Mulettista da anni in terapia con metadone, certificata da sert, sottoposto a test per assunzione di sostanze che inducano tossicodipendenza ovviamente risulta positivo per la sostanza medesima...
Che giudizio emettereste?
Che senso evrebbe poi la segnalazione al sert che da anni già lo conosce e lo segue?
diotallevi il 08/10/2009 11:13 ha scritto:
Mulettista da anni in terapia con metadone, certificata da sert, sottoposto a test per assunzione di sostanze che inducano tossicodipendenza ovviamente risulta positivo per la sostanza medesima...
Che giudizio emettereste?
Che senso evrebbe poi la segnalazione al sert che da anni già lo conosce e lo segue?
Solo per informazione premetto che alcune commissioni mediche patenti di guida in caso di positività al metadone emettono un giudizio di non idoneità con conseguente ritiro della patente.
Al riguardo però mi sembra un comportamento basato su un eccesso di "medicina difensiva".
Anche secondo me, la segnalazione al SERT non ha senso. Io però gli chiederei di produrmi qualche fotocopia delle ultime relazioni del SERT stesso.
Circa il giudizio di idoneità dipende anche dalla dose che assume (se ad esempio è in corso un programma di riduzione progressiva del dosaggio o meno, ecc.) e dal contenuto delle relazioni del SERT.
In linea di massima io lo farei idoneo, magari con sorveglianza sanitaria a scadenza più ravvicinata, ad esempio sei mesi, senza ripetere il test, ma richiedendo di produrre, alle visite succesive, una relazione del SERT.
Ciao
Argeo Maviglia
ex utente da milano
Il ser.t. deve in ogni caso essere contattato perché deve rilasciare la certificazione che ha 3 opzioni: tossicodipendente, non tossicodipendente, non tossicodipendente con riscontrato uso di....
In questo caso rilascerà certificazione di tossicodipendente e permetterà al m.c. il rilascio di una "non idoneità alla conduzione di mezzi movimentazione merci". E' chiaro che, essendo il signore già noto al s.ert., non sarà da loro sottoposto alla visita, ripetizione esami urina e esame del capello previsti ma rilasceranno la certificazione sulla base della loro cartella. Solo dopo il termine dell'assunzione di metadone (che potrebbe non avvenire mai) potrà essere rilasciata ulteriore certificazione dal s.ert. in base alla quale ci muoveremo (monitoraggio cautelativo, ecc.).
In attesa della certificazione s.ert., quindi già screenato e confermato da laboratorio autorizzato, deve essere escluso dalla "conduzione di mezzi movimentazione merci".
Abbiamo pochi margini interpretativi, come medici competenti: la procedura é rigida. Colgo l'occasione per segnalare che la lombardia ha preso una posizione netta, sebbene con una circolare destinata alla vigilanza, nei confronti dei controlli destinati all'alcol dipendenza, definendo che, allo stato attuale della normativa, non é possibile dare seguito a questo tipo di controllo da parte dei medici competenti. E' importante perché qualcuno, ufficialmente, ha dato un'interpretazione pubblica univoca. Condivisibile o meno ma tant'é. Se qualcuno fosse interessato ad avere la circolare mi contatti.
Pienamente condivisibile quanto scritto dal collega Ravalli, relativamente al quesito posto nel thread.
Interessante anche quanto riferito a proposito della presa di posizione per la verifica di alcoldipendenza da parte della regione Lombardia, argomento - credo - di interesse generale per tutti i medici competenti. Nei limiti del possibile, quindi, lo invito a inserire la circolare nella sezione Documentazione del sito o a indicare il relativo link dove reperirla in rete.
ex utente da milano
La potete scaricare dal sito asl milano: http://www.asl.milano.it/user/download.aspx
FILE=OBJ01015.PDF&TIPO=FLE&NOME=PSAL_-_Circolare_Chiarimenti
ex utente da milano
http://www.asl.milano.it/user/dow...NOME=PSAL_-_Circolare_Chiarimenti
ex utente da milano
Scusate ma non riesco a linkare. Ho inserito il documento tra "documentazione" - "aspetti generali"
Grazie.
Per chi volesse scaricarlo direttamente dal sito, il documento inserito è al seguente link:
http://www.medicocompetente.it/do...rdia-accertamenti-tox-e-alcol.htm
cristiano.ravalli il 09/10/2009 10:20 ha scritto:
Il ser.t. deve in ogni caso essere contattato perché deve rilasciare la certificazione che ha 3 opzioni: tossicodipendente, non tossicodipendente, non tossicodipendente con riscontrato uso di....
In questo caso rilascerà certificazione di tossicodipendente e permetterà al m.c. il rilascio di una "non idoneità alla conduzione di mezzi movimentazione merci". E' chiaro che, essendo il signore già noto al s.ert., non sarà da loro sottoposto alla visita, ripetizione esami urina e esame del capello previsti ma rilasceranno la certificazione sulla base della loro cartella. Solo dopo il termine dell'assunzione di metadone (che potrebbe non avvenire mai) potrà essere rilasciata ulteriore certificazione dal s.ert. in base alla quale ci muoveremo (monitoraggio cautelativo, ecc.).
In attesa della certificazione s.ert., quindi già screenato e confermato da laboratorio autorizzato, deve essere escluso dalla "conduzione di mezzi movimentazione merci".
Abbiamo pochi margini interpretativi, come medici competenti: la procedura é rigida. Colgo l'occasione per segnalare che la lombardia ha preso una posizione netta, sebbene con una circolare destinata alla vigilanza, nei confronti dei controlli destinati all'alcol dipendenza, definendo che, allo stato attuale della normativa, non é possibile dare seguito a questo tipo di controllo da parte dei medici competenti. E' importante perché qualcuno, ufficialmente, ha dato un'interpretazione pubblica univoca. Condivisibile o meno ma tant'é. Se qualcuno fosse interessato ad avere la circolare mi contatti.
Ovviamente era la risposta che paventavo e che condivido in pieno stante le norme attuali; il caso però è veramente assurdo: sono stato contattato direttamente dal datore di lavoro che mi ha pregato di non togliergli assolutamente un mulettista "bravo, lavoratore e coscienzioso" e che una eventuale non idoneità lo metterebbe sulla strada (non vi sono mansioni alternative) inficiando tutto il percorso rieducativo e di recupero sociale fin qui fatto; il datore di lavoro da anni è a conoscenza della terapia e dei pregressi del suo lavoratore ma assicura che è il miglior mulettista mai stato alle sue dipendenze sia in termini di capacità pratiche e sia in termini di comportamento...
Lo so che sarò costretto a farlo scendere dal muletto ma tutto mi dice che si tratta di un abominio che distruggerà la vita ad un ragazzo già troppo segnato in passato...
Che norme assurde...come hanno potuto non contemplare l'uso sorvegliato e a fini terapeutici del metadone?
Speravo ci fosse la possibilità di una mansione alternativa.
Questo è uno di quei casi nei quali la rigidità delle norme rischia di produrre degli effetti negativi maggiori rispetto a quelli positivi che persegue.
Se il lavoratore da anni usa il metadone senza problemi particolari o ricadute sulla sicurezza del lavoro la norma risulta per lui penalizzante.
Speriamo che le disposizioni in materia vengano modificate attribuendo al MC la possibilità di emettere dei giudizi di idoneità più flessibili.
Argeo Maviglia
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