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• Re: Quale giudizio per lavoratore radioesposto e con tumore "guarito"
• (15/09/2009 11:51)

Gennaro il 14/09/2009 05:00 ha scritto:
Gentilmente chiedo un vostro parere, penso che già vi sarà capitato un caso simile....
Ho visitato un lavoratore classificato in categoria B , nel mese di Dicembre gli è stato diagnosticato un tumore al polmone (microcitoma). E' tornato al lavoro e l'ultima TAC effettuata non evidenzia metastasi ne focolai al polmone . Mi ha riferito che nel corso di questi 9 mesi ha effettuato 3 TAC total body, 1 scintigrafia ossea, 1 PET e soprattutto ha effettuato una radioterapia, anche se la dose esatta me la comunicherà domani, è possibile identificarla sui sui 2000 mSV, ora la domanda nasce spontanea, questo lavoratore può ancora essere "esposto" a radiazioni ionizzanti" visto che nell'esprimere il giudizio di idoneità bisogna tener conto del decreto 488/01?
E' un chirurgo, e mi ha detto che non sono mai esposti a radiazioni ionizzanti. Ho visto nei vari anni la dose efficace è spesso 0. mSv, al massimo arriva a 0, 10 mSv, mi chiedo cosa possono fare quei pochi mSv di esposizione nel generare tumori rispetto a quelli che già ha ricevuto per le cure?
Saluti

Concordo con te. Se la dose efficace è così bassa un'eventuale esposizione, anche a fronte della radioterapia che ha effettuato, non è "condizione suscettibile di essere aggravata dalle radiazioni ionizzanti". Per cui, se anche viene conferamata l'esposizione a mSv 2000 per la radioterapia, a fronte di una situazione clinica stabilizzata, mi orienterei per l'idoneità alla mansione.
Chiederei naturalmente al lavoratore di aggiornarmi sugli esami diagnostici (TAC, PET....) che ha in programma, rivedendo il lavoratore dopo l'esecuzione degli stessi esami (es. dopo 6 mesi..)

cliama

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• Re: Quale giudizio per lavoratore radioesposto e con tumore "guarito"
• (15/09/2009 15:49)

Gennaro il 15/09/2009 02:10 ha scritto:
Altro che 3000 mSv, il lavoratore ha avuto una dose totale di 51 Gy di cui al mediastino e tumore 45 gy per 25 sedute e Boot su tumore di 16 Gy.....ma ho intenzione di renderlo temporaneamente non idoneo per 6 mesi da qualsiasi attività in cui ci sia un rischio bilogico (soprattutto aereotrasmesso) sia ospedaliero che ambulatoriale oltre naturalmente all esposizione ai gas anestetici, praticamente in questi 6 mesi non può svolgere la sua attività di chirurgo. Il lavoratore è in fase di monitoraggio sia diagnostico che terapeutico, allo stato attuale ha un versamento pleurico basale dx.

Beh quanto dici modifica totalmente la situazione iniziale (dosi di radioterapia presumibili circa mSv 2000;TAC, scinti.... negative e ripresa lavorativa).
Anch'io lo sospenderei per 6 mesi (almeno!!)da attività che comportano rischio biologico e gas anestetici(per intenderci se si limita a visitare e fare qualche ricerca in Ospedale può andare bene.

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• Re: Quale giudizio per lavoratore radioesposto e con tumore "guarito"
• (16/09/2009 12:19)

Sinceramente io lo avrei allontanato cautelativamente anche per 2000 mSv, la scinti, la PET e le TC: vero è che il rischio è stocastico, ma uno che ha già avuto un cancro, che ha fatto la RT, ha un maggior rischio di andare incontro a secondo tumore, perciò, se pur minima la dose di esposizione, io non lo farei idoneo alla cat. B; poi libero di fare ricorso;
i dati che poi hai aggiunto chiarificano ulteriormente il caso; ha un versamento pleurico e questo ti impone di agire.

Gennaro

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• Re: Quale giudizio per lavoratore radioesposto e con tumore "guarito"
• (16/09/2009 16:16)

Non è stata effettuato il referto/denuncia di malattia professionale perchè nei 10 anni di esposizione il lavoratore ha avuto una dose efficace totale pari a 0,10 mSV, lui stesso e gli altri chirurghi si chiedono perchè siano stati classificati radioesposti. Il nuovo esperto qualificato sta effettuando una nuova classificazione e non li classificherà come radioesposti (secondo lui nemmeno prima lo erano).
Il lavoratore era FORTE FUMATORE, fumava da 20 a 30 sigaretta al giono, fino al giono della diagnosi. L'istotipo è il microcitoma molto frequente nella popolazione non radioesposta.
In genere per valutare se una neoplasia ha origine professionale viene utilizzato il metodo della PC, che in questo caso non è stata effettuata visto l'eseguità dell'esposizione. Aggiungo che in media 1 italiano è esposto ogni anno a circa 3,58 mSv di radiazioni ionizzanti provenienti dallo spazio.
Saluti:)

Gennaro Bilancio

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• Re: Quale giudizio per lavoratore radioesposto e con tumore "guarito"
• (16/09/2009 17:08)

Gennaro il 16/09/2009 04:19 ha scritto:

Proprio l'INAIL utilizza il metodo PC (probabilità causale), e nel caso specifico ti posso assicurare che non riconoscerebbe l'origine professionale della malattia.

sono d'accordo