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movimentazione manuale dei carichi

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 3962 volte.

andreatappi

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  • movimentazione manuale dei carichi
  • (18/04/2009 12:56)

mi trovo in imbarazzo in una situazione in cui, in seguito ad una visita ortopedica effettuata ad un esposto al rischio da movimentazione manuale dei carichi, vengono escluse patologie rilevanti dell'apparato osteoarticolare; tuttavia l'ortpedico, a causa di una familiarità positiva per una generica nefropatia, suggerisce indagini aggiuntive ecografiche e analitiche sulla funzionalità renale. io ho ritenuto di segnalare il problema al MMG del lavoratore escludendo un nesso con la mansione ed una possibile influenza sul giudizio di idoneità alla stessa. c'è qualche collega che ha avuto situazioni analoghe? mi farebbe molto piacere conscere la sua opinione.
grazie anticipatamente a chi vorrà rispondere.

tapand

annuscor

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (18/04/2009 22:41)

Mi sembra tutto molto fumoso (non ho idea di cosa significhi familiarità per generica nefropatia): ogni medico è libero di fare tutte le osservazioni che ritiene ma nessun medico è obbligato a attenersi al parere del collega né a mettere in atto procedure diagnostiche se non ne è convinto. Se tu non hai ulteriori elementi per sospettare una alterazione dello stato di salute tranquillizza il lavoratore, se viceversa hai dei sospetti fondati segnala al medico curante ma non perché lo ha suggerito l’ortopedico.

andreatappi

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (19/04/2009 09:38)

grazie per aver risposto, in effetti ti chiedo scusa perchè ho scritto un po' in fretta. il dubbio che avevo io era relativo al fatto se gli oneri relativi a questi eventuali ulteriori accertamenti debbano essere a carico del datore di lavoro e rientrare nell'ambito della sorveglianza sanitaria oppure trattasi di patologia concomitante di cui far carico al MMG. in effetti io svolgo la sorveglianza sanitaria per una pubblica amministrazione e il problema che si pone spesso è quello di ulteriori accertamenti a causa del riscontro clinico-anammnestico di patologie concomitanti. in più il soggetto in questo caso è fortemente polemico e sindacalizzato.per cui mi ponevo il dubbio se una eventuale nefropatia dovrebbe comunque imponga prima del giudizio medico-legale i dovuti approfondimenti oppure no.concordi con la mia scelta?
questo problema si pone anche per i VDTisti quando l'oculista consiglia controlli più frequenti per il rscontro di problemi quali il glaucoma, nevi coriodei, retinopatie, ecc. in altri termini spesso i lavoratori vorrebbero far rientrare più cose nell'attività di sorveglianza sanitaria quindi con costi a carico del datore di lavoro.
mi piacerebbe conscere l'opinione tua o di altri colleghi con più esperienza di me

tapand

annuscor

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (19/04/2009 19:54)

Caro Andrea anch’io sono MC di un ospedale, sono dipendente e sono presente in ambulatorio a giorni fissi per cui ricevo continuamente richieste di approfondimenti e indagini integrativi, che fare? Spesso il personale approfitta del MC per non pagare il ticket o confonde il MC con il medico di MG o chiede interventi di medicina di comunità ma spesso ha reale bisogno di essere aiutato o preso in carico. Non mi sembra una buona risposta trincerarsi dietro i “protocolli”. C’è la questione della promozione della salute (lo prevede l’81) e il rapporto fiduciale che si crea tra personale e MC. Cosa fare ? Da circa un anno mi sto occupando anche di stress, burnout e test sulla salute mentale in corso di sorveglianza sanitaria. Il personale ci crede (come ci ho creduto anch’io), Conclusione: credo che perdere un pò di tempo per orientare l’operatore, approfondire seriamente lo stato di salute, essere comunque dei buoni medici e non solo MC, utilizzare la sorveglianza sanitaria anche per un “guadagno” complessivo di salute non possa che fare bene a noi, alla struttura e agli operatori anche a costo di effettuare qualche esame in più. Poi c’è la questione medico legale: so di colleghi che hanno subito procedimenti penali per aver trascurato segni precoci di malattie rivelatesi successivamente gravi. Il nostro lavoro espone a questo rischio quindi meglio essere scrupolosi. Tu che ne pensi ?

andreatappi

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (19/04/2009 21:13)

credo che tu abbia ragione. effettivamente in questi tempi caratterizzati da rigidi controlli sulla spesa con gli slogan contro gli statali fannulloni anche noi rischiamo di cedere rispetto all'ispirazione ideale della nostra professione e di farci condizionare dal modo di pensare in voga in quel momento. credo che richiamerò il soggetto e lo indagherò per i suoi dolori al fianco da sopetta patologia renale.
grazie per i preziosi consigli che mi hanno riportato ad una visione più serena ed equilibrata.

tapand

andreatappi

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (19/04/2009 21:25)

però in effetti mi sorge un dubbio. poichè una eventuale nefropatia sul base eredocostituzionale non è di sicuro in relazione con il lavoro e poichè l'eventuale iter diagnostico non è detto che si concluda con qualche esame, non ti sembra più corretto informare il MMG affinchè il problema possa venire preso in carico in maniera completa e definitiva dalla persona che ne ha pieno titolo? in questa maniera non si potrebbe essere accusati di aver scaricato il prblema ma di averlo semplicamente trasmesso al professionista più indicato ad affrontarlo

tapand

eleonora.c

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (19/04/2009 21:44)

Io lo invierei al curante non per "scaricabarile", ma effettivamente perchè la nostra competenza riguarda l'ambito professionale, le indagini siamo in grado di chiederle così come fare ipotesi diagnostiche, ma poi credo si debba dirimere ciò che può avere origine o ricadute professionali e ciò che è extra. Credo che non sia giusto attribuire tutto al d.l., anche se sicuramente non sarà una spesa gravosa, ma tra tossicodipendenza, alcol, stress lo "stato" ha già scaricato parecchio.

Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.

annuscor

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (19/04/2009 22:14)

Condivido il parere di Andrea e Eleonora: mi sembra anche molto corretto inviare al MG il lavoratore se si ritiene di non poter fare altro nell'interesse dello stesso o perchè trattasi di patologia non lavorativa e ininfluente ai fini della idoneità al lavoro o perchè non si ha la concreta possibilità di procedere ad approfondimenti. Ovviamente non per scaricare ma per consentire una reale presa in carico. La cosa importante è di evitare l'atteggiamento burocratico ("non mi spetta")che aumenta la distanza emotiva e mina il rapporto di fiducia. Nella mia esperienza qualche esame in più significa maggiore coinvolgimento e questo per me è un valore aggiunto, ma ovviamente non tutti sono fortunati a lavorare in ospedale (o sfortunati per altri aspetti..).

bernardo

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (20/04/2009 08:59)

annuscor il 19/04/2009 10:14 ha scritto:
Condivido il parere di Andrea e Eleonora: mi sembra anche molto corretto inviare al MG il lavoratore se si ritiene di non poter fare altro nell'interesse dello stesso o perchè trattasi di patologia non lavorativa e ininfluente ai fini della idoneità al lavoro o perchè non si ha la concreta possibilità di procedere ad approfondimenti. Ovviamente non per scaricare ma per consentire una reale presa in carico. La cosa importante è di evitare l'atteggiamento burocratico ("non mi spetta")che aumenta la distanza emotiva e mina il rapporto di fiducia. Nella mia esperienza qualche esame in più significa maggiore coinvolgimento e questo per me è un valore aggiunto, ma ovviamente non tutti sono fortunati a lavorare in ospedale (o sfortunati per altri aspetti..).

In generale un buon sistema per dirimere la questione è: l'esame aggiuntivo (o la visita specialistica) mi è indispensabile per esprimere il giudizio di idoneità? Se la risposta è si, l'accertametno aggiuntivo rientra nel protocollo ed è a carico del datore di lavoro. Se la risposta è no, allora va inviato al medico di base. E' sacrosanto prestare ascolto, aiutare, indirizzare ecc. ma non è corretto caricare il datore di lavoro di costi non suoi (così come è un reato il contrario, cioè far fare attraverso il SSN esami necessari epr la sorveglianza sanitaria).

andreatappi

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  • Re: movimentazione manuale dei carichi
  • (20/04/2009 10:34)

sono d'accordo con l'opinione di Bernardo. però,nel caso specifico, un dolore al fianco che compare allo sforzo, con una ipotesi di nefropatia (non meglio precisata) per la poisitività dell'anmnesi familiiare,permette di giudicare idoneo alla movimentazione di carichi con serenità o impone un minimo di approfondimento? questo è il punto. una patologia renale anche se solo ipotetica ma comunque già menzionata dallo specialista è in grado di compromettere la idoneità al rischio citato? potrebbe una nefropatia importante controindicare l'effettuazione di sforzi fisici intensi?

tapand

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