienda
Per chi, come me: 1) usa il cartaceo (modificato secondo allegato 3A), 2) ha deciso di tenere le cartelle presso il suo studio per quelli visitati in studio(tutte le piccole); 3)ha cominciato sistematicamente a consegnare le cartelle alla dimissione; 4)ha eliminato (dopo un anno di lavoro) buste, bustine, bustoni, timbri, sigilli, scotch, 100 chiavi per 100 armadietti, buste con chiavi e timbri, viaggi con cartelle in auto; rischio di smarrimento...; 5) ha acquistato 2 armadi; 6) é preoccupato della responsabilità della custodia; 7) deve pregare ogni volta di venire a visita con il pacco di cartelle; 8) non ha più cartelle parcheggiate in studio in attesa di recapito; 9) può fare tutte le operazioni che vuole quando vuole sulle cartelle.... é un vero dramma. Ma che gli costa aggiungere che lo studio é un'alternativa? Come gestirete la consegna della copia in tempo reale con la dimissione?
Assolutamente d'accordo.
Anche io ho investito un anno al fine di migliorare il pessimo stato di custodia delle cartelle sanitarie e di rischio che si aveva in azienda nel passato.
Spazio, risorse e tanto tanto tempo...
Penso fosse un utile aspetto del D.Lgs 81
Mi associo al parere dei colleghi. D'altronde, se la responsabilità della custodia è in capo al medico competente, non vedo posto più sicuro dell'armadio del proprio studio.
"Felicius curari a medico popularem gentem quam nobiles et principes viros."
Giannini il 29/03/2009 04:03 ha scritto:
Mi associo al parere dei colleghi. D'altronde, se la responsabilità della custodia è in capo al medico competente, non vedo posto più sicuro dell'armadio del proprio studio.
Concordo col tuo pensiero e con quello degli altri colleghi.Ricordo a tal proposito che il nuovo D.Lgs., per bocca del ministro, è aperto a modifiche e correzioni.Quindi si può far presente, tramite i nostri organi rappresentativi, questa esigenza.
io preferisco la doppia possibilità ... nelle aziende le cartelle sono sempre ben conservate o nel plico sigillato che lascio o nell'armadio che ho a disposizione
Non sono d'accordo con alcuni degli interventi precedenti. Credo infatti che, come tutta la documentazione attinente la sicurezza, anche la documentazione sanitaria debba essere reperibile in azienda. Rammento che, in caso di ispezione dell'asl, questa documentazione deve essere disponibile. E se il MC che invece la detiene nel suo studio (peraltro moltissimi MC non hanno studio perchè visitano abitualmente presso le aziende) si trova in vacanza in Australia? Che fa, torna di corsa? E senza pensare all'Australia, oggi l'attività del MC non si realizza solamente nella città o nella provincia di residenza dello stesso, ma sovente spazia in tutta Italia. E allora che si fa? Prendo l'aereo e con i miei schedari vado da Milano a Roma o a Napoli?
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