Il portale del Medico del Lavoro Competente

Sezioni del portale

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:
Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:
Utenti registrati

Network

Contatto colleghi radioprotezione

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 5521 volte.

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Contatto colleghi radioprotezione
  • (12/09/2009 05:39)

Salute a tutti
Gentilmente vorrei mettermi in contatto con colleghi che si occupano radioprotezione per discutere di varie problematiche.
Grazie

Gennaro Bilancio

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (13/09/2009 06:01)

Gentilmente vorrei un vostro parere su quanto di seguito riporto e magari un consiglio, grazie

Opacità del cristallino e cataratta
Visto che per irradiazione acuta, le opacità del cristallino che possono evolvere o non in cataratta completa viene stimata a 2 Gy

Visto che stime proiettive di dose-soglia per la esposizione cronica dei lavoratori variano, a seconda degli studiosi da un minimo di 5,5 a 10 e più Gy e tenuto conto che un lavoratore classificato radioesposto difficilmente nei sui 30 o 40 anni di attività lavorativa raggiungerà le dosi soglia di cui sopra perché le dosi annuali risultano molto al di sotto dei limiti di dose annui (150 mSv) ,

Visto che l’energia radiante che colpisce il cristallino fa parte della radiazione diffusa, di bassa energia quindi non idonea a provocare le alterazioni morfologiche e funzionali a carico delle cellule radiosensibili del cristallino mi sorge un dubbio:
a parte la visita medica preventiva trova ancora indicazione la prescrizione della visita oculistica con periodicità annuale?

Cancro della tiroide
Visto che non risulta statisticamente significativa la correlazione tra i carcinomi della tiroide e malattie tiroidee preesistenti (iperplasia della tiroide, tiroidite di Hashimoto, gozzo endemico, adenoma della tiroidee morbo di basedow)

Visto che negli adulti, sebbene i dati disponibili siano scarsi, il rischio di carcinoma tiroideo radio indotto è molto basso, se non addirittura trascurabile

Tenuto conto che nelle attività sanitarie, la possibile esposizione professionale della tiroide a irradiazione diffusa, a bassa o bassissima energia risulta abitualmente al di sotto a 1 mSv/anno, con la possibile eccezione della radiologia interventistica d intraoperatoria
A parte la visita medica preventiva trova ancora indicazione la prescrizione dell’esame ecografico della tiroide e degli ormoni tiroidei ?

Visto che la posizione dell’Associazione degli urologi italiani nelle sue ultime linee guida è chiara: il Psa serve solo nei casi a rischio cioè agli ultracinquantenni che abbiano una familiarità diretta (padre, nonno, zio con il tumore) o che mostrino sintomi di disturbi urinari e da dati di letteratura specifica si evince che non riduce l’indice di mortalità,
E’ utile inserire nel protocollo di indagine annuale la verifica del PSA?

Visto che la presenza di sangue nelle feci può essere determinata da alcolismo, da assunzione di ferro per bocca, da avulsioni dentali (distacco completo di un dente dall’alveolo in seguito a causa fortuita), da cirrosi epatica, da dieta ricca di carne, da dieta con mirtilli, da dieta con spinaci, da emorroidi, da ernia jatale, da esofagite, da neoplasie del tubo digerente, da piastrinopenia, da porpora, da trombocitopenia, da sindrome di Mallory Weiss, da traumi, da salicilati, da varici esofagee, da gastrite, da rettocolite ulcerosa, da diverticolite, da epistassi, da poliposi.
Visto che successivamente ad una eventuale positività del test bisogna comunque effettuare una colonscopia
Trova ancora indicazione la prescrizione del test nei lavoratori radio esposti?
Saluti

Gennaro Bilancio

paraquat

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Cagliari
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
102
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (13/09/2009 12:05)

Interessanti considerazioni, ti confesso che mi trovo nella stessa situazione interpretativa; inizio con il PSA: a prescindere dai radioesposti, oggi è in atto una grossa discussione sulla reale utilità del PSA come test predittivo....evito di inoltrarmi in discussioni eterne tra urologi e oncologi.

personalmente continuo con eco, ormoni, visita oculistica, il PSA lo propongo a colleghi oltre i 50 aa come misura preventiva, non inserita nel protocollo di ss;
quanto alle dosi di esposizione confermo: l'interventistica è quella più esposta.
Credo che la risposta alle tue domande la dobbiamo ricercare nei dati epidemiologici.

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (13/09/2009 20:22)

Grazie per la risposta,
personalmente per i motivi di cui sopra non prescrivo la visita oculistica ne per i lavoratori classificati in categoria A ne per i lavoratori classificati in categoria B.
L'ecografia tiroidea e gli ormoni tiroidei non li prescrivo per i radio esposti classificati in categoria B, mentre per i lavoratori classificati in categoria A mi oriento in questo modo: se giovani e non hanno familiarità per tumore della tiroide non prescrivo ecografia ed ormoni, se già hanno micronoduli (probabili microcarcinomi)o sono stati irradiati alla testa più volte in età infantile e puberale, sto valutando se considerare la periodicità annuale o biennale.
Per quanto riguarda il sangue occulto nelle feci non lo prescrivo, se il lavoratore ha una familiarità per cancro al colon o malattie predisponenti prescrivo direttamente la colonscopia quando superano i 50 anni.
Il Psa attualmente non lo prescrivo se non esiste una familiarità in un lavoratore con età maggiore di 60 anni e con ipertrofia della prostata, ma da dati di letteratura sembra che non debba essere presritto come esame da screening perchè non riduce l'indice di mortalità.
Ho trovato molto utile il questionario AIRM per valutare il grado di rischio di neoplasie per i lavoratori.
Saluti

Gennaro Bilancio

gubian.francesca

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Udine
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
2
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (14/09/2009 13:52)

Come gruppo di Coordinamento medici competenti abbiamo redatto delle Linee Guida per la soeveglianza sanitaria dei lavoratori delle Aziende Sanitarie nella Regione Friuli Venezia Giulia (scaricabile anche dal sito: http://www.ars.sanita.fvg.it) ed aggiornate al 2008, dove abbiamo previsto per i radioesposti classificati in grupp B:
- una visita oculistica quinquennale per età < 50 anni e biennale per età >50 anni;
- l'ecografia della tiroide solo come accertamento contestuale alla prima visita poichè in FVG ci sono numerose patologie della tiroide;
- abbiamo previsto la ricerca del Sangue Occulto nelle Feci per soggetti di età > 45 anni, come pure la ricerca del PSA nei maschi di età superiore a 45 anni;
Credo che comunque la visita oculistica sia utile per accertare l'eventuale presenza di patologie del cristallino preesistenti all'esposizione a radiazioni ionizzanti (es. congenite) o il loro instaurarsi nel tempo (coirrelabile all'età del soggetto come le ad esempio le opacità del cristallino).

paraquat

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Cagliari
Professione
Medico del Lavoro Competente
Messaggi
102
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (14/09/2009 15:45)

Vi segnalo un interessante lavoro dei colleghi dello Spresal di Frosinone:
Giornale italiano di medicina del lavoro ed ergonomia 2003; 25:3 suppl.
"Criteri di sorveglianza medica della tiroide nella esposizione lvorativa a radiazioni ionizzanti: contributo casistico".

Grazie alla collega Gubian per il link, e a Gennaro per aver avviato la discussione!

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (14/09/2009 16:38)

gubian.francesca il 14/09/2009 01:52 ha scritto:
- una visita oculistica quinquennale per età < 50 anni e biennale per età >50 anni;
- Credo che comunque la visita oculistica sia utile per accertare l'eventuale presenza di patologie del cristallino preesistenti all'esposizione a radiazioni ionizzanti (es. congenite) o il loro instaurarsi nel tempo (coirrelabile all'età del soggetto come le ad esempio le opacità del cristallino).

Condivido la visita oculistica durante la visita preventiva per ovvi motivi, no invece sul prosieguo, le opacità del cristallino così come la cataratta sono danni deterministici, che si hanno solo se si raggiunge una determinata soglia, con le attuali dosi non ci si avvicina nemmeno lontanamente al limite delle dosi di cui sopra, Inoltre il tipo di radiazione che colpisce l'occhio è di bassa energia, derivante dalla radiazione diffusa e che difficilmente può determinare effetti sul cristallino.
Il fatto che nel corso degli anni possono comparire o aumentare le opacità del cristallino è normale, infatti la pubblicazione ICRP 85/2000 ci ha informto che le opacità del cristallino aumentano con l'età, tanto che si ritiene che dopo i 65 anni circa il 90% di tutti gli individui ne siano interessati.
Riporto di seguito uno dei lavori già pubblicati sul notiziario dell'AIRM che ci informano sulla frequenza delle opacità "spontanee" del cristallino (non dovute a esposizioni professionali)
Età Frequenza
25-30 25%-30%
31-40 35%-40%
41-50 45%-50%
51-60 55%-85%
51-65 85%-90%
Quindi mi sono chiesto, visto che non è possibile raggiungere la dose oltre il quale si ha un effetto sul cristallino, visto che è possibile imbattersi in molte opacità del cristallino "spontanee" che non sono da denunciare/refertare come malattia professionale o comunque non mi pregiudicano una idoneità del lavoratore, per quale motivo devo prescriverle?
Ho applicato ciò che ha scritto PREVEMP "Prima di fare un esame decidete che cosa farete se: a) è positivo; b) è negativo. Se la risposta è la stessa, non fate l'esame".

Saluti e grazie.....come la pensano anche altri colleghi?

Gennaro Bilancio

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (16/09/2009 20:05)

Scusate, ma non ci sono altri colleghi che si occupano di radioprotezione medica?:)

Gennaro Bilancio

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (20/09/2009 06:51)

Gentilmente avendo ancora poca esperienza nel campo della radioprotezione, vi chiedo un vostro parere sui 4 punti che di seguito riporto....
la normativa specifica stabilisce che in caso di cessazione del rapporto di lavoro il medico autorizzato consegni una copia del DOSP al lavoratore, mentre l'originale deve essere trasmesso all'ISPESL insieme alla scheda dosimetrica e levalutazioni effettuate dall'esperto qualificato.
1 Nei casi in cui un lavoratore è trasferito ad un'altra ASl, premesso che l'Ispettotato centrale medico ha indicato che i DOSP possono seguire i lavoratori, chiedo: conviene inviare il documento all'ISPESL o al collega della struttura sanitaria dove è avvenuto il trasferimento?
2. Visto che il collega dell'ASL di trasferimento continuerà la sorveglianza medica, chiedo: deve essere effettuata la visita alla cessazione del rapporto di lavoro dal medico dell'ASL precedente?
3. Nei casi in cui il lavoratore sia stato nel corso degli anni trasferito in più Strutture Sanitarie anche di regioni diverse e che non presenti copia del DOSP, come si fà a ricostruire la dose efficace e la dose equivalente nel tempo?, conviene effettuare una richiesta all'ISPESL
4 vista la carenza della normativa, nel caso in cui per una nuova classificazione effettuata dall'esperto qualificato, dei lavoratori precedentemente classificati radioesposti diventano non classificati o nei casi in cui il lavoratore è stato giudicato non idoneo permanentemente all'esposizione a radiazioni ionizzanti , il DOSP deve essere inviato all'ISPESL prima della risoluzione del rapporto di lavoro?
Saluti

Gennaro Bilancio

Gennaro

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Napoli
Professione
Medico del Lavoro
Messaggi
1162
  • Re: Contatto colleghi radioprotezione
  • (29/09/2009 15:10)

Gentili colleghi ho il seguente dubbio....

Quando a un lavoratore classificato radioesposto viene diagnosticato un tumore, inizino i dubbi se bisogna effettuare la denuncia il referto e il certificato di malattia professionale.
Come ben si sà per la comparsa di effetti stocastici in dipendenti radioesposti si ammette l'ipotesi lineare senza soglia (LNT) solo AI FINI DELLA RADIOPROTEZIONE. Poco si conosce sugli effetti neoplastici delle radiazioni ionizzanti a basse dosi. Vengo al dunque se un Ortopedico classificato in categoria A, con dose efficace cumulata nel tempo (10 anni) tra 10 e 15 mSv sviluppa un tumore alla tiroide, tenuto conto quanto sopra ho riportato (ipotesi LNT), bisogna effettuare la denuncia e il referto di malattia professionale?...che senso ha in questo caso effettuare il calcolo della PC visto che la dose efficace risulta bassa?......? lo so, che la risposta sembra scontata, spesso i dati di letteratura medica ci informano su cosa fare in determinate situazioni, ma poi quanto ci scontriamo con la realtà viene fatta tutt'altra cosa, per proteggersi il s......cosa ne pensate?
Saluti:)

Gennaro Bilancio

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti