Leggendo l'art. 2, comma 1 lett. a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari.OMISSIS...
Inoltre leggendo la lett. b) b) «datore di lavoro»: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.OMISSIS...
Da qui si evince che il datore di lavoro deve tutelare tutti i lavoratori che operino indipendentemente dalla tipologia contrattuale nella propria Unità Produttiva.
Dei colleghi mi espongono il problema che in azienda non si è mai effettuata la sorveglianza sanitaria ai Dirigenti Aziendali. Io come RSPP, ho sempre fatto effettuare dal MC, nominato dal DL, la sorveglianza sanitaria a tutti i lavoratori che erano esposti e per cui scattava una qualsivoglia sorveglianza sanitari (es. VDT).
Aspetto commenti. Saluti.
Credo che sia solo un luogo comune secondo cui i dirigenti sono “altro” rispetto ai lavoratori. Ovviamente i dirigenti sono anche lavoratori subordinati e se esposti a rischio per i quali c’è obbligo della sorveglianza sanitaria ciò vale anche loro. Ad es. in ambiente sanitario abbondano le figure di “dirigenti” (medici e laureati) che regolarmente effettuano sorveglianza sanitaria e nessuno lo contesta. Il problema si pone solo per i dirigenti che non sono esposti a rischi per i quali vige l’obbligo della sorveglianza (stress escluso). Se però a seguito della valutazione del rischio stress il MC ritiene di inserire nel protocollo sanitario uno specifico programma di sorveglianza mi pare che ciò possa e debba riguardare anche i dirigenti. Il problema vero è quello adottare strumenti idonei (es. la valutazione del burnout per le professioni di aiuto, ma anche semplici test per la valutazione di sintomi stress correlati). Globalmente credo che con queste problematiche nuove possiamo avvicinare anche i dirigenti come lavoratori.
Il Dirigente è anche Lavoratore; ed è anche Preposto. Ad esempio nei riguardi della Segretaria (se ne ha una); e quindi deve frequentare il corso previsto dall'art 37. Se utilizza il vdt per più di 20 ore alla settimana, deve fare ss; se guida una vettura aziendale, o se dirige un sito "a rischio di incidente rilevante", non può assumere alcoolici, ecc. ecc.
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