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Il falò delle dignità

Questo argomento ha avuto 30 risposte ed è stato letto 5826 volte.

ramiste

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  • Il falò delle dignità
  • (30/07/2009 10:41)

Lo scorso 6 Luglio (facendo seguito a un precedente bando che aveva già suscitato critiche e proteste da parte di numerosi colleghi siciliani) il Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali dell’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia ha indetto diversi bandi di gara, ciascuno per ogni Ufficio Provinciale dell’azienda della Regione, relativi all'affidamento dell'incarico di medico competente per l'espletamento del servizio di sorveglianza sanitaria di cui al D. Lgs. 81/08. Avviso dei bandi è stato pubblicato anche su Internet (sito web: wvvw.boschidisicilia.it ).
I soggetti ammessi a partecipare ai suddetti bandi erano sia medici competenti libero-professionisti o dipendenti pubblici autorizzati che studi medici singoli o associati o, ancora, centri servizi di medicina del lavoro. Tutti i bandi prevedevano, per la modalità di aggiudicazione, il criterio del prezzo più basso, precisando che sarebbero state ammesse, a pena di esclusione, solo offerte a ribasso sugli importi unitari posti a base di gara. In aggiunta, l’offerta dei concorrenti doveva essere corredata di una cauzione provvisoria pari al 2% dell'importo a base dell’incarico di ciascun lotto.
Si sottolinea che i bandi non prevedevano alcun criterio selettivo relativo alla professionalità dei candidati né venivano richieste indicazioni sulle attività scientifiche, specialistiche e/o professionali pregresse dei singoli candidati.
Nei bandi, inoltre, veniva richiesto di presentare l’offerta in relazione esclusivamente alle visite mediche e agli altri accertamenti strumentali e/o di laboratorio a corredo, peraltro già individuati nel bando stesso, anche se l’incarico in realtà comprendeva l’attività complessiva del medico competente, (collaborazione al processo di valutazione del rischio, sopralluoghi presso i luoghi di lavoro, riunioni, collaborazione all’organizzazione del primo soccorso presso i luoghi di lavoro etc.). Poco ragionevole la stessa durata annuale dell’incarico, che in genere non permette quella necessaria “continuità assistenziale” indispensabile per poter espletare compiutamente l’incarico approfondendo adeguatamente la conoscenza di tutti gli elementi necessari.
A fronte di quanto detto, però, a nulla sono valse le vibrate proteste formulate nei confronti della Regione da parte di singoli colleghi o di associazioni di medici competenti, la segnalazione presentata all’Autorità per la Vigilanza dei Lavori Pubblici e alla FNOMeO nè l’interessamento dei locali Ordini dei Medici a livello provinciale (credo che qualche collega abbia presentato ricorso in sede giudiziaria, ma in questi casi i tempi non potranno essere certamente brevi).
Il termine di presentazione delle offerte era fissato al 27 Luglio e in questi giorni si sono svolte le procedure di aggiudicazione relativamente ai singoli lotti in cui erano frammentate le varie offerte. Come era prevedibile e spesso accade in casi del genere, purtroppo è successo di tutto.
Offerte scartate per anomalie formali, talora discutibili; centri servizi che hanno presentato più offerte, differenziandole per ogni professionista che ne faceva parte; colleghi che si sono fatti accompagnare da avvocati per fronteggiare eventuali evenienze avverse …. etc. etc. La cosa peggiore, comunque, è stata la rincorsa al conferimento dei vari incarichi, che ha visto la presentazione di offerte con ribassi fino al 30% e al 40% e in qualche caso anche maggiori rispetto agli importi predeterminati nei bandi, già molto bassi e al di sotto dei consueti importi, diciamo così, di “mercato” (valga per tutti un dato, a titolo di esempio: le audiometrie erano quotate a 9,76 Euro).
E’ vero, il cosiddetto decreto Bersani ha abrogato il riferimento ai tariffari professionali minimi, ma esiste pur sempre un Codice Deontologico che riafferma i principi in tema di onorari professionali (vedasi l’art. Art. 54). D’altronde è chiaro che tali prestazioni, offerte a importi così bassi, oltre a essere francamente offensive per il decoro e la dignità professionale, vanno a scapito della qualità della prestazione stessa e possono anche configurare un illecito strumento di accaparramento di clientela. Da un punto di vista strettamente legislativo, inoltre, avendo i bandi in questione per oggetto un servizio compreso tra quelli del D.Lgs. 163/06, per quanto riguarda i costi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro la Legge 123/07 vieta espressamente che questi costi possano essere soggetti a ribasso d’asta. Anche per quanto riguarda la clausola relativa al versamento della cauzione provvisoria i medici, in quanto professionisti, sono in genere esentati dall’obbligo di tale adempimento.
Sarebbe meglio evitare questa sorta di corsa al massacro, questo “falò” della dignità professionale che non fa certo onore ai colleghi singoli partecipanti e neanche alla nostra Disciplina. Se una simile logica viene avallata, a breve tutti gli Enti pubblici del nostro paese procederanno a gare siffatte che finiranno necessariamente per essere aggiudicate, a mo’ di guerra tra poveri, a prezzi sempre più bassi.
Se tutti fossimo concordi, nessun collega dovrebbe partecipare a simili bandi, anche se riconosco che tale ipotesi è del tutto velleitaria in quanto non si possono limitare le legittime aspettative di ognuno. Simili incarichi, invece, dovrebbero essere proposti con formule alternative, escludendo l’aggiudicazione al massimo ribasso e facendo riferimento a requisiti diversi da quello economico quali, ad esempio: l'anzianità professionale, la maturata esperienza nel settore, la valutazione del curriculum professionale e scientifico del singolo professionista.
Si tratta di lavorare e di impegnarsi per questo obiettivo, e su questo occorre l’impegno di tutti.

doc.

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (30/07/2009 18:42)

Quello che riporti è un evidente segno del decadimento della professionalità di tutti noi medici e dico tutti noi perchè è un problema reale di tutta la categoria, non solo dei medici competenti.

Io però posso riportare una mia esperienza professionale speculare a quella da te narrata. La espongo sinteticamente perchè può essere istruttivo soprattutto per i giovani colleghi.

Luogo di svolgimento della vicenda è una provincia della lombardia, non la mia, ma poco cambia.
Comparto produttivo: istituto di vigilanza.
Numero di dipendenti della ditta: 350.

Vengo contattato dalla segretaria che mi chiede un preventivo per la sorveglianza sanitaria.
Io rispondo che prima di fare un preventivo voglio vedere il DVR.
Dopo averlo esaminato mi accorgo che l'incongruenza principale tra valutazione dei rischi e piano sanitario è la mancanza di accertamenti specifici per il lavoro notturno.
Così faccio un preventivo specificando la necessita di un minimo di esami ematochimici per il rischio sopra esposto.
Mi sento rispondere così dalla segretaria: "vede dottore non c'è bisogno di farli perchè noi sappiamo già chi e diabetico, chi ha problemi di funzionalità renale o problemi tiroidei"!!!!!!!!!

Ribadisco con loro la mia posizione e aggiungo che pur di effettuare gli accertamenti previsti da quello che consideravo un protocollo sanitario minimo a tutela dei lavoratori, ero disposto a dimezzare il mio compenso. Praticamente gli offrivo di pagare io gli esami di laboratorio.

Parlando con loro capii che molti dipendenti erano restii ad effettuare gli esami di laboratorio per timore che potessero emergere problemi di uso o abuso di alcol o altro e mi hanno risposto no grazie.

Dopo alcune settimane ho saputo che un collega aveva accettato l'incarico ad un prezzo di gran lunga superiore al mio ma, non prevedeva l'effettuazione di nessun tipo di esame di laboratorio.

Io mi sono rammaricato più per il mio collega che per il mio mancato incarico.

Succede anche questo.

Argeo Maviglia

nicosub

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (30/07/2009 22:02)

ramiste il 30/07/2009 10:41 ha scritto:
Tutti i bandi prevedevano, per la modalità di aggiudicazione, il criterio del prezzo più basso.....

nel caso avessero bisogno di una difesa legale per il loro mal goveno, l'avvocato come viene scelto? Con un'asta al ribasso?
Nicola

dr Nicola Cadel
Medico Competente specialista in Tossicologia Medica

petronio

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (03/08/2009 18:41)

[cite]ramiste il 30/07/2009 10:41 ha scritto:
Lo scorso 6 Luglio (facendo seguito a un precedente bando che aveva già suscitato critiche e proteste da parte di numerosi colleghi siciliani)


Ribasso o meno sappiamo tutti purtroppo come si lavora con la P.A.
Il ribasso è chiaramente uno scandalo ma come lo sono le assegnazioni ad amici e parenti con nomina diretta o ad imprese più o meno grate..

CONAMECO

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (03/08/2009 21:55)

Lo sdegno del collega Ramistella è comprensibile, ed è condiviso da tutti noi.

Purtroppo la piaga della corsa ai massimi ribassi, senza qualità ma privilegiando altre considerazioni, è una caratteristica tutta italiana, non solo siciliana.

Per questo il CoNaMeCo ha cercato eventuali mezzi legali per bloccare i bandi in questione, ma purtroppo non è stato possibile.

Per questo abbiamo inviato una nota, che troverete di seguito, al Presidente della Regione Sicilia ed all'Assessorato interessato, chiedendo spiegazioni in merito.

Al momento dal punto di vista legale non si può fare altro, ma i nostri legali stanno studiando la situazione e vi terremo informati su eventuali novità.

Saluti a tutti e grazie per l'ospitalità.
Gandalf il Grigio

Vi allego il documento inviato dal nostro Segretario Dott. Orrù:


Ill.mo sig. Presidente della Regione Sicilia
On. Dott. Raffaele Lombardo
Piazza Indipendenza, 21 – Palazzo D’Orleans
90129 PALERMO
E. P.c.
Ill.mo Sig. Assessore Regionale Agricoltura e Foreste
On. Arch. Michele Cimino
Viale Regione Siciliana, 2226
90135 PALERMO
A mezzo raccomandata A.R.
Anticipata a mezzo EMAIL

Oggetto: bandi di gara per l’affidamento dell’incarico di medico competente per l’espletamento del servizio di sorveglianza sanitaria di cui al d. lgs. 9 aprile 2008 n° 81, per il dipartimento regionale azienda foreste demaniali.

PREMESSO
- Che codesto Ente, nel mese di luglio 2009 ha indetto una serie di gare d’appalto relative all’espletamento della sorveglianza sanitaria di cui all’articolo 25 e sgg. del Decreto Legislativo. 9 aprile 2008, n 81, praticamente presso tutte le sedi dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste;
- Che tali bandi partivano dal presupposto secondo il quale il Medico Competente aggiudicatario dell’incarico avrebbe dovuto applicare un programma di sorveglianza sanitaria redatto, di fatto, dal Datore di Lavoro (nella fattispecie i Dirigenti delle singole strutture che bandiscono gara);
- Che tale presupposto, ad avviso dell’Organizzazione Sindacale scrivente, è, di fatto, lesivo dell’indipendenza e della professionalità del Medico Competente stesso oltre che, intrinsecamente, una violazione di norma;
- Che tali bandi prevedevano, come sempre più spesso accade, che la selezione del professionista avvenga esclusivamente sulla base di meri parametri economici, anziché sulla base di altri parametri quali, per esempio, i curricula;
- Che, sulla base del precedente punto, a parere della scrivente Organizzazione Sindacale, non è possibile garantire le tutele minime della salute del lavoratore, come previsto sia dalla normativa vigente, segnatamente dal summenzionato Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, oltre che dell’articolo 2087 del codice civile, che della Costituzione, specificamente in riferimento agli articoli 2 e 32

CONSIDERATO
- Che, a parere della scrivente Organizzazione Sindacale, dalla lettura del programma di sorveglianza sanitaria come inserito nei Bandi di cui all’Oggetto, si evince la insufficiente e lacunosa considerazione posta alla prevenzione sanitaria e tutela da rischi specifici connessi con la salute dei lavoratori;
- Che il valore della tutela della salute dei lavoratori non può essere ridotto a mero mercimonio di prestazioni, seppur sanitarie, della quale, peraltro, non v’è certezza dei livelli qualitativi e di congruità rispetto ai reali bisogni dei lavoratori;
- Che il criterio previsto per l’assegnazione dell’appalto (“al massimo ribasso”), seppur apparentemente in linea con quanto previsto dalla normativa sugli appalti, si pone in contrasto con le vigenti norme sulla sicurezza del lavoro ove queste prevedono che la sicurezza, di cui la sorveglianza sanitaria, essendo parte integrante, non può essere, a parere della scrivente Organizzazione Sindacale, oggetto di ribassi.

Vogliano l’ill.mo sig. Presidente On. Raffaele Lombardo, da Medico oltre che da amministratore pubblico, unitamente al competente Assessore, On. Michele Cimino, rispondere ai seguenti quesiti posti dalla scrivente Organizzazione Sindacale:
1. Quali siano le motivazioni e la ratio che hanno indotto l'ente appaltante ad imporre un programma di sorveglianza sanitaria ai medici competenti che parteciperanno alle gare d’appalto di cui all’oggetto;
2. Quali siano le motivazioni e la ratio che hanno indotto l'ente appaltante a richiedere il più basso prezzo possibile, non considerando che la salute dei lavoratori non è un bene negoziabile, ma un diritto inalienabile garantito sia dalla Costituzione che dal Codice Civile;
3. Quali siano le modalità che i Datori di Lavoro, come identificati nelle singole gare d’appalto, riterranno opportune per verificare che eventuali eccessivi ribassi non siano lesivi della qualità delle prestazioni che dovranno essere svolte in favore dei dipendenti, nell’unico interesse della tutela della loro integrità fisica, come stabilito dalla normativa vigente.
Auspicando un celere riscontro delle istanze dianzi rappresentate, porgiamo i nostri più distinti saluti.

Fiè Allo Sciliar, 27 luglio 2009

Il Segretario del Coordinamento Nazionale Medici Competenti
Dott. Giuseppe Orrù

Coordinamento Nazionale Medici Competenti

ramiste

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (04/08/2009 09:14)

Su questi temi di carattere etico, con quegli importantissimi risvolti "pratici" che i colleghi più acccorti non hanno mancato di individuare, non si può che essere concordi e fare fronte unico, senza ulteriori polemiche o rivendicazioni di parte.
Sembra, però, che non ci sia quell'interesse generale che l'argomento avrebbe dovuto suscitare. Nonostante le varie segnalazioni (è stato presentato un esposto anche alla Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, l'emanazione dei bandi è stata comunicata alla FNOMeO, alcuni Ordini locali sono stati contattati ufficiosamente) le aggiudicazioni proseguono a ritmo serrato e continuano i ribassi .... 30% o giù di lì. Si presentano per i vari lotti colleghi noti e meno noti: centri servizi, docenti universitari, liberi professionisti. Purtroppo alcuni colleghi - magari più giovani e con meno lavoro di altri - pensano di aggiudicarsi un buon incarico, discretamente retribuito, cercando di abbassare il più possibile i prezzi. Non si possono biasimare, nè si può ergersi a censori o numi tutelari di una improbabile Etica professionale (che, pure, esiste e dovrebbe guidarci tutti).
Però così facendo non si rendono conto che .... abbassando abbassando .... al livello più basso non ci si arriva mai, ci sarà sempre qualcuno che presenterà una offerta a qualche Euro meno e finirà per aggiudicarsi l'incarico.
La strada da percorrere l'abbiamo tracciata, ma ci vorrà tempo e fatica e ci sarà sempre qualcuno che pensa di fare il furbo. Quindi auspico da parte di tutti di attrezzarci con molta pazienza, opportuna lungimiranza e ..... tanto, tantissimo impegno.

doc.

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (04/08/2009 19:18)

ramiste il 04/08/2009 09:14 ha scritto:
Su questi temi di carattere etico, con quegli importantissimi risvolti "pratici" che i colleghi più acccorti non hanno mancato di individuare, non si può che essere concordi e fare fronte unico, senza ulteriori polemiche o rivendicazioni di parte.
Sembra, però, che non ci sia quell'interesse generale che l'argomento avrebbe dovuto suscitare. Nonostante le varie segnalazioni (è stato presentato un esposto anche alla Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici, l'emanazione dei bandi è stata comunicata alla FNOMeO, alcuni Ordini locali sono stati contattati ufficiosamente) le aggiudicazioni proseguono a ritmo serrato e continuano i ribassi .... 30% o giù di lì. Si presentano per i vari lotti colleghi noti e meno noti: centri servizi, docenti universitari, liberi professionisti. Purtroppo alcuni colleghi - magari più giovani e con meno lavoro di altri - pensano di aggiudicarsi un buon incarico, discretamente retribuito, cercando di abbassare il più possibile i prezzi. Non si possono biasimare, nè si può ergersi a censori o numi tutelari di una improbabile Etica professionale (che, pure, esiste e dovrebbe guidarci tutti).
Però così facendo non si rendono conto che .... abbassando abbassando .... al livello più basso non ci si arriva mai, ci sarà sempre qualcuno che presenterà una offerta a qualche Euro meno e finirà per aggiudicarsi l'incarico.
La strada da percorrere l'abbiamo tracciata, ma ci vorrà tempo e fatica e ci sarà sempre qualcuno che pensa di fare il furbo. Quindi auspico da parte di tutti di attrezzarci con molta pazienza, opportuna lungimiranza e ..... tanto, tantissimo impegno.

Concordo, non si può biasimare apriori. Soprattutto nell'esempio da te citato. Il "mercato" è sempre più difficile, inflazionato e spesso in mano ai centri di medicina del lavoro che dettano legge. Se qualche giovane collega cerca spazio ed abbassa i prezzi non mi scandalizzo, a patto che non venga meno la qualità e la professionalità della prestazione fornita dal MC.

Personalmente quello che mi da più fastidio non è tanto fare concorrenza riducendo le tariffe, anche perchè mi è capitato di vedere tariffe scandalosamente alte. Mi infastidisce e preoccupa di più la concorrenza fatta ribassando la qualità, ma a tariffe "normali" o addirittura più alte, come nell'esenmpio da me fatto nel precedente messaggio.
Questa la considero vera e propria prostituzione professionale.

Però poi ognuno si comporta come crede. Farà i conti col PM, l'organo di vigilana, o almeno con la sua coscienza.

Ah comunque prima o poi la corsa al ribasso si deve fermare. Un'audiometria può costare 9 euro, 4 euro, ma non zero o -2.
Ciao

Argeo Maviglia

guido_rossi

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (04/08/2009 22:11)

Mentre non e' possibile o e' piu' difficile dare giudizi sulla qualita' dell'operato di ognuno di noi, e' estremamente evidente che la qualita' non potra' andare a braccetto con prezzi da miseria che non percepiscono neppure le badanti. E' invero scandaloso che a questi appalti partecipano in massa i cattedratici ed i cosiddetti luminari della medicina del lavoro, che mai vedremo fare direttamente una visita. Le visite le faranno i giovani, specializzandi o meno, pagati con promesse o con facilitazioni varie. Mi chiedo: ma se il PRESTANOMISMO e' lecito, perche' non viene detto chiaramente anche nelle lezioni o nei convegni, dove i professoroni si riempiono la bocca di codice ICOH, di qualita' nelle prestazioni e di tante altre chiacchiere? Sembra di assistere al sistema del finanziamento illecito dei partiti nell'epoca pre mani pulite: non si poteva fare, ma tutti lo facevano e tutti lo sapevano. Bene, che si abbia il coraggio di dire le cose come stanno: io, professore universitario o medico famoso, ho ditte per un totale di 5000 lavoratori all'anno, un incarico full time che mi occupa 8 ore al giorno per 5 giorni la settimana, consulenze varie ecc. Se non possiedo il miracolo dell'ubiquita' i lavoratori delle ditte NON MI VEDRANNO MAI. Ma firmero' i giudizi, le cartelle e magari i verbali delle riunioni: mentre magari saro' in tutt'altre faccende affaccendato. Se in tutto questo non vi sono estremi di reato ( falso ideologico?, falso materiale?) allora cio' e' lecito per tutti e tutti noi, anche i meno famosi, potremo arruolare sanitari ( medici, infermieri, portantini ecc.) che lavorino al posto nostro a quattro centesimi ed il resto lo intaschiamo noi. BISOGNA DIRE LE COSE COME STANNO: IPOCRISIA e CONVENIENZA. E piantiamola una volta per tutte con le belle parole dette nei convegni! Generano solo tristezza.

CONAMECO

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (04/08/2009 22:14)

Su questi temi pare evidente un comune sentire da parte di tutti i MC.
Senza alcun fine propagandistico, ma solo per proporre un tema di riflessione, si allega un brano del "Manifesto del CONAMECO" redatto nel settembre 2008, relativo proprio a queste tematiche:

"Il Co.Na.Me.Co. si propone altresì obbiettivi di più lungo respiro, sempre tesi alla tutela della figura, della dignità, del ruolo e degli aspetti economici legati all’attività del Medico Competente.

A tal fine si valuteranno i tempi ed i modi per contrastare situazioni di sotto-remunerazione del lavoro del Medico Competente che si verificano attualmente in alcune condizioni di operatività condizionata da accordi vessatori e assai penalizzanti per la dignità e la professionalità del Medico, da chiunque essi siano posti in essere.

Il Co.Na.Me.Co. ritiene pertanto necessario addivenire con urgenza anche a norme che contrastino la palese tendenza ad una squalificante mercificazione dell’attività del Medico Competente, se utile anche attraverso la redazione di un tariffario ordinistico “di dignità professionale” aggiornato obbligatoriamente con frequenza annuale e vincolante sia nel rapporto diretto fra il Medico e le aziende, sia nel rapporto mediato attraverso strutture pubbliche o private presso le quali il medico opera, prevedendo l’applicazione di sanzioni per le violazioni al ribasso di detto tariffario, che sono lesive della dignità della professione.

Si valuterà altresì la possibilità di individuare un meccanismo attraverso il quale poter tutelare la correttezza e la dignità dei Colleghi che operano presso Centri Servizi o altre strutture che svolgono attività nell’ambito della Medicina del Lavoro.

Per quanto attiene alle numerose realtà di Centri Servizi nate intorno alla Medicina del Lavoro, si prevede la possibilità di richiedere la formalizzazione di regole minime alla quali detti Centri siano tenuti ad uniformarsi, sempre nell’ottica della tutela della figura del “lavoratore” Medico Competente.

In quest’ottica si ritiene che debba anche, a seguito di tali regole, essere prevista una revisione periodica delle caratteristiche, ove opportuno anche con la definizione di sanzioni per eventuali comportamenti illeciti."

Coordinamento Nazionale Medici Competenti

doc.

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  • Re: Il falò delle dignità
  • (05/08/2009 08:49)

Il discorso a questo punto diventa molto complesso.
E' vero che è difficile misurare la qualità del lavoro, ma è anche vero che un prezzo ridotto non vuole dire per forza di cose qualità scadente, ovviamente entro certi limiti. Per esempio se parliamo di un'audiometria a 7 Euro non ci sono discorsi di qualità che tengano ed è una posizione indifendibile.
D'altra parte alcune tariffe, praticate da qualche centro di medicina del lavoro, esempio 75 euro per un videoterminalista (però col visiotest eh!), sono specularmente indifendibili.

Riguardo il limite inferiore ai tariffari medici sappiamo tutti che spesso è servito a difendere alcune posizioni, impedendo un minimo di concorrenza che dovrebbe invece essere lecita e stimolante per tutti.

La verità è che tutta la questione dipende, come tutte le vicende umane, dalla dignità delle persone e, nel nostro caso, dalla dignità professionale applicata nella pratica.

A mio modesto parere il problema è risolvibile solo in un modo.
Premesso che sotto certi livelli di prezzo per forza di cose la qualità del lavoro risulta scadente, se l'attività di controllo degli organi di vigilanza fosse più incisiva, il sanzionamento di certi comportamenti potrebbe avere qualche risultato.
Altrimenti è inutile mettere regole se poi non c'è nessuno che si preoccupa di farle rispettare.

Argeo Maviglia

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