Chiedo un vostro aiuto!
Devo visitare a giorni un chirurgo per scadenza della validità del giudizio di idoneità, mi è arrivata la notizia da più parti che il lavoratore sarebbe "pazzo" e che nonostante ciò e senza visita psichiatrica sia stato sempre giudicato idoneo dal medico competente mio predecessore. Allora........
1. Mi chiedo è giusto prescrivere una consulenza psichiatrica per un chirurgo?
2 Come si giustifica questa prescrizione visto che per ovvi motivi non fà parte del protocollo di sorveglianza sanitaria?, si potrebbe pensare che la necessità sia generata successivamente alla visita medica, ma il medico competente è in gardo in occasione della visita medica periodica di valutare se un lavoratore deve effettuarte una visita psichiatrica visto che il dipendente potrebbe comportarsi in modo "normale" durante la visita medica? Potrebbe capitare che il lavoratore presenta solo in determinate situazioni o in determinati periodi "instabilità psichica" e non manifestarlo durante la visita col medico competente.
3 Premesso tutto questo 1 eventuale prescrizione della visita psichiatrica può essere giustificata solo per il fatto che il lavoratore utilizza i Bisturi (potendosi ferire, per adesso lasciamo perdere l'utenza)
4 Se risulta una patologia psicotica, quale sarà il giudizio di idoneità?
Saluti
Gennaro Bilancio
Non credo che il MC possa utilizzare a qualsiasi titolo informazioni diverse da quelle previste dagli atti medici specifici (anamnesi, esame obiettivo, indagini di laboratorio mirate ai rischi). Tutto deve essere riportato in cartella, deve essere coerente e trasparente e controfirmato dal lavoratore. Io sarei, pertanto, molto cauto nel richiedere consulenze in assenza di dati obbiettivabili. Teoricamente il lavoratore ha il diritto di mentire, se ritiene, (è lui che firma l’anamnesi). Perché il dirigente che è a conoscenza della “pazzia” non ha chiesto una visita ex ar. 5/L.300? Ognuno si prende le sue responsabilità, anche il dirigente nell’affidare compiti lavorativi (Art. 8 comma1) lettera c) 81/2008). Non mi sembra un problema che possa essere risolto dal MC. Ciao, Facci sapere
Gennaro il 15/09/2009 05:13 ha scritto:
Chiedo un vostro aiuto!
Devo visitare a giorni un chirurgo per scadenza della validità del giudizio di idoneità, mi è arrivata la notizia da più parti che il lavoratore sarebbe "pazzo" e che nonostante ciò e senza visita psichiatrica sia stato sempre giudicato idoneo dal medico competente mio predecessore. Allora........
1. Mi chiedo è giusto prescrivere una consulenza psichiatrica per un chirurgo?
2 Come si giustifica questa prescrizione visto che per ovvi motivi non fà parte del protocollo di sorveglianza sanitaria?, si potrebbe pensare che la necessità sia generata successivamente alla visita medica, ma il medico competente è in gardo in occasione della visita medica periodica di valutare se un lavoratore deve effettuarte una visita psichiatrica visto che il dipendente potrebbe comportarsi in modo "normale" durante la visita medica? Potrebbe capitare che il lavoratore presenta solo in determinate situazioni o in determinati periodi "instabilità psichica" e non manifestarlo durante la visita col medico competente.
3 Premesso tutto questo 1 eventuale prescrizione della visita psichiatrica può essere giustificata solo per il fatto che il lavoratore utilizza i Bisturi (potendosi ferire, per adesso lasciamo perdere l'utenza)
4 Se risulta una patologia psicotica, quale sarà il giudizio di idoneità?
Saluti:)
Non credo che sia giustificabile una visita psichiatrica in tale situazione.
La sorveglianza sanitaria sappiamo tutti che ha l'obiettivo di tutelare il lavoratore dai possibili effetti dannosi dei rischi lavorativi connessi all'espletamento della specifica mansione. Effettuare una visita psichiatrica nel caso specifico avrebbe la finalità opposta, cioè tutelare il lavoro dal lavoratore.
Credo possa esserti utile il caso reale capitato dalle mie parti alcuni anni fa.
Ricorderai il fatto dell'infermiera che per ricercare l'approvazione dei superiori, iniettava farmaci pericolosi e mortali in alcuni pazienti, per poi cercare di effetture la diagnosi e la terapia salvavita in tempo. Alcuni di loro morirono.
Si scoprì in seguito che l'infermiera aveva gravi problemi psichici.
Il medico competente fu chiamato in causa e si giustificò con le affermazioni da me fatte all'inizio.
Il PM non trovò nessuna obiezione.
Se il problema psichiatrico è conosciuto dal DL il consiglio già dato di inviare il lavoratore alla ASL ex art. 5 della L. 300/70 mi sembra corretto.
Se invece vuoi fartene carico tu, puoi eventualmente valutare la possibilità di somministrare al lavorator alcuni questionari per la valutazione del rischio stress lavoro correlato e vedere cosa ne esce fuori.
Argeo Maviglia
Mi capitò un caso simile: i rumors su una presunta pazzia arrivarono anche a me, convocai il dipendente esclusivamente per scadenza della periodicità, il giudizio fu di idoneità piena, senza alcuna consulenza psichiatrica. Di fronte ai dubbi del DL gli consigliai la visita collegiale ex art. 5; il mio giudizio fu confermato: nessun disturbo psichiatrico; se avessi chiesto la visita psichiatrica sarebbe successo un finimondo...giustamente perchè io non avevo elementi per farlo, e sarebbe stato illecito oltre che deontologicamente scorretto.
Dobbiamo stare molto attenti a non farci mettere in mezzo a "questioni" ad esempio sindacali, attriti legati ad incarichi, rancori personali, spesso i DL vorrebbero usarci come braccio armato per non assumersi responsabilità.
Se poi è lui/lei a dirti che ha un disturbo tipo psicosi, mania, assume farmaci, allora chiedi la consulenza, ma il discorso cambia. IMHO ovviamente.
Grazie per le risposte, condivido quanto da voi scritto.
Gennaro Bilancio
annuscor il 15/09/2009 06:41 ha scritto:
Ciao, Facci sapere
Questa mattina è venuto a visita il collega chirurgo oggetto del post.
Durante l'anamnesi mi ha riferito che ha avuto 2 fratture, una al metacarpo della mano dx e una al metatarso del piede dx.
Quando gli ho chiesto il motivo di questi traumi, lui prima non voleva rendere noto le cause, poi successivamente alla mia insistenza ha riferito che la causa della frattura alla mano è da attibuire al pugno che ha sferrato contro una porta, mentre l'origine della frattura al piede era da attribuire ad un calcio sferrato contro un muro. Tale azioni a suo giudizio sono nate dopo una discussione avuta con 2 diversi Direttori dell'Unità Operativa.
Inoltre lui mi ha riferito di essere affetto da nevrosi d'ansia reattiva all'ambiente di lavoro. (Non aggiungo tutto ciò che ha riferito)
Ho avuto riscontro di quanto ha affermato per la presenza in cartella di un referto del collega psichiatra (ASL) che attestava la nevrosi d'ansia reattiva (anno 2002)
A questo punto, siccome il lavoratore mi ha riferito che il suo comportamento "bizarro" è secondario a problematiche presenti nell'attività lavorativa, tenendo presente che comunque il lavoratore deve tenere cura della propria salute e sicurezza oltre quella di altri lavoratori, ho pensato di inviarlo non a visita psichiatrica ma a consulenza specialistica presso la sezione di psicologia del lavoro della Medicina del lavoro dell'Università. Penso che poco mi sarebbe servita la diagnosi di ansia reattiva redatta dallo psichiatra ai fini dell'espressione del giudizio di idoneità, mentre sicuramente sarà più utile la diagnosi effettuata presso il Policlinico per la presenza di una sezione specifica.
Voi cosa avreste fatto in questa situazione?
Saluti:)
Gennaro Bilancio
paraquat il 16/09/2009 12:11 ha scritto:
Mi capitò un caso simile: i rumors su una presunta pazzia arrivarono anche a me, convocai il dipendente esclusivamente per scadenza della periodicità, il giudizio fu di idoneità piena, senza alcuna consulenza psichiatrica. Di fronte ai dubbi del DL gli consigliai la visita collegiale ex art. 5; il mio giudizio fu confermato: nessun disturbo psichiatrico; se avessi chiesto la visita psichiatrica sarebbe successo un finimondo...giustamente perchè io non avevo elementi per farlo, e sarebbe stato illecito oltre che deontologicamente scorretto.
Dobbiamo stare molto attenti a non farci mettere in mezzo a "questioni" ad esempio sindacali, attriti legati ad incarichi, rancori personali, spesso i DL vorrebbero usarci come braccio armato per non assumersi responsabilità.
Se poi è lui/lei a dirti che ha un disturbo tipo psicosi, mania, assume farmaci, allora chiedi la consulenza, ma il discorso cambia. IMHO ovviamente.
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