Visito un lavoratore affetto da ernia discale lombosacrale con rachialgie episodiche, di circa 50 anni, operaio di una struttura parapubblica. Il precedente Medico Competente aveva dato idoneità con divieto di MMC di peso superiore ai 5Kg (?!). Sarei curioso di sapere come abbia fatto ad indicare un limite simile. Ora, però, che fare?
Adesso sei tu che sottoscrivi l'idoneità del lavoratore, motivo per cui esprimi un'idoneità seguendo quelle che sono le linee guida o comunque le indicazioni ufficiali e non mi risulta che queste prevedano mai per rachialgie recidivanti in ernia discale una limitazioni di 5 kg (fermo restando che la movimentazione non avvenga in condizioni davvero disergonomiche..), ma di 10 kg!
cordialmente
A mio giudizio non esistono limiti da porre come discrimine assoluto nonostante quanto affermato in alcune "linee guida"; come già affermato esistono altri parametri da valutare; vi assicuro che scaricare manufatti in materiale metallico da 7-8 kg con frequenza di 10-15 pezzi/minuto in cesta profonda fà schizzare l'indice niosh sopra i 3 nonostante siamo ben sotto i 10 kg; in questo caso una limitazione a 4 kg ha senso eccome..
diotallevi il 11/07/2009 02:10 ha scritto:
A mio giudizio non esistono limiti da porre come discrimine assoluto nonostante quanto affermato in alcune "linee guida"; come già affermato esistono altri parametri da valutare; vi assicuro che scaricare manufatti in materiale metallico da 7-8 kg con frequenza di 10-15 pezzi/minuto in cesta profonda fà schizzare l'indice niosh sopra i 3 nonostante siamo ben sotto i 10 kg; in questo caso una limitazione a 4 kg ha senso eccome..
Anche io la penso così. Limiti assoluti non hanno senso se generalizzati. Il limite va posto in base alla specifica attività lavorativa e quindi in rapporto al risultato finale ottenuto con il calcolo dell'indice di sollevamento niosh, senza scordare il sesso del lavoratore che determina una discreta differenza nel peso iniziale da considerare per l'applicazione dei fattori demoltiplicativi.
Argeo Maviglia
Ribadisco ai due colleghi, pur non volendo entrare in polemica.
Se il quesito iniziale è stato posto, suppongo che l'attività non avvenga a ritmi serrati, ma è ovvio (come ho anche detto) che bisogna considerare la valutazione del rischio. Inoltre è un dato di fatto che bisogna considerare l'individuo (nel qual caso uomo, con diagnosi di ernia discale e sporadiche lombalgie) ma è anche opportuno cercare di standardizzare per quanto possible i criteri di idoneità...
saluti
Personalmente non sono per nulla interessato alle polemiche.
Su questi 3d penso si scambino opinioni sulla nostra professione e, per definizione, credo che ognuno di noi per prima cosa ci metta correttezza, buona fede e rispetto reciproci.
Premesso questo tutte le opinioni debbono essere ascoltate e rispettate, soprattutto se servono a far riflettere gli altri.
Un saluto a tutti.
Argeo Maviglia
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