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Non sono così convinto che si debba cantar vittoria

Questo argomento ha avuto 25 risposte ed è stato letto 4070 volte.

marcandrea

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  • Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (01/04/2009 20:19)

Ora che il 31 marzo è passato, ora che la tensione si è un po' attenuata, vorrei fare alcune considerazioni sull'esito di questa vicenda che nemmeno Ionesco e Beckett e il loro teatro dell'assurdo avrebbero potuto rappresentare.
Personalmente ho qualche perplessità sul fatto di poter considerare quanto ultimamente accaduto un successo: quantomeno lo interpreto come un successo molto parziale. L'obbiettivo principe, quello della sospensione o della proroga sine die dell'obbligo di presentazione dei dati, non è stato ottenuto. Nessuno ci è riuscito, nè la SIMLII, nè il Conameco, nè l'ANMA, né il sito su cui sto scrivendo, nè le firme di centinaia di MC, nè il coinvolgimento di qualche parlamentare.
Il dato di fatto è questo: nessuno ci è riuscito, nonostante fosse apparentemente un risultato facile perchè, se si chiede di sospendere un obbligo che tra qualche settimana verrà abrogato, non si chiede qualcosa di assurdo o pazzesco: si chiede solo di essere logici e razionali (una pretesa eccessiva, se pensiamo allo spessore di chi ci rappresenta, non ho detto di chi ci governa. Tutti.)
Cosa succederà dunque di quei dati che così faticosamente abbiamo raccolto e inviato (e qui non è affatto questione di come li abbiamo mandati, con o senza griglie)? Quei dati non verranno mai utilizzati, dice qualcuno. Le ASL, sapendo della prossima abrogazione, non li guarderanno nemmeno.
Probabile. Ma non ne sarei così convinto. Quei dati sono un interesante quadro della situazione, probabilmente un po' deficitario, perchè sono convinto che molti non li hanno mandato, ma un quadro della situazione, questo sì. E di un quadro della situazione si possono fare molti utilizzi. Potenzialmente anche nefasti.
Ecco perchè credo che non si debba cantar vittoria, ma concentrarci, tutti assieme, per le modifiche sostanziali che l'81 merita. Tanto per dirne una, l'aggiunta del "su richiesta del dipendente cessato" per la consegna della documentazione sanitaria. Faccio questo specifico esempio, perchè questo compito del medico, unito a quello fantasioso (di nuova introduzione) di dover visitare il dipendente dopo 60 giorni di malattia, fa chiaramente capire che chi stende questi testi non ha la minima idea di cosa sia oggi l'attività del MC. Si pensa probabilmente che un MC svolga la sua attività solamente nel perimetro attorno alla propria casa, quando invece si lavora sull'intero territorio nazionale. E la nostra attività è ormai un'attività superprogrammata, per cui non è pensabile che io vada a visitare un singolo dipendente, magari a 300 km di distanza ad casa mia, senza che questo rientri in una programmazinone più vasta che mi consenta di non sprecare l'intera giornata.
A parte questo esempio, credo che dobbiamo finalmente deciderci di piantarla di sbranarci l'un l'altro. Già lo si fa sul campo di lavoro, già lo fanno i cosiddetti "centri" (talvolta mi sembra di essere come quelle salumerie, quella drogherie di quartiere, costrette a chiudere per la concorrenza dei supermercati, con tanti saluti alla qualità). Piantiamola di farlo sui nostri siti: non serve assolutamente a nulla, se non ad allontanare le persone preparate e ragionevoli, quelle poco inclini alla realtà gridata che la TV ci mostra quotidianamente.
Credo che ognuno di questi siti abbia un ruolo ben specifico e molto positivo: adesso scriviamo un punto di chiusura a queste accuse e a queste parole di fuoco.

robaud

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (01/04/2009 23:33)

Penso anch'io che quei dati in qualche modo saranno "utilizzati", però non subito ma piu' avanti nel tempo, magari per fare delle ispezioni o sopralluoghi mirati laddove dagli stessi dati si evidenziassero delle anomalie non ben chiare a chi legge.Potrebbero costituire cioè un "assist" per azioni di controllo più approfondite.Con tutte le conseguenze del caso, positive o negative che siano, sia per i medici che per i datori di lavoro.

dorianocastellano

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (01/04/2009 23:44)

Se posso tirar fuori un'idea un pò bizarra, io preferirei che l'obbligo rimanesse!
Semplicemente perchè il lavoraccio che sottende un obbligo del genere è sopportabile da chi riesce a farsi pagare un onorario decente. Ritengo possa essere insostenibile per tutti quei colleghi o società che rastrellano il mercato proponendo preventivi e prezzi a dir poco allucinanti.
Un obbligo del genere sicuramente imporrebbe a costoro una revisione in aumento delle loro tariffe, ergo un confronto con chi richiede onorari dignitosi, in cambio dei quali offre un lavoro di qualità.
Dato che per fare prezzi ridicoli la qualità è la prima cosa sacrificata, penso che un rinnovamento del genere imporrebbe loro di imparare a lavorare in modo serio. (ma sapranno farlo?)

Quindi sintetizzo che sono disposto a farmi anche in 4 per il rispetto dell'obbligo, purchè i controlli tocchino tutti.
Curioso sarebbe raccogliere semplicemente tutti i dati dei medici competenti e confrontarli con l'albo del ministero per scovare tutte le pecore nere e zoppe (sono convinto che, tolto qualche distratto, la maggior parte sono quelli che arraffano a mani aperte tutto l'arraffabile).

Doriano

ramiste

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 09:09)

marcandrea il 01/04/2009 08:19 ha scritto:
Ora che il 31 marzo è passato, ora che la tensione si è un po' attenuata, vorrei fare alcune considerazioni sull'esito di questa vicenda ....... .

Sono pienamente d'accordo con quanto scritto dal collega Marcandrea. Ancora una volta, purtroppo, si è evidenziata quella distanza tra "governanti e governati" che sembra davvero inconcepibile, in una società moderna sempre più caratterizzata da una scambio di informazioni velocissimo e da una specializzazione sempre più spinta, nei vari campi scientifici e sociali.
Adesso, comunque, si apre l'altra grande questione, relativa alla modifica del DL 81. Si tratta di una occasione importante, perchè è assai probabile che questo testo legislativo, così modificato, rimanga tale per i prossimi anni (forse decenni). Se riuscissimo a mettere da parte le polemiche inutili e a concentrarci sugli obiettivi più importanti da conseguire per la nostra attività professionale .....
Poi, riuscire a farci ascoltare è un altro discorso, però qualche volta ci siamo riusciti (magari indirettamente, ma qualche punticino - nonostante tutto - l'abbiamo segnato).

La Redazione

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 09:47)

dorianocastellano il 01/04/2009 11:44 ha scritto:
Se posso tirar fuori un'idea un pò bizarra, io preferirei che l'obbligo rimanesse!
Semplicemente perchè il lavoraccio che sottende un obbligo del genere è sopportabile da chi riesce a farsi pagare un onorario decente. Ritengo possa essere insostenibile per tutti quei colleghi o società che rastrellano il mercato proponendo preventivi e prezzi a dir poco allucinanti.
Un obbligo del genere sicuramente imporrebbe a costoro una revisione in aumento delle loro tariffe, ergo un confronto con chi richiede onorari dignitosi, in cambio dei quali offre un lavoro di qualità.
Dato che per fare prezzi ridicoli la qualità è la prima cosa sacrificata, penso che un rinnovamento del genere imporrebbe loro di imparare a lavorare in modo serio. (ma sapranno farlo?)

Quindi sintetizzo che sono disposto a farmi anche in 4 per il rispetto dell'obbligo, purchè i controlli tocchino tutti.
Curioso sarebbe raccogliere semplicemente tutti i dati dei medici competenti e confrontarli con l'albo del ministero per scovare tutte le pecore nere e zoppe (sono convinto che, tolto qualche distratto, la maggior parte sono quelli che arraffano a mani aperte tutto l'arraffabile).

Al di là dell'affermazione sulla permanenza dell'obbligo (sul quale sarà bene un confronto ad ampio raggio per capire bene perchè e come) quello che dice Doriano secondo noi è la chiave di volta del profilo e del ruolo del medico competente che vogliamo costruire per domani. Vogliamo mantenere un profilo molto basso, con prestazioni -quasi esclusivamente visite- vendute (male) un tanto al chilo, senza partecipare alle fasi di valutazione dei rischi, senza parlare e ascoltare i lavoratori, senza un minimo di qualità o intendiamo rilanciare una figura professionale con tutta la sua dignità di specialista e consulente che si impegna a rappresentare il fulcro sui cui si impernia la prevenzione specie nelle piccole e medie imprese (il 95% di tutte)? Vogliamo che questa figura sia avversaria dei rappresentanti dei lavoratori e ignorata dalle imprese e che sia in guerra con gli organi di vigilanza o puntiamo ad un suo riconoscimento come nodo centrale della rete di soggetti e di sistemi integrati sulla sicurezza, con prestazioni professionali di elevata qualità e retribuite adeguatamente?
Queste sono le due posizioni attualmente rappresentate dal variegato mondo dei medici competenti, con molte società di servizi capofila della parte dello "sfruttamento intensivo - e a basso prezzo- delle risorse del mc" e molti mc coscienziosi, preparati che svolgono quotidianamente un egregio lavoro di elevata qualità dall'altra parte.
Solo quando saranno decisi questi presupposti sarà possibile impostare una piattaforma di rivendicazioni che entri poi anche negli aspetti tecnici e normativi.

La redazione di MedicoCompetente.it

guido_rossi

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 11:44)

La Redazione il 02/04/2009 09:47 ha scritto:


Al di là dell'affermazione sulla permanenza dell'obbligo (sul quale sarà bene un confronto ad ampio raggio per capire bene perchè e come) quello che dice Doriano secondo noi è la chiave di volta del profilo e del ruolo del medico competente che vogliamo costruire per domani. Vogliamo mantenere un profilo molto basso, con prestazioni -quasi esclusivamente visite- vendute (male) un tanto al chilo, senza partecipare alle fasi di valutazione dei rischi, senza parlare e ascoltare i lavoratori, senza un minimo di qualità o intendiamo rilanciare una figura professionale con tutta la sua dignità di specialista e consulente che si impegna a rappresentare il fulcro sui cui si impernia la prevenzione specie nelle piccole e medie imprese (il 95% di tutte)? Vogliamo che questa figura sia avversaria dei rappresentanti dei lavoratori e ignorata dalle imprese e che sia in guerra con gli organi di vigilanza o puntiamo ad un suo riconoscimento come nodo centrale della rete di soggetti e di sistemi integrati sulla sicurezza, con prestazioni professionali di elevata qualità e retribuite adeguatamente?
Queste sono le due posizioni attualmente rappresentate dal variegato mondo dei medici competenti, con molte società di servizi capofila della parte dello "sfruttamento intensivo - e a basso prezzo- delle risorse del mc" e molti mc coscienziosi, preparati che svolgono quotidianamente un egregio lavoro di elevata qualità dall'altra parte.
Solo quando saranno decisi questi presupposti sarà possibile impostare una piattaforma di rivendicazioni che entri poi anche negli aspetti tecnici e normativi.

Mi permetto per la prima volta di intervenire nel dibattito, dissentendo in parte sulle cose affermate dalla redazione. Gli strumenti per valutare se un medico lavora bene o male non consistono in comunicazioni di dati su assenze per malattie o altri dati che la PA puo' benissimo prendere da altre PA. Basterebbe che venissero fornite piu' risorse al pubblico e stimolando il pubblico a LAVORARE, non pretendendo che il privato svolga compiti affidati per logica alla pubblica amministrazione. Non ho mai visto chirurghi sanzionati per aver redatto male la cartella clinica: semmai inquisiti in caso di falso. Ma nessuno nega le proprie responsabilita'. I colleghi della vigilanza non facciano vigilanza aspettando i dati seduti comodamente al computer: escano, controllino i dati in loro possesso, sanno benissimo chi lavora bene e chi lavora male, sanno a chi fa riferimento la societa' di servizi della associazione di categoria che fa visite 10 euro a 30 alla volta, tutti i lavoratori ammassati in una stanza, mescolando carrozzieri, falegnami, edili, pasticcieri ecc. Lo sanno e non fanno niente. Pero' vogliono i dati previsti dall'articolo 40 cosi' a loro dire tireranno fuori il sommerso! Minacciando migliaia di euro di multa. Ma se c'e' equilibrio, anche per loro, anche per la vigilanza dovrebbero essere previste multe e sanzioni. Invece niente. Come niente per gli RSPP. E la redazione parla di qualita'? A me sembra un gioco al massacro: non vi dico a cosa potrei paragonarlo, lascio alla vostra fantasia.

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 12:04)

guido_rossi il 02/04/2009 11:44 ha scritto:

Mi permetto per la prima volta di intervenire nel dibattito, dissentendo in parte sulle cose affermate dalla redazione. Gli strumenti per valutare se un medico lavora bene o male non consistono in comunicazioni di dati su assenze per malattie o altri dati che la PA puo' benissimo prendere da altre PA. Basterebbe che venissero fornite piu' risorse al pubblico e stimolando il pubblico a LAVORARE, non pretendendo che il privato svolga compiti affidati per logica alla pubblica amministrazione. Non ho mai visto chirurghi sanzionati per aver redatto male la cartella clinica: semmai inquisiti in caso di falso. Ma nessuno nega le proprie responsabilita'. I colleghi della vigilanza non facciano vigilanza aspettando i dati seduti comodamente al computer: escano, controllino i dati in loro possesso, sanno benissimo chi lavora bene e chi lavora male, sanno a chi fa riferimento la societa' di servizi della associazione di categoria che fa visite 10 euro a 30 alla volta, tutti i lavoratori ammassati in una stanza, mescolando carrozzieri, falegnami, edili, pasticcieri ecc. Lo sanno e non fanno niente. Pero' vogliono i dati previsti dall'articolo 40 cosi' a loro dire tireranno fuori il sommerso! Minacciando migliaia di euro di multa. Ma se c'e' equilibrio, anche per loro, anche per la vigilanza dovrebbero essere previste multe e sanzioni. Invece niente. Come niente per gli RSPP. E la redazione parla di qualita'? A me sembra un gioco al massacro: non vi dico a cosa potrei paragonarlo, lascio alla vostra fantasia.

Scusa, mai hai frainteso completamente il senso dell'intervento precedente. Non si parlava di qualità sulla base dei dati da inviare per le relazioni o per altre formalità burocratiche ma proprio di qualità dell'attività del mc. Facciamo un esempio: un mc che effettua 50 visite al giorno (costretto dal fatto che percepisce 15 euro a visita) sicuramente non potrà svolgere la sua attività con "qualità". Cosa si intende per qualità? Ripetiamo: avere tempo per ascoltare i lavoratori, fare consulenza al ddl, fare sopralluoghi, partecipare alla valutazione dei rischi: essere, insomma un consulente del sistema aziendale e di tutti i soggetti presenti.
Se potesse effettuare 15 visite al giorno con un compenso di 50 € (o meglio se potesse avere un compenso forfettario, comprensivo di tutte le attività che deve svolgere) avrebbe lo stesso guadagno, o forse più, ma molto più tempo per svolgere tutte le attività necessarie a qualificare il suo lavoro. E' ovvio che non è solo questione di soldi ma anche di preparazione, di etica, di fattori esterni che condizionano l'operato quotidiano. Ma il senso dell'intervento è questo: si possono fare battaglie per migliorare la dignità del proprio lavoro (anche chiedendo modifiche alla legge)cominciando dal rifiutare la svendita della propria professionalità. E' chiaro ora?

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brunofarruggia

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 12:06)

Tra gli obiettivi importanti da fare introdurre nel nuovo "testo unico" non pensate che bisognerebbe eliminare l'altra perla relativa all'alcol e tossicodipendenza?A tal proposito desidero formulare un quesito già posto in passato.Una azienda ha l'obbligo di nominare il mc solo per il controllo sull'alcol e/o tossicodpendenza non essendovi altri rischi normati o evidenziati sul DVR?.

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 12:11)

brunofarruggia il 02/04/2009 12:06 ha scritto:
Una azienda ha l'obbligo di nominare il mc solo per il controllo sull'alcol e/o tossicodpendenza non essendovi altri rischi normati o evidenziati sul DVR?.

Non per l'alcol ma per la tossicodipendenza sì

La redazione di MedicoCompetente.it

brunofarruggia

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  • Re: Non sono così convinto che si debba cantar vittoria
  • (02/04/2009 12:14)

La Redazione il 02/04/2009 12:11 ha scritto:


Non per l'alcol ma per la tossicodipendenza sì

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