Salve, presso una nostra azienda è stato fatto un corso di primo intervento da parte di un medico competente che si è avvalso dell'aiuto di un suo assistente (per la parte pratica) che ha presentato un attestato di corso di rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce per operatori sanitari tenuto dalla società I.R.C. (italian resuscitation council)fatto nel 2003.
Lo spsal ha contestato all'azienda la validità del corso sostenendo che l'attestato non abbia i requisiti adeguati.
E' verità?
L'art. 3 comma 2 del Decreto 388/03, prevede che "la formazione dei lavoratori designati e' svolta da personale medico, in collaborazione, ove possibile, con il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. Nello svolgimento della parte pratica della formazione il medico puo' avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato".
Non credo quindi che l'obiezione possa essere fatta su chi ha svolto il corso (che ha i requisiti per farlo). Potrebbe essere un problema formale, magari per la mancata indicazione del numero di ore svolte o per la mancata indicazione della validità dell'attestato in relazione alla classificazione dell'Azienda
Se il corso in questione è stato effettuato seguendo i criteri (ore e programmi) indicati nel Decreto 388, per giunta praticato dallo stesso medico competente, dovrebbe essere ritenuto valido senza problemi.
Ritengo che potrebbe trattarsi, come accennato nel precedente intervento, di un problema "formale" relativo agli attestati rilasciati, in quanto tali documenti dovrebbero indicare con esattezza i termini del decreto legislativo interessato, del numero di ore svolte ed eventualmente anche degli argomenti trattati con riferimento al programma indicato dalla normativa per la tipologia di azienda presa in considerazione.
Il corso puo' essere tenuto anche da personale laico, purchè quest'ultimo abbia fatto il corso istruttori BLSD,della durata di due giorni.
Può darsi che SPISAL non riconosca come "valido" l'attestato IRC; o può essere che non sia stata richiesta ufficialmente la collaborazione del Sistema di Emergenza del SSN.
Insomma, occorre rispettare quanto richiesto dalla norma, che non dice affatto che basta un corso di due giorni di BLSD.
Il problema non è l'attestato IRC (società italiana di rianimazione), ma il tipo di attestato rilasciato!
La pesona che ha effettuato un semplice corso di BLS non è un'istruttore, ma solo un esecutore!
birba69 il 10/09/2009 02:43 ha scritto:
Il corso puo' essere tenuto anche da personale laico, purchè quest'ultimo abbia fatto il corso istruttori BLSD,della durata di due giorni.
buongiorno a tutti e ciao birba69 : il corso di primo soccorso deve essere tenuto da personale medico e solo per lo svolgimento della parte "pratica" il medico può avvalersi della collaborazione di personale infermieristico o di altro personale specializzato ( art 3 c.2 DM 388/03), per esempio un istruttore IRC ciao!
[cite]frasfer il 11/09/2009 06:48 ha scritto:
Concordo!
Ricordo che occorre anche la collaborazione (se possibile) del "118". Alcune Regioni hanno anche deliberato in merito.
Cari colleghi, oltre a occuparmi di medicina del lavoro, sono un istruttore BLS-D dell'IRC. Tengo corsi BLS e BLSD da anni per conto della Croce Rossa Italiana (volontariato molto stimolante in tema di emergenza sanitaria) e questi prevedono solo un addestramento teorico-pratico riguardante le manovre di rianimazione cardio-polmonare, le quali rappresentano solo una parte del più vasto ambito Primo Soccorso.
Il termine Primo Soccorso (nel D.M. 388/03 si parla erroneamente di Pronto Soccorso Aziendale) sta a significare che il personale d'azienda deve esser formato per saper prestare il soccorso ad un paziente che può anche non avere bisogno della rianimazione cardio-polmonare di base (BLS) o con defibrillatore (BLSD), semplicemente perchè ha una frattura o un altro problema diverso.
Per rilasciare un attestato con timbro IRC, l'istruttore deve rispettare scrupolosamente delle regole stabilite da IRC (Italian Resuscitation Council): rapporto docente/discenti non superiore a 1/6, 8 ore se si tratta di un corso base, la presenza di un istruttore IRC e di un Direttore del Corso IRC, programma didattico e slides già stabilite a livello nazionale. Il rispetto di queste regole è tassativo, pena la nullità del corso.
In altri termini non sono corsi di primo soccorso completi ma specifici sulla rianimazione cardio-polmonare, non si occupano del paziente traumatizzato, delle convulsioni e di tutto quello che nel D.M. 388/03 è previsto che venga trattato.
Riguardo al personale docente, IRC, per i corsi BLS e BLSD fatti a favore del personale laico (come quello di azienda, a meno che non si tratti di dipendenti sanitari), prevede che l'Istruttore possa essere un laico ma il Direttore del Corso (che sempre deve esserci) deve essere un sanitario.
Dunque, è ovvio che i colleghi dello SPSAL non abbiano tenuto buono il corso IRC. Quello era un corso specifico di rianimazione cardio-polmonare (certamente molto più formativo in questa manovra di quello del D.M. 388 perchè prevede 8 ore di rianimazione cardio-polmonare di base, mentre per l'aziendale saranno 12 o 16 ore per fare tutto) e non trattava tutte le altre problematiche.
Volete un consiglio? Se volete far fare i corsi di primo soccorso aziendale a personale diverso da voi, chiamate la Croce Rossa più vicina a voi. Vi sapranno certamente offrire il pacchetto completo in perfetta aderenza con il D.M. 388/03.
Io stesso ne ho fatti con la Croce Rossa di Modena quando non ero ancora specialista.
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
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