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art. 38 d-bis

Questo argomento ha avuto 8 risposte ed è stato letto 7159 volte.

m.digiovanni

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  • art. 38 d-bis
  • (02/08/2009 19:17)

“d-bis) con esclusivo riferimento al ruolo dei sanitari delle Forze Armate, compresa l’Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, svolgimento di attività di medico nel settore del lavoro per almeno quattro anni.”.

Egregi colleghi
qulcuno ha capito cosa significa: "sanitari che hanno svolto attività di medico nel settore del lavoro?"
Che vuol dire?
P.e.: infermiere che ha abusivamente praticato diventa medico competente?
Medico che in occasione di lavoro ha curato dermatiti, riniti, cefalee, ecc, per 4 aa diventa medico competente.

Non riesco a dare una interpretazione logica all'ennesimo articolo bis che gratifica la nostra specialità.

Cordialità
Michele

doc.

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (03/08/2009 08:47)

m.digiovanni il 02/08/2009 07:17 ha scritto:
“d-bis) con esclusivo riferimento al ruolo dei sanitari delle Forze Armate, compresa l’Arma dei carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, svolgimento di attività di medico nel settore del lavoro per almeno quattro anni.”.

Egregi colleghi
qulcuno ha capito cosa significa: "sanitari che hanno svolto attività di medico nel settore del lavoro?"
Che vuol dire?
P.e.: infermiere che ha abusivamente praticato diventa medico competente?
Medico che in occasione di lavoro ha curato dermatiti, riniti, cefalee, ecc, per 4 aa diventa medico competente.

Non riesco a dare una interpretazione logica all'ennesimo articolo bis che gratifica la nostra specialità.

Cordialità
Michele

L'articolo fa riferimento ai ruoli sanitari dei vari corpi interessati e quindi solo i medici e non gli infermieri. Il termine sanitari è brutto ma il riferimento è quello.

La definizione di attività di medico nel settore del lavoro fa riferimento a quei medici, sanitari appunto, che per almeno quattro anni hanno avolto attività di medicina del lavoro nelle strutture di appartenenza.

Riguardo il tuo commento in materia si può anche essere d'accordo, ma credo che in passato ci sono state sanatorie ben più scandalose, sia nella forma che nel merito, sia per il numero di colleghi "sanati" che sono poi entrati nel "mercato" dei medici competenti, termine anche questo brutto, con guasti che molti di noi hanno potuto verificare e con danni che altrettanti di noi, me per primo, hanno subito.

Per chi è preoccupato della concorrenza che potrebbe venire da questa nuova sanatoria, perchè di questo si tratta in definitiva, credo si debbano fare alcune considerazioni:

-la maggior parte di quei medici già poteva svolgere l'attività di medico competente perchè in genere sono specializzati in medicina legale, igiene o medicina del lavoro, quindi se non la svolgevano prima, tanto meno lo faranno adesso;
-generalmente svolgono attività ben più remunerative, per cui molti di colore che diventano ora medici competenti difficilmente sposteranno i loro interessi in questo settore;
-rimane una piccola percentuale di nuovi medici competenti che effettivmente potrebbe decidere di svolgere tale nuova attività.

Argeo Maviglia

petronio

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (03/08/2009 18:27)

Qualche sanato in più non mi preoccupa.. tanto è pieno di abusivi e prestanome.

doc.

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (04/08/2009 19:04)

petronio il 03/08/2009 06:27 ha scritto:
Qualche sanato in più non mi preoccupa.. tanto è pieno di abusivi e prestanome.

Infatti, i mali sono ben altri.

Argeo Maviglia

m.digiovanni

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (05/08/2009 18:42)

doc. il 03/08/2009 08:47 ha scritto:


L'articolo fa riferimento ai ruoli sanitari dei vari corpi interessati e quindi solo i medici e non gli infermieri. Il termine sanitari è brutto ma il riferimento è quello.

La definizione di attività di medico nel settore del lavoro fa riferimento a quei medici, sanitari appunto, che per almeno quattro anni hanno avolto attività di medicina del lavoro nelle strutture di appartenenza.

Riguardo il tuo commento in materia si può anche essere d'accordo, ma credo che in passato ci sono state sanatorie ben più scandalose, sia nella forma che nel merito, sia per il numero di colleghi "sanati" che sono poi entrati nel "mercato" dei medici competenti, termine anche questo brutto, con guasti che molti di noi hanno potuto verificare e con danni che altrettanti di noi, me per primo, hanno subito.

Per chi è preoccupato della concorrenza che potrebbe venire da questa nuova sanatoria, perchè di questo si tratta in definitiva, credo si debbano fare alcune considerazioni:

-la maggior parte di quei medici già poteva svolgere l'attività di medico competente perchè in genere sono specializzati in medicina legale, igiene o medicina del lavoro, quindi se non la svolgevano prima, tanto meno lo faranno adesso;
-generalmente svolgono attività ben più remunerative, per cui molti di colore che diventano ora medici competenti difficilmente sposteranno i loro interessi in questo settore;
-rimane una piccola percentuale di nuovi medici competenti che effettivmente potrebbe decidere di svolgere tale nuova attività.

Gentile doc.
l'esempio dell'infermiere l'ho fatto perchè il legislatore ha voluto sottolineare quanto segue: sanitario che abbia svolto attività medica nel settore del lavoro.
Ti vorrei far notare quanto segue:
1. non ha specificato alcuna specialità
2. settore del lavoro per me non equivale a Medicina del Lavoro
3. se, come dici tu, hanno la specialità (vedi Medicina Legale e delle assicurazioni, Medicina del Lavoro ed altre) e già da 4 aa svolgono questa professione, che motivo c'è per rimarcare ulteriormente con decreto correttivo quello che loro già è stato regalato precedentemente con altra sanatoria?
4. Il mio problema non è la concorrenza ma la consapevolezza che i vari governi si possono prendere la libertà, per decreto, di regalare ad altri medici tutto quello che molti di noi hanno appreso in 4 aa di scuola di specializzazione dopo aver partecipato ai vari concorsi (molti di noi hanno partecipato in più sedi ed alcuni per anni), dopo aver superato i vari esami e dopo esser stati proclamati specialisti.
Ancor più grave è che il mondo scientifico e quello accademico latita o meglio non intraprende alcuna azione per metter freno a quello che il sottoscritto considera una palese violazione dell'autonomia delle Università per quanto attiene ai regolamenti delle scuole di specializzazione e per i più verrei ricordare che la specializzazione in Medicina del Lavoro nuovo ordinamento ti permette di esercitare a livello Europeo mentre i sanati non lo so!
Se, invece noi stessi, consideriamo normale che ciò possa avvenire perchè non abbiamo paura della concorrenza allora proponiamo di abolire direttamente la scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro e al bisogno i vari governi nominano per decreto legge i medici competenti, così abbiamo risolto tutto.

Per chi scrive che esistono abusivi e prestanomi: se sai devi semplicemente denunciarli all'Ordine dei Medici.

doc.

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (05/08/2009 22:43)

m.digiovanni il 05/08/2009 06:42 ha scritto:


Gentile doc.
l'esempio dell'infermiere l'ho fatto perchè il legislatore ha voluto sottolineare quanto segue: sanitario che abbia svolto attività medica nel settore del lavoro.
Ti vorrei far notare quanto segue:
1. non ha specificato alcuna specialità
2. settore del lavoro per me non equivale a Medicina del Lavoro
3. se, come dici tu, hanno la specialità (vedi Medicina Legale e delle assicurazioni, Medicina del Lavoro ed altre) e già da 4 aa svolgono questa professione, che motivo c'è per rimarcare ulteriormente con decreto correttivo quello che loro già è stato regalato precedentemente con altra sanatoria?
4. Il mio problema non è la concorrenza ma la consapevolezza che i vari governi si possono prendere la libertà, per decreto, di regalare ad altri medici tutto quello che molti di noi hanno appreso in 4 aa di scuola di specializzazione dopo aver partecipato ai vari concorsi (molti di noi hanno partecipato in più sedi ed alcuni per anni), dopo aver superato i vari esami e dopo esser stati proclamati specialisti.
Ancor più grave è che il mondo scientifico e quello accademico latita o meglio non intraprende alcuna azione per metter freno a quello che il sottoscritto considera una palese violazione dell'autonomia delle Università per quanto attiene ai regolamenti delle scuole di specializzazione e per i più verrei ricordare che la specializzazione in Medicina del Lavoro nuovo ordinamento ti permette di esercitare a livello Europeo mentre i sanati non lo so!
Se, invece noi stessi, consideriamo normale che ciò possa avvenire perchè non abbiamo paura della concorrenza allora proponiamo di abolire direttamente la scuola di specializzazione in Medicina del Lavoro e al bisogno i vari governi nominano per decreto legge i medici competenti, così abbiamo risolto tutto.

Per chi scrive che esistono abusivi e prestanomi: se sai devi semplicemente denunciarli all'Ordine dei Medici.

Non riesco proprio a capire la necessità dell'ironia che usi.
Comunque rileggi bene quello che ho scritto.
Non ho detto che condivido appieno la decisione del Legislatore.
Ti vorrei far comunque notare che il Legislatore non usa proprio sempre locuzioni a cetriolo e, anche se tu non riesci proprio a capirlo, la dizione "sanitario che abbia svolto attività medica nel settore del lavoro" negli ambienti interessati fa riferimento all'attività di medicina del lavoro e non potevano chiamarla così perchè alcuni medici non erano specialisti. Forse ora è più chiaro.

Piuttosto condivido l'opinione dell'altro collega. Quello che tu ti pregi di stigmatizzare in calce al tuo intervento.
Riguardo poi la tua fiducia negli ordini professionali, ti faccio notare che in Lombardia vive e lavora un medico, tra l'altro anche competente, con una condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione, passata definitivamente in giudicato, per un reato commesso nell'esercizio della professione medica, senza che l'ordine dei medici dopo quasi un anno abbia adottato nessun provvedimento.

Argeo Maviglia

dmanna

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (10/07/2012 15:40)

Salve colleghi,
vorrei spostare l'attenzione su un altro aspetto.
La circolare esplicativa del Ministero della Salute recita: "..per svolgere nell’ambito istituzionale le funzioni di medico competente..".
A me sembra di capire che i requisiti di cui al 38 dbis occorrano per svolgere l'attività di medico competente solo all'interno della propria amministrazione e non all'esterno.
Che ne pensate?
Saluti,
Daniele Manna

bernardo

bernardo
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  • Re: art. 38 d-bis
  • (10/07/2012 21:51)

Una volta che siano usciti (pensionamento, licenziamento ecc.) dai ruoli istituzionali possono fare il MC dappertutto. La circolare infatti riguarda solo l'amministrazione cui si riferisce, mentre la legge riguarda tutti, e nella legge non c'è alcun limite alla attvità "esterna". In pratica, si è creata, dopo gli autorizzati ex art. 55 227/91 e gli igienisti e medici legali che hanno svolto attività di medico competente per un anno nel triennio precedente all'uscita dell'81, o che comunque svolgevano l'attività al momento dell'uscita, un'altra categoria di "sanati". Dura lex, sed lex!

sahere

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  • Re: art. 38 d-bis
  • (11/07/2012 09:47)

I medici militari hanno avuto indubbiamente un regalo. Ma come ha già detto qualcuno difficilmente faranno i medici competenti in quanto la maggiorpqarte dei medici militari di solito ha un giro di visite per certificati di varia specie (guida, lavoro caccia). Qualcosa pareva dovesse cambiare qualche mese fa quando si paventava la consegna di capacità certificative ai medici di famiglia in particolare i certificati per la guida, particolarmente appetitosi in quanto numerosissimi,soggetti a rinnovo, e spesso (non sempre) pagati in nero.Credo che l'introduzione di un codice identificativo per le certificazioni abbia messo un freno a questo.La lobby dei medici militari con un abile colpo di mano, in un concitato fine settimana,riusci a strappare questa grande fetta di visite ai medici di famiglia. Ma la battaglia non è finita.I vecchi medici militari pur di non perdere la possibilità di certificare suddetti certificati, erano riusciti inoltre, con un abile colpo di mano a fare in modo che anche il medico militare in quiescenza potesse continuare a certificare. Cosi' nell'albo dei medici in possesso di capacità certificativa (come è possibile verificare dal sito della motorizzazione) ci sono medici ormai in pensione da anni. Per quanto riguarda la posibilità di svolgere la medicina del lavoro in veste di medico competente: il senso del legislatore credo era quello di favorire le amministrazioni permettendo lo svolgimento di incarichi specialistici ad uso interno per alleggerire i costi sfruttando medici interni non specialisti. Ma andava specificato nel decreto che l'incarico era solo all'interno delle amministrazioni di appartenenza. Cosi' invece sembra un ennesimo regalo.

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