Salve,
secondo voi i test alcolimetrici, ai sensi del DL 125/01, possono essere effettuati senza il consenso informato?
grazie per eventuali risposte
Nicola
dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica
Il problema alcol e lavoro resta ancora estremamente dibattuto: esame legittimo? quale test usare? su quale matrice? quali sono i limiti? come gestire i positivi?. In merito al consenso, ritengo che sia indispensabile. Diverso è il caso di rifiuto...
Segnalo il seminario organizzato dall ex ASL NA 3 sull'argomento che si terrà a Frattamaggiore NA il 20 maggio 2009. Spero vivamente sull'attiva partecipazione di tutti, MC e Medici della Vigilanza, per arrivare alla definizione di una posizione univoca di tutti gli "attori" almeno medici.
nicosub il 17/04/2009 11:24 ha scritto:
Salve,
secondo voi i test alcolimetrici, ai sensi del DL 125/01, possono essere effettuati senza il consenso informato?
grazie per eventuali risposte
Nicola
L'informazione è sempre necessaria (D.Lgs.vo 81/08) il consenso no, essendo un esame previsto per legge. Ovvimente uno si può sempre rifiutare, ma in questo caso scattano sanzioni sia di legge che aziendali, e l'impossibilità per il MC di stabilire l'idoneità (in quel momento) alla mansione.
Ma , non vorrei fare qualche scoperta dell'acqua calda, dato l'orario, ma non si parlò di mancato obbligo di effettuare il test alcolimetrico, poichè, a differenza di quello per la tossicodipendenza, non vi è ancora un protocollo specifico cui attenersi? O il protocollo uniformato c'è già?
zandor il 04/05/2009 03:38 ha scritto:
Ma , non vorrei fare qualche scoperta dell'acqua calda, dato l'orario, ma non si parlò di mancato obbligo di effettuare il test alcolimetrico, poichè, a differenza di quello per la tossicodipendenza, non vi è ancora un protocollo specifico cui attenersi? O il protocollo uniformato c'è già?
L'Intesa sulla tossicodipendenza rimandava ad un regolamento provvisorio e poi a quello definitivo.
Quella sull'alcol non rimanda a nulla e, d'altra parte, essendo vietato il consumo di alcol, l'alcolemia deve essere zero. Quindi basta utilizzare una procedura che sia in grado di evidenziare la presenza di alcol. D'altra parte la valenza della cosa è estemporanea, non essendo nel caso specifico previsto alcun iter particolare da seguire in caso di alcolemia positiva: starà al MC giudicare sulla idoneità "estermporanea" del lavoratore in questione.
cari colleghi avete notizie se qualche regione ha deliberato delle "indicazioni operative"sui controlli sull'alcol, analogamente a quanto fatto per le tossicodipendenze? Mi interesserebbe sapere se qualcuno ha stabilito dei limiti dell'alcolemia o la interpretazione più corrente è alcol zero ?
grazie
ariale9699 il 04/05/2009 11:32 ha scritto:
cari colleghi avete notizie se qualche regione ha deliberato delle "indicazioni operative"sui controlli sull'alcol, analogamente a quanto fatto per le tossicodipendenze? Mi interesserebbe sapere se qualcuno ha stabilito dei limiti dell'alcolemia o la interpretazione più corrente è alcol zero ?
grazie
Non è un problema interpretativo: essendo vietato il consumo, l'alcol deve essere assente. E' come il divieto di fumo: non è che si puo fumare poco, non si può fumare.
bernardo il 04/05/2009 03:42 ha scritto:
Non è un problema interpretativo: essendo vietato il consumo, l'alcol deve essere assente. E' come il divieto di fumo: non è che si puo fumare poco, non si può fumare.
non sono sicuro che qualche regione abbia impartito linee guida in merito: ma come scrive a mio parere giustamente bernardo per l'assunzione di alcol non vi è una interpretazione da seguire ma unicamente una legge che appunto ne vieta il consumo.
l'alcol quindi deve essere assente.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Non mi pare si possa dare una interpretazione così drastica alla legge!
Non credo che chi è "tabellato" non possa toccare alcool h24!
Penso che la legge si riferisca all'orario di lavoro; e quindi possono esserci dubbi sui test (se appunto qualcuno ha assunto alcool prima del turno di lavoro).
il consenso informato mi sembra, comunque doveroso e lo faccio firmare. Personalmente faccio il test etilometrico, durante l'orario di lavoro, per autisti, carrellisti ecc, per lavoratori in altezza, che deve essere zero. Ho sentito di qualcuno che fa il test ematico per l'alcoldipendenza, ma mi sembra rischioso per trarne conclusioni. Se alla sera, dopo il lavoro, uno si fa un litro di vinozzo buono e il giorno dopo è perfettamente sobrio, non credo che possa perdere la mansione; eppure il test ematico sarebbe alterato. La legge prevede la non assunzione di sostanze alcoliche durante il lavoro, pertanto basta un buon etilometro per accertarlo. Se poi il giorno dopo s'imbriaca sul lavoro, la segnalazione del fatto porterà a controlli a sorpresa.
MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507
Privacy | Contatti