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Paese che vai, SPISAL che trovi.
- Paese che vai, SPISAL che trovi.
- (11/05/2002 23:35)
Sto passando buona parte del mio tempo a difendermi dagli attacchi dei responsabili di alcuni SPISAL di diverse ASL, i quali mi contestano il fatto che io esegua, referti e firmi, in qualità di Medico Competente specializzato in Medicina del Lavoro, le audiometrie per i lavoratori esposti a rumore e gli esami di screening ergovisivo (o ergoftalmologico o visiotest, o esame degli occhi e della vista, come definito dalla 626, o comunque lo si voglia chiamare) per i videoterminalisti, senza essere specializzato anche in Oculistica e in Otorinolaringoiatria.
N.B.: non spaccio tali esami per visite specialistiche ORL e Oculistiche, e non mi si contesta la qualità dell’esame in se, ma proprio il fatto che li esegua e li firmi io.
Peraltro gli stessi, e altri, esami sono eseguiti, e firmati, anche da altri Specialisti in Medicina del Lavoro, sia come liberi professionisti, sia come dipendenti da Enti o Strutture tra i quali lo stesso Istituto di Medicina del Lavoro di Cagliari, e nessuno si dice a conoscenza di leggi, circolari o sentenze che dispongano diversamente; e, soprattutto, presso altre ASL nessuno ha da ridire sull’argomento.
C’è qualcuno in grado di dirmi se esistono disposizioni di legge che pongano tali limitazioni?
Ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
Milvio Piras
- Re: Paese che vai, SPISAL che trovi.
- (12/05/2002 02:20)
Qualche tempo fa ad una trasmissione radiofonica dove si parlava del famigerato art. 1-bis (Beha a colori) uno degli interlocutori ( non ricordo bene se Fara o Tomassini) tra le tante, ebbe anche il coraggio di dire che le specializzazioni in Anestesia e Radiologia erano le uniche ad avere particolari disposizioni (mi pare che furono definite "autorizzative"), e che quindi, fu lasciato intendere, tutti potevano cimentarsi in tutto. A questo punto se si può esercitare una professione medica senza una adeguata preparazione specialistica, mi chiedo quali problemi può creare la refertazione di una audiometria o l 'esecuzione di un visiotest. In caso di errore, andrà ri-refertata con maggiore attenzione oppure verrà rifatto l 'esame, il tutto senza compromettere la vita di un lavoratore, al massimo ad essere compromessa sarà la reputazione del Medico Competente che ha commesso l 'errore. In questo Paese, caro collega, là dove c 'è qualcuno che dice qualcosa, da un 'altra parte, un altro avrà appena affermato il contrario. Io al tuo posto chiederei che lo SPISAL redigesse un documento (da estendere a tutti i MC) circa il problema che ti hanno sollevato, esigendo però precisi riferimenti normativi, in caso contrario credo che nessuno debba avere qualcosa da ridire. Ciao e in bocca al lupo.
- Re: Paese che vai, SPISAL che trovi.
- (12/05/2002 19:34)
Daccordo con il Collega, vorrei aggiungere che in merito alla sorveglianza dei videoterminalisti (art.55 D.L. 626/94 ) é prevista "una visita medica" (...) ed "un esame degli occhi e della vista effettuati dal medico competente".
Penso che sia più che sufficiente a giustificare da parte di un medico del lavoro l 'effettuazione e la refertazione di un test di funzione visiva (manuale, strumentale, ecc.), almeno finché qualcuno non modificherà anche questo articolo (dopoo il famigerato "art. 1 bis" non potremmo stupirci più di niente).
Direi che i Colleghi dello SPISAL non abbiamo alcuna argomentazione valida per impedirci la suddetta attività.
Un cordialissimo buon lavoro.
- Re: Paese che vai, SPISAL che trovi.
- (13/05/2002 23:03)
Concordo pienamente con voi, non ci sono argomentazioni valide che possano impedire al MdL di eseguire e refertare accertamenti sanitari. Per quanto riguarda l 'esame audiometrico mi sono trovato a volte di fronte ad audiometrie eseguite da chi sa chi e solo dopo refertate da specialisti otorino, ho visto tracciati con deficit della via aerea senza però traccia della via ossea, sappiano bene l 'importanza di un tracciato audiometrico anche ai fini di un eventuale denuncia di malattia professionale quindi oltre ad essere d 'accordo con voi ritengo che tale attività sia ineccepibile.
Sergio Fantini
- Re: Paese che vai, SPISAL che trovi.
- (14/05/2002 09:31)
Il problema vero è che la "medicina del lavoro" ha in questi ultimi anni perso autorevolezza. A torto od a ragione. Noi, che la difendiamo, vorremmo rivederla una disciplina forte, che imposta correttamente la formazione del medico del lavoro ed aiuta tutti coloro che la esercitano, anche con diverse funzioni (medico competente, medico dei servizi, medico inail, medico di patronato, ecc.). Gli attacchi che ci arrivano (compreso quello specifico descritto in questo messaggio) aumenteranno se non riusciremo a rafforzare la nostra disciplina (ma qualcuno pensa che se ne possa fare a meno? ha qualche altra idea? lo dica per favore!) cominciando da un punto fondamentale: la qualità del nostro lavoro.
Nessuno ha la ricetta pronta: è il momento per la Simlii di coagulare le forze (che ci sono e sono molto determinate)
per ricominciare a discutere ed a programmare il futuro della medicina del lavoro, se vogliamo che ce ne sia uno.
La redazione di MedicoCompetente.it
- Re: Paese che vai, SPISAL che trovi.
- (15/05/2002 01:00)
Carissimo Milvio leggo con meraviglia e attenzione il tuo messaggio. Lavorando verosimilmente nel tuo ambito non ho fino ad ora mai avuto simili contestazioni dallo SPISAL: credo che ti riferisca alle ASL presenti nell 'ambito regionale. Ritengo comunque non esista alcun divieto per un Medico in generale e per il Medico Competente in particolare, riguardo la possibilità di refertazione degli esami strumentali, con unica eccezione per quelli radiologici; chiaramente il Medico che referta assume per intero la responsabilità sugli eventuali danni derivanti da imperizia, colpa, dolo e quant 'altro.
Ti chiedo, se possibile, ulteriori notizie sulle fonti di tali contestazioni.
Saluti Paolo.