paldoctor il 20/10/2009 03:00 ha scritto:
Perfettamente d'accordo con il pensiero di tcam.
Aggiungerei, per dovere di equità , e per la passione che cerchiamo di infondere nel lavoro che facciamo, anche se con molta fatica:
il CT si approfitta della presenza nelle aziende di colleghi cosiddetti medici del lavoro che svendono le proprie prestazioni o delegano ad altri qualsiasi atto al di fuori delle visite mediche. Così svolge indisturbato la sua opera basata sull'accumulo di carte.
E ovviamente, guarda con ostilità e dipinge come rompiballe nei confronti del DDL qualsiasi altro medico che non si adegua a quei sistemi . Il rompiballe (MC) mette il becco nel DVR, pretende di indicare e precisare i rischi per la salute con maggiore dettaglio, in altri termini,mette in cattiva luce il lavoro del CT solo perchè pretende, giustamente, di partecipare.
O ti adegui all'andazzo, o rischi seriamente di perdere l'azienda. E il
bello è che, se rinunci, l'azienda troverà sempre qualche altro medico che si fa meno problemi...
Preciso che si tratta solo ed esclusivamente di vita vissuta...
Cari saluti a tutti, e, coraggio !
Concordo con quello che dici.
Argeo Maviglia
Suppongo che per "CT" intendiate l'RSPP (ma perchè non utilizzate la terminologia corretta? Proprio voi che quando parlate con un comune mortale gli dite "epistassi" così lui ha bisogno dell'interprete per capira che ha solo un po' di sangue-dal-naso?).
Ma veniamo al dunque: non mi pare del tutto vero quanto andate dicendo: da RSPP ho sempre avuto il massimo rispetto per il MC, guardandomi bene dall'invadere il suo campo, non fossaltro per evitate di aggiungere rogne a quelle che abbiamo già! Andiamo a vedere quanti RSPP o quanti MC sono stati giudicati, e più o meno condannati. (Purtroppo) siamo in testa noi ...
Certo, anch'io girando fra gli stabilimenti ho trovato documenti di VdR di centinaia di pagine frutto di solo copia e incolla; decine di fogli dedicati ai videoterminalisti, e neanche un cenno al fatto che venivano usati cancerogeni! In questi casi, invito cordialmente il DDL a citare per truffa l'RSPP o chi ha "preparato" il documento.
Insomma, come al solito, da tutte le parti c'è chi fa il suo dovere, e chi se ne approfitta.
francosic il 22/10/2009 10:37 ha scritto:
Suppongo che per "CT" intendiate l'RSPP (ma perchè non utilizzate la terminologia corretta? Proprio voi che quando parlate con un comune mortale gli dite "epistassi" così lui ha bisogno dell'interprete per capira che ha solo un po' di sangue-dal-naso?).
Ma veniamo al dunque: non mi pare del tutto vero quanto andate dicendo: da RSPP ho sempre avuto il massimo rispetto per il MC, guardandomi bene dall'invadere il suo campo, non fossaltro per evitate di aggiungere rogne a quelle che abbiamo già! Andiamo a vedere quanti RSPP o quanti MC sono stati giudicati, e più o meno condannati. (Purtroppo) siamo in testa noi ...
Certo, anch'io girando fra gli stabilimenti ho trovato documenti di VdR di centinaia di pagine frutto di solo copia e incolla; decine di fogli dedicati ai videoterminalisti, e neanche un cenno al fatto che venivano usati cancerogeni! In questi casi, invito cordialmente il DDL a citare per truffa l'RSPP o chi ha "preparato" il documento.
Insomma, come al solito, da tutte le parti c'è chi fa il suo dovere, e chi se ne approfitta.
Scusate l'intromissione.
Credo che i colleghi intendano proprio il CT - ovvero quel mestierante che spaccia professionalità tecnica al DL fornendo il DVR stampato e facendo i corsi di formazione. Il che non equivale assolutamente nella max parte dei casi con l'RSPP esterno che il CT assume solo dietro lauto compenso e se ha i titoli. Di norma il nominato è o il DL stesso che assume direttamente l'incarico o un dipendente qualsiasi dell'azienda formato ad hoc.
Il CT vero e proprio, salvo querela da parte del DL, non ha alcuna responsabilità nell'81. E' proprio questo il problema. A mio parere (e su questo credo che anche le associazioni datoriali sarebbero concordi) dovrebbe essere previsto dalla normativa che agisca
1) iscritto in apposito albo
2) firmando il documento
3) condividendo responsabilità di natura penale con DL ed RSPP
I DVR prestampati sparirebbero in un attimo.
Il centro della questione sta nell'operato dei CCTT (Consulenti Tecnici o meglio redattori del DVR e consulenti dei DDLL per la valutazione dei rischi). Difficoltà oggettive: in non pochi casi questi professionisti valutano i rischi su mandato dei DDLL e redigono il DVR che il DL di turno firma. Nei casi in cui il DVR è un'accozzaglia di copia e incolla senza una VR puntuale e senza indicazione di oggettive e praticabili misure di prevenzione, ci troviamo (DL-RSPP se diverso dal redattore del DVR-MC) a navigare in alto mare e magari a dover fare osservazioni magari su DVR, con i relativi rischi per il DL, in quanto i suddetti professionisti, dopo il lavoro fatto, spariscono, non partecipano alla revisione critica del DVR. Il fatto che non siano state previste sanzioni e/o responsabilità dirette favorisce tale situazione, a danno in particolare dei Datori di Lavoro e quindi anche di RSPP e Medici Competenti. Non dimentichiamo che la traccia fiscale di pagamento della prestazione con indicazione dell'oggetto della prestazione dovrebbe cmq consentire al DL di avviare eventuali risarcimenti in caso di DVR fatto male o a seguito di sanzioni dell'organo di vigilanza per un DVR non completo. Il problema si potrebbe risolvere, almeno in parte, se il legislatore preveda anche per i consulenti puri una forma oggettiva e diretta di responsabilità magari imponendone la firma congiunta del DVR.
E' una piccola proposta, da perseguire per il momento anche solo come indicazione di massima ai DL cioè di pretendere la firma congiunta o quantomeno la dicitura su DVR es. "Collaborazione alla VR e alla redazione del DVR su incarico del DL: F.to dr.... Ing.... etc...". Cosa ne pensate ? e soprattutto i DDLL che ne pensano ?
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
Io, che sono un po' all'antica, penso che basterebbe qualche sanzione per l'art. 55 comma 1 o 3, per mettere in allarme i DDL, e quindi le varie associazioni datoriali, che sono poi quelle che spesso suggeriscono i CT pseudo-esperti.
Dalla mia breve esperienza come medico competente (breve perchè ho la fortuna, pur essendo specializzato in medicina del lavoro, di lavorare in altro settore e ho quindi poca esperienza nel settore )ho avuto modo di trovarmi di fronte a numerosissimi documenti di rischio copiaincolla. La cosa curiosa è la seguente: in molti casi i redattori di tali opere d'arte (dato che costano dai 1500 ai 3000 euro anche per le realtà aziendali piu' semplici) non compaiono come RSPP e quindi non sono ufficialmente nominati, non risultano. Sono semplicemente dei scribacchini della cosiddetta autocertificazione della valutazione dei rischi che fa il datore di lavoro per realtà aziendali piccole (che sono la maggiorparte). Il datore di lavoro non ha tempo, non vuole prendere multe e si fa scrivere un documento di carta da una persona che, non figurando come RSPP non ha l'obbligo neanche di avere titoli e competenze professionali. Difatti mi capita di chiamarli al telefono molto spesso per avere chiarimenti su alcune dichiarazioni e da poche battute mi rendo conto che di sicurezza la maggiorparte non sa niente.Ieri difatti il titolare di una Farmacia mi ha contattato in quanto un sedicente consulente aveva classificato tutti i lavoratori di una farmacia come videoterminalisti . Il sedicente consulente dopo aver fatto questo bel documento aveva fornito al titolare della farmacia il nome di un suo compare medico del lavoro pronto con suo ergovision a visitare i 3 dipendenti "videoterminalisti" per quasi 1000 euro (all'anno ovviamente in quanto le visite dovevano essere ripetute ogni anno). Il datore di lavoro crede di essere a posto ma poi si ritrova a dovere spendere altri 500 euro per fare il corso obbligatorio se vuole firmare suddette certificazioni. Morale: noi medici siamo tartassati , spolpati, sfruttati, subappaltati al ribasso dopo 10 anni di studio durissimo. C'è gente che senza titolo si improvvisa senza rischi a fare il consulente e non fa sicurezza, anzi ci mette in difficoltà perchè quale medico del lavoro se la sente di visitare dipendenti di una farmacia in quanto videoterminalisti? Io non me la sono sentita.
D'altra parte il sito tutto626 nonostante le polemiche di qualche tempo fa continua a lavorare: I documenti on line continuano a proliferare, i corsi di primo soccorso on line a proposito continuano .Nella sicurezza continuano a metterci il becco persone che non ne sanno niente e vogliono mangiare, solo mangiare
mastrandrea46 il 23/10/2009 10:48 ha scritto:
Dalla mia breve esperienza come medico competente (breve perchè ho la fortuna, pur essendo specializzato in medicina del lavoro, di lavorare in altro settore e ho quindi poca esperienza nel settore )ho avuto modo di trovarmi di fronte a numerosissimi documenti di rischio copiaincolla. La cosa curiosa è la seguente: in molti casi i redattori di tali opere d'arte (dato che costano dai 1500 ai 3000 euro anche per le realtà aziendali piu' semplici) non compaiono come RSPP e quindi non sono ufficialmente nominati, non risultano. Sono semplicemente dei scribacchini della cosiddetta autocertificazione della valutazione dei rischi che fa il datore di lavoro per realtà aziendali piccole (che sono la maggiorparte). Il datore di lavoro non ha tempo, non vuole prendere multe e si fa scrivere un documento di carta da una persona che, non figurando come RSPP non ha l'obbligo neanche di avere titoli e competenze professionali. Difatti mi capita di chiamarli al telefono molto spesso per avere chiarimenti su alcune dichiarazioni e da poche battute mi rendo conto che di sicurezza la maggiorparte non sa niente.Ieri difatti il titolare di una Farmacia mi ha contattato in quanto un sedicente consulente aveva classificato tutti i lavoratori di una farmacia come videoterminalisti . Il sedicente consulente dopo aver fatto questo bel documento aveva fornito al titolare della farmacia il nome di un suo compare medico del lavoro pronto con suo ergovision a visitare i 3 dipendenti "videoterminalisti" per quasi 1000 euro (all'anno ovviamente in quanto le visite dovevano essere ripetute ogni anno). Il datore di lavoro crede di essere a posto ma poi si ritrova a dovere spendere altri 500 euro per fare il corso obbligatorio se vuole firmare suddette certificazioni. Morale: noi medici siamo tartassati , spolpati, sfruttati, subappaltati al ribasso dopo 10 anni di studio durissimo. C'è gente che senza titolo si improvvisa senza rischi a fare il consulente e non fa sicurezza, anzi ci mette in difficoltà perchè quale medico del lavoro se la sente di visitare dipendenti di una farmacia in quanto videoterminalisti? Io non me la sono sentita.
D'altra parte il sito tutto626 nonostante le polemiche di qualche tempo fa continua a lavorare: I documenti on line continuano a proliferare, i corsi di primo soccorso on line a proposito continuano .Nella sicurezza continuano a metterci il becco persone che non ne sanno niente e vogliono mangiare, solo mangiare
Mi fa piacere che anche tu ti renda conto della difficoltà di lavorare in qualità a Roma: e di tutto il "contorno" cpiaincolla sedicenti CT e corsi online su....tutto che però moltiplicano iniziative!!!
Concordo su tutto.
Dott.Andrea Capri
Specialista in Medicina del Lavoro
Perfettamente in sintonia con i miei colleghi.Cio' che mi dispiace è che tutti si arricchiscono alle spalle nostre,dai centri si servizi,ai laboratori e alle diverse figure che ruotano attorno al nostro mondo.Parliamoci chiaro,con tutto il rispetto per gli altri la figura centrale dovrebbe essere quella del medico,il quale si presume agisca piu' di altri nell'interesse della salute dei lavoratori,mosso da ideali e valori che ha percepito nei suoi lunghi anni di studio.Il nostro sarebbe un lavoro nobile se...ma purtroppo con i se e i ma non si va lontano.Inoltre le "rogne" sono tutte le nostre perchè firmiamo centinaia di documenti all'anno.Ci vorrebbe piu' rispetto per la nostra figura.
Ma no! Tutti abbiamo le rogne, tutti abbiamo fatto lunghi studi, ...
Personalmente ritengo che il MC non debba essere il centro, ma caso mai la "fine"; nel senso che se i rischi fossero affrontati e risolti nel modo dovuto, sarebbero "irrilevanti" e quindi non sarebbe più necessaria la sorveglianza sanitaria (se non appunto in casi estremi).
Insomma, tutti dovremmo puntare a migliorare la sicurezza (e non a fare ... quattrini), ma tenendo ben presente quanto dicono a Milano: "ofelè, fa el to mestè!".
Quello che dici "Personalmente ritengo che il MC non debba essere il centro, ma caso mai la "fine"; nel senso che se i rischi fossero affrontati e risolti nel modo dovuto, sarebbero "irrilevanti" e quindi........... è una concreta testimonianza della visione distorta che.purtroppo (sottolineato) anche gli RSPP hanno del ruolo del medico all'interno dell'intero processo di tutela. Relegare la figura del medico a quella dell'accertamento sanitario di ciò che "è rilevante per la salute" è come immaginare che il ruolo dell'RSPP sia quello di verificare che gli estintori non siano scarichi.
Le azioni meramente cliniche debbono essere (anche se purtroppo non va così e la colpa, si dice in Toscana, "morì fanciulla")al massimo il 20% della attività di un buon (risottolineo) Medico Competente. Il resto deve essere attività di consueling ( Il termine counseling indica un'attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta).
Il fatto che ciò non accada può sicuramente dipendere dai medici ma in massima parte è il naturale effetto della rapacità organizzata e sostenuta da un mercato atipico come quello nazionale in cui si contrappone appunto ad una consulenza finalizzata al miglioramento del contesto e del contenuto lavorativo l'offerta di espletamenti burocratici commercialmente meglio somministrabili a Datori di lavoro poveri di conoscenze e di capacità previsionale, sempre pronti al piagnisteo ed all'autocommiserazione, fortemente predisposti ad utilizzare criteri d'acquisto meglio concretizzabili in un discount o, meglio, in una "liquidazione " che non nella prevenzione di salute, sicurezza e in diretta conseguenza, economia aziendale.
Quanto alle tue osservazioni "sull'epistassi" ti segnalo per completezza che il termine CT (consulente tecnico) non ha nulla a che vedere con la terminologia di casta medica ma è termine abbreviato pressochè universale interessando dall'ambito giuridico a quello calcistico.
Per essere pedante e fastidiosamente pignolo, come nella mia natura, ti segnalo ancora che il senso dell'abbreviazione (CT) è palese nel titolo: Consulenti Tecnici
Certo di aver adeguatamente stimolato la tua predisposizione al dibattito e al confronto fattivo e costruttivo sul tema, ti auguro buon lavoro.
Tcam
francosic il 24/10/2009 03:20 ha scritto:
Ma no! Tutti abbiamo le rogne, tutti abbiamo fatto lunghi studi, ...
Personalmente ritengo che il MC non debba essere il centro, ma caso mai la "fine"; nel senso che se i rischi fossero affrontati e risolti nel modo dovuto, sarebbero "irrilevanti" e quindi non sarebbe più necessaria la sorveglianza sanitaria (se non appunto in casi estremi).
Insomma, tutti dovremmo puntare a migliorare la sicurezza (e non a fare ... quattrini), ma tenendo ben presente quanto dicono a Milano: "ofelè, fa el to mestè!".
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