salve a tutti..ho un quesito da porvi: sono medico competente di una azienda che chi occupa di commercializzazione e assistenza di macchine per la lavorazione del legno. Oltre ad un dipendente a tempo indeterminato, l'azienda ha delle persone con contratto a progetto, che lavorano "al bisogno", diciamo, effettuando soprattutto attività di "consulenza" su macchine già installate nelle falegnamerie. siccome il ddl non voleva farmeli visitare, prima del decreto 81 gli avevo fatto firmare una sorta di autocertificazione dove affermava che non erano sottoposti a rischi. Secondo voi questa procedura potrebbe essere valida anche oggi, alla luce del D81? aspetto vostri pareri...grazie...
fedeviola il 21/04/2009 12:38 ha scritto:
salve a tutti..ho un quesito da porvi: sono medico competente di una azienda che chi occupa di commercializzazione e assistenza di macchine per la lavorazione del legno. Oltre ad un dipendente a tempo indeterminato, l'azienda ha delle persone con contratto a progetto, che lavorano "al bisogno", diciamo, effettuando soprattutto attività di "consulenza" su macchine già installate nelle falegnamerie. siccome il ddl non voleva farmeli visitare, prima del decreto 81 gli avevo fatto firmare una sorta di autocertificazione dove affermava che non erano sottoposti a rischi. Secondo voi questa procedura potrebbe essere valida anche oggi, alla luce del D81? aspetto vostri pareri...grazie...
La dichiarazione del datore di lavoro (a quanto ho capito sostanzialmente falsa) non risolve il problema. I cocopro in questione, da quello che mi dici, sono lavoratori ai sensi dell'art. 2. Se effettuano mansioni che comportano la sorveglianza sanitaria, la devono fare. Oltretutto ricorda che la VDR deve essere fatta con la collaborazione del Medico Competente, quindi non ti puoi acconttentare di una dichiarazione (falsa) del datore di lavoro perché anche tu, condividendo la valutazione dei rischi, "certifichi" che non sono esposti a rischi: se non è vero è un falso, che domani potrebbe esporti a sanzioni e responsabilità.
bernardo il 21/04/2009 09:55 ha scritto:
La dichiarazione del datore di lavoro (a quanto ho capito sostanzialmente falsa) non risolve il problema. I cocopro in questione, da quello che mi dici, sono lavoratori ai sensi dell'art. 2. Se effettuano mansioni che comportano la sorveglianza sanitaria, la devono fare. Oltretutto ricorda che la VDR deve essere fatta con la collaborazione del Medico Competente, quindi non ti puoi acconttentare di una dichiarazione (falsa) del datore di lavoro perché anche tu, condividendo la valutazione dei rischi, "certifichi" che non sono esposti a rischi: se non è vero è un falso, che domani potrebbe esporti a sanzioni e responsabilità.
Anche perchè sono MC e DDL che hanno obblighi nel Dvr mentre chi lo scrive e magari l'RSPP ha solo "compiti" come definito nel D. Lgs.81/08.
La sanzione per il MC ed il DDL è certa ed aggravata. (falso).
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
ho capito cosa intendete.
e sono d'accordo con voi. Infatti io a suo tempo avevo cercato di spiegargli la necessità di sottoporre tali persone a SS e in questo foglio che avevo fatto firmare c'era scritto che secondo me c'era la necessità di sottoporli a visita medica.
Siccome il ddl si era "impuntato" sul non volermeli far visitare, credetti che le cose da fare fossero due:
a)lasciare l'incarico
b)fargli firmare questo foglio dove erano messe nero su bianco le mie volontà che contrastavano con le sue
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