Salute a tutti
Ho un dubbio.....
premesso che l'articolo 2 del D.Lgs 532/99 stbilisce che
si intende per:
a) lavoro notturno: l'attività svolta nel corso di un periodo di almeno sette ore consecutive comprendenti l'intervallo fra la mezzanotte e le cinque del mattino;
b) lavoratore notturno:
1) qualsiasi lavoratore che durante il periodo notturno svolga, in via non eccezionale, almeno tre ore del suo tempo di lavoro giornaliero;
2) qualsiasi lavoratore che svolga, in via non eccezionale, durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro normale secondo le norme definite dal contratto collettivo nazionale di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno; il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale.
Visto che l'aritcolo 10 del CCNL integrativo del CCNL 7 aprile 2001 (sanità) stanilisce che:
Svolgono lavoro notturno i lavoratori tenuti ad operare su turni a copertura delle 24 ore.
2. Eventuali casi di adibizione al lavoro notturno, ai sensi dell’art.2 comma 1 lett. b), punto 2 del D.Lgs. 26 novembre 1999 n. 532, sono individuati dalla contrattazione integrativa.
Un infermiere o un medico che effettua circa 50 turni nel periodo notturno è da considerarsi a rischio lavoro notturno?
Saluti
Gennaro Bilancio
temo che il testo di legge non lasci spazio alcuno: sono lavoratori notturni e lo sarebbero anche se facessero 10 turni/anno (per quanto assurdo possa essere)
A mio avviso sono lavoratori notturni.
Saluti.
gdigiacomo il 22/09/2009 02:01 ha scritto:
temo che il testo di legge non lasci spazio alcuno: sono lavoratori notturni e lo sarebbero anche se facessero 10 turni/anno (per quanto assurdo possa essere)
2) qualsiasi lavoratore che svolga, in via non eccezionale, durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro normale secondo le norme definite dal contratto collettivo nazionale di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno; il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale.
Non capisco perchè sarebbero lavoratori notturni anche se facessero 10 giorni/anno, la legge veramente parla di almeno 80 giorni all'anno o sono io che ho male interpretato?
Socrate:“O uomini, quegli tra voi è sapientissimo il quale, come Socrate, abbia riconosciuto che in verità la sua sapienza non ha nessun valore”.
eleonora.c il 22/09/2009 10:02 ha scritto:
2) qualsiasi lavoratore che svolga, in via non eccezionale, durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro normale secondo le norme definite dal contratto collettivo nazionale di lavoro. In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno; il suddetto limite minimo è riproporzionato in caso di lavoro a tempo parziale.
Non capisco perchè sarebbero lavoratori notturni anche se facessero 10 giorni/anno, la legge veramente parla di almeno 80 giorni all'anno o sono io che ho male interpretato?
Perchè la legge dice che "In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno".
Nel caso del personale sanitario del SSN la disciplina collettiva non manca e prevede il lavoro notturno.
La redazione di MedicoCompetente.it
In effetti leggendo attentamente il decreto legislativo non dovrebbero essere considerati in modo rigoroso lavoratori notturni.
Se effettivamente dice che il lavoratore deve svolgere "in via non eccezionale, durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro normale", se lavora diciamo 6 ore al giorno, almeno una parte in modo non eccezionale deve farle nella fascia notturna.
In subordine, può essere considerato lavoratore notturno chi svolge almeno 80 giornate lavorative all'anno.
Detto questo va però considerato che almeno per 50 giorni svolgono lavoro notturno.
Io valuterei l'opportunità di considerare, assieme all'RSPP e al DL, la possibilità di sottoporli a sorveglianza sanitaria, magari con una periodicità più lunga rispetto a quella stabilita dall'art. 5 del D.Lgs 532/99.
Ma è solo una mia opinione, magari sbagliata.
Argeo Maviglia
La Redazione il 23/09/2009 09:17 ha scritto:
Perchè la legge dice che "In difetto di disciplina collettiva è considerato lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che svolga lavoro notturno per un minimo di ottanta giorni lavorativi all'anno".
Nel caso del personale sanitario del SSN la disciplina collettiva non manca e prevede il lavoro notturno.
Ecco, se poi c'è la disciplina collettiva dubbi non esistono più.
Argeo Maviglia
Grazie
Gennaro Bilancio
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