Cari Colleghi, gradirei avere un Vostro parere sulle procedure da adottare nella consegna degli esiti degli accertamenti sanitari al lavoratore (in particolare, della visita specialistica generale orientata verso il rischio specifico). In sintesi, mi pare, che le leggi sull 'igiene e sicurezza sul lavoro "pretendano" la trasmissione al singolo interessato del solo giudizio di idoneità mentre le leggi sanitarie "generali" indichino l 'obbligatorietà della consegna di referto per ogni atto medico (quindi anche la visita di cui sopra). Personalmente, ritengo più corretta la seconda via indicata.
Caro Druba, tecnicamente la "Legge" (dal dpr 303 di buona memoria al 626 anche riveduto e corretto) prevedono tutti che "al lavoratore venga comunicatol 'esito della visita", ciò che per anni e spesso in dispregio delle regolamentazioni normative della professione medica si è risolto con uno "STAI BENE, HA DETTO IL MEDICO!". Non è infatti richiesta alcuna procedura probatoria formale neppure per "l 'informazione agli interessati dell 'esito della Sorveglianza Sanitaria"; tuttavia, come tu giustamente sottolinei, sussiste e non è mai stata abrogata l 'obbligatorietà di refertazione di ogni atto medico, anche se l 'interessato "può chiedere copia integrale degli ASP". Personalmente, ritengo doverosa oltre che opportuna la consegna personalizzata degli esiti delle indagini anche strumentali e di laboratorio eseguite, nello spirito della ancora vigente L.833/78, che identifica nella figura del "medico di famiglia" il tutore della salute dei cittadini. Sappiamo tutti che accade frequentemente di rilevare piccole patologie non in nesso causale con l 'attività professionale (dall 'ipertensione all 'iperlipemia da siero chiloso, che ogni analista che si rispetti dovrebbe comunque segnalare) la cui sorveglianza e terapia è compito del Medico Curante: senza i referti, come si fa???
Molti c.d.datori di lavoro preferiscano che "non si sappia", adducendo a scusante che "se no si mettono i malattia"... Lascio a voi tutti le debite considerazioni: se non "si mettono", prima o poi ci "finiscono"!!!
Nofer
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Ognuno di noi, da solo, non vale nulla.
Caro Druba, che senso ha eseguire gli accertamenti sanitari e poi non consegnarne una copia al lavoratore?.
Personalmente consegno, in ogni occasione al Lavoratore una copia del risultato della visita medica, comprensivo del giudizio di Idoneità, e, se eseguiti, copia degli accertamenti strumentali o di laboratorio.
Qualora da tali accertamenti emerga una patologia extraprofessionale, il lavoratore viene invitato a recarsi dal suo medico di base , con la documentazione da me fornita, accompagnando il tutto con la lettera che trovi nella modulistica del nostro sito.
Saluti. quadrini
Caro Quadrini, innanzitutto mi complimento con i contenuti e i toni dei tuoi interventi. Nel merito dello specifico argomento, di cui come già dichiarato condivido pienamente motivazioni e contenuti, gradirei conoscere motivazioni e contenuti di Colleghi (non pochi) che la pensano (o si comportano) diversamente. Ritengo, infatti, che alcune rivendicazioni ostentate a modo di "guerra di religione" si sgonfino miserevolmente su "buchi di base" come questo.
chiarito che non è obbligo ma buona pratica consegnare copia degli accertamenti ( se non richiesti espressamente) , non credete che si comunque utile, per motivi di responsabilità professionale, acquisire la firma del lavoratore per presa conoscenza (orale o scritta non cambia) dell'esito degli accertamenti del m.c.----- Ho vissuto personalmente una vicenda giudiziaria a lieto fine voluta da un simpatico upg che interrogato il lavoratore lo aveva portato a dichiarare che non cì era stata informazione da parte mia rispetto alla sua sordità; la cosa curiosa era che il lavoratore, già visitato più volte all' INAIL, ne sapeva quasi più di me sullo stato del suo udito ------ Conclusione : un firmetta sulla visita periodica e gli upg che hanno tempo da perdere vanno a perderlo da qualche altra parte--- credo e spero che il mio sia stato un caso isolato
Dr. A. Gennai Specialista in medicina del lavoro, specialista in medicina legale-- drgennai1@libero.it
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