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autotrasportatore e idoneità con protesi acustica

Questo argomento ha avuto 11 risposte ed è stato letto 9902 volte.

antomora

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  • autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (24/10/2009 22:28)

Salve a tutti, ho una difficoltà legata ad un autotrasportatore con patente E, che riferisce che da due anni, per effetto "dei finestrini aperti", avrebbe subito un calo di udito, e per sentire meglio indossa protesi bilaterali. Senza esse, registro una perdita uditiva media sui 90 decibel su tutte le frequenze, con le protesi l'esame audiometrico è ineseguibile, ma, nei confronti della voce parlata, a un metro, gli ho dovuto ripetere due o tre volte ogni cosa, modulando il tono di voce in modo da renderglielo udibile. A parte altre problematiche, sulle quali a questo punto non so nemmeno se valga la pena di effettuare ulteriori accertamenti (sottoponendo a costi ulteriori il datore di lavoro), mi domando: posto che i requisiti per ottenere la patente di tipo E comprendono la capacità di udire la "voce di conversazione a 8 m. complessivi e 2 m. di distanza per l'orecchio che sente di meno, senza protesi acustica", e tali requisiti non sono presenti, anche se il lavoratore sostiene di dover essere sottoposto a visita di revisione della patente di guida tra un anno, ed anche se l'accertamento dei requisiti psico-fisici per l'idoneità al possesso della patente di guida non è di mia competenza, posso mai giudicare idoneo a tale attività il soggetto? Come vi comportereste? Devo fargli effettuare la revisione della patente? O far richiedere al datore di lavoro la visita collegiale per l'accertamento dell'idoneità? E, tenuto conto che ho rilevato anche problemi respiratori rilevanti (si tratta di un forte fumatore, che non riesce ad eseguire l'esame spirometrico, con un murmure vescicolare ridottissimo, e rumori di ogni tipo al torace), me ne devo occupare anche (avviando ad ulteriori accertamenti il lavoratore, a spese del datore di lavoro che ne deve sostenere i costi), dato che tali ulteriori accertamenti potrebbero rivelarsi superflui, ai fini dell'idoneità, in presenza del deficit uditivo che taglia la testa al toro, sottraendogli la patente? Vi ringrazio anticipatamente per la collaborazione.

frama

frama
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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (25/10/2009 11:40)

Scusa la domanda indiscreta ma per quali rischi visiti l'autotrasportatore?

faggiano.danilo

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (25/10/2009 19:33)

La patente E è abbinata ad una patente "superiore" (C, D). Le patenti superiori non consentono alcuna protesi acustica per la guida. Significa che il tipo, una volta che va a rinnovare la patente, dovrebbero togliergliela. Credo che al massimo potrebbe chiedere alla Commissione Medica Locale dell'ASL se può rinnovarla, ma non penso che esistano patenti superiori "speciali".

L'idoneità del MC si basa solo sulla mansione specifica, non siamo tenuti a sapere i requisiti psico-fisici delle patenti di guida (che infatti vengono rilasciate e rinnovate da altre figure professionali).

Riguardo al problema respiratorio, tutti gli accertamenti non finalizzati al giudizio di idoneità ma alla cura di una patologia riscontrata con la sorveglianza sanitaria non è a carico del datore di lavoro.

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

cliama

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (25/10/2009 20:01)

faggiano.danilo il 25/10/2009 07:33 ha scritto:
La patente E è abbinata ad una patente "superiore" (C, D). Le patenti superiori non consentono alcuna protesi acustica per la guida. Significa che il tipo, una volta che va a rinnovare la patente, dovrebbero togliergliela. Credo che al massimo potrebbe chiedere alla Commissione Medica Locale dell'ASL se può rinnovarla, ma non penso che esistano patenti superiori "speciali".

L'idoneità del MC si basa solo sulla mansione specifica, non siamo tenuti a sapere i requisiti psico-fisici delle patenti di guida (che infatti vengono rilasciate e rinnovate da altre figure professionali).

Riguardo al problema respiratorio, tutti gli accertamenti non finalizzati al giudizio di idoneità ma alla cura di una patologia riscontrata con la sorveglianza sanitaria non è a carico del datore di lavoro.

Concordo che l'idoneità alla guida non ci compete. Ti preciso però che le patenti dalla C alle superiori sono ottenibili se si percepiscono i suoni a 4 metri anche se con protesi acustica.

sportgooffy

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (26/10/2009 06:58)

Immagino che il DVR abbia evidenziato un rischio rilevante da vibrazioni (nessuno ha mai lavorato su un camion?) e (strano, perchè di solito su questo aspetto si sorvola..) da rumore (anche in questo caso, nessuno ha mai provato la rumorosità di un mezo pesante?); se il caso è questo, fermo restando che il tuo giudizio non deve riguardare l'idoneità alla guida, sei cmq chiamato ad esprimere il giudizio di idonetità specifica... più perplesso per la eventuale idoneità difficile da esprimere per riduziopne del murmure (soffre forse di apnee notturne? e che turni di lavoro fa?)...

doc.

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (26/10/2009 08:55)

cliama il 25/10/2009 08:01 ha scritto:


Concordo che l'idoneità alla guida non ci compete. Ti preciso però che le patenti dalla C alle superiori sono ottenibili se si percepiscono i suoni a 4 metri anche se con protesi acustica.

Esatto. Mentre per le patenti di categoria A e B esistono tre tipi di patente speciale: arti, sordità e vista, per le patenti superiori C e D ne esistono solo due: arti e udito.

In particolare per la patente speciale udito di cat. A e B si dà l'obbligo dei doppi specchi retrovisori esterni, mentre l'uso della protesi, se lo rende idoneo al requisito, è compatbile con una patente normale con obbligo di protesi.
Le patenti superiori speciali udito prevedono non l'obbligo di doppi specchi esterni, ma l'obbligo di protesi.

C'è inoltre da specificare che una patente speciale superiore ha delle limitazioni tecniche nella massa complessiva che il conducente può guidare, ma qui non posso essere preciso.

Argeo Maviglia

antomora

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (31/10/2009 12:15)

I rischi per l'autotrasportatore sono rumore e vibrazioni, come è ovvio, ma mi domando quanto, da un punto di vista medico-legale, io possa essere del tutto esonerata da una valutazione "globale" della situazione, considerato che, sebbene attualmente munito di patente E (che alla prossima revisione dubito fortemente gli possa essere rinnovata), in caso di incidente che ne dovesse compromettere le condizioni di salute se non la vita, chi mi assicura che nessuno andrebbe mai a domandarsi chi è stato quel "cretino" di un medico che, nonostante fosse semisordo, lo ha reso idoneo a svolgere quella mansione?? Non solo, ma per quanto riguarda il problema respiratorio, a parte il fatto che l'esame clinico mi fa pensare a qualcosa di più di un "semplice" enfisema, considerato che il soggetto va su e giù per l'Italia sottoponendosi, com'è ovvio, a modificazioni climatiche e continue perfrigerazioni, è chiaramente sottoposto a rischi ulteriori per la sua salute, essendo, data la condizione di base, ad alto rischio di patologie (ulteriori) respiratorie, anche se il DVR non ne parla. Siamo certi che non me ne debba per nulla occupare? Non vorrei percorrere la cosidetta "medicina difensiva", ma utilizzare, in primis, il buon senso e la diligenza del "buon padre di famiglia". Credo che non possiamo trasformarci del tutto in burocrati, ma che dobbiamo, anzitutto, comportarci da "clinici". O no?

sportgooffy

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (02/11/2009 16:50)

antomora il 31/10/2009 12:15 ha scritto:
I rischi per l'autotrasportatore sono rumore e vibrazioni, come è ovvio, ma mi domando quanto, da un punto di vista medico-legale, io possa essere del tutto esonerata da una valutazione "globale" della situazione, considerato che, sebbene attualmente munito di patente E (che alla prossima revisione dubito fortemente gli possa essere rinnovata), in caso di incidente che ne dovesse compromettere le condizioni di salute se non la vita, chi mi assicura che nessuno andrebbe mai a domandarsi chi è stato quel "cretino" di un medico che, nonostante fosse semisordo, lo ha reso idoneo a svolgere quella mansione?? Non solo, ma per quanto riguarda il problema respiratorio, a parte il fatto che l'esame clinico mi fa pensare a qualcosa di più di un "semplice" enfisema, considerato che il soggetto va su e giù per l'Italia sottoponendosi, com'è ovvio, a modificazioni climatiche e continue perfrigerazioni, è chiaramente sottoposto a rischi ulteriori per la sua salute, essendo, data la condizione di base, ad alto rischio di patologie (ulteriori) respiratorie, anche se il DVR non ne parla. Siamo certi che non me ne debba per nulla occupare? Non vorrei percorrere la cosidetta "medicina difensiva", ma utilizzare, in primis, il buon senso e la diligenza del "buon padre di famiglia". Credo che non possiamo trasformarci del tutto in burocrati, ma che dobbiamo, anzitutto, comportarci da "clinici". O no?

Non vorrei che il mio precedente post possa essere stato interpretato come polemico... quello che cercavo di suggerire era la possibilità di rimandare alle sedi più appropriate le valutazioni del caso; mi spiego; o si suggerisce una revisione del DVR per "microclima", o le sindromi perfrigerative rientrano nell'attenzione del collega di medicina generale; concordo che, soprattutto ora che il DVR debba indicare "tutti" i rischi, si possa allargare il nostro campo di attenzione, al di là dei rischi specifici, però, come appunto da te suggerito, con il buon senso e la diligenza... anche se mi risulta che un recente disegno di legge voglia attribuire al "medico che viene a conoscenza in modo documentato di una patologia del suo assistito che determina una diminuzione o un pregiudizio della sua idoneità alla guida" l'obbligo di "darne tempestiva comunicazione scritta e riservata, nel rispetto delle disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, informando per iscritto della comunicazione l’assistito", di tale evenienza finora si tratta, cioè "solo" di un DdL. Al momento, anzi, una comunicazione tua al Dipartimento, specie se esiziasse in una revoca della patente a seguito di vm colleggiale, potrebbe forse esporti a ritorsioni legali.

doc.

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (03/11/2009 09:05)

sportgooffy il 02/11/2009 04:50 ha scritto:


Non vorrei che il mio precedente post possa essere stato interpretato come polemico... quello che cercavo di suggerire era la possibilità di rimandare alle sedi più appropriate le valutazioni del caso; mi spiego; o si suggerisce una revisione del DVR per "microclima", o le sindromi perfrigerative rientrano nell'attenzione del collega di medicina generale; concordo che, soprattutto ora che il DVR debba indicare "tutti" i rischi, si possa allargare il nostro campo di attenzione, al di là dei rischi specifici, però, come appunto da te suggerito, con il buon senso e la diligenza... anche se mi risulta che un recente disegno di legge voglia attribuire al "medico che viene a conoscenza in modo documentato di una patologia del suo assistito che determina una diminuzione o un pregiudizio della sua idoneità alla guida" l'obbligo di "darne tempestiva comunicazione scritta e riservata, nel rispetto delle disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, informando per iscritto della comunicazione l’assistito", di tale evenienza finora si tratta, cioè "solo" di un DdL. Al momento, anzi, una comunicazione tua al Dipartimento, specie se esiziasse in una revoca della patente a seguito di vm colleggiale, potrebbe forse esporti a ritorsioni legali.

Sottolineo questo
"anche se mi risulta che un recente disegno di legge voglia attribuire al "medico che viene a conoscenza in modo documentato di una patologia del suo assistito che determina una diminuzione o un pregiudizio della sua idoneità alla guida" l'obbligo di "darne tempestiva comunicazione scritta e riservata, nel rispetto delle disposizioni del codice in materia di protezione dei dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, informando per iscritto della comunicazione l’assistito", di tale evenienza finora si tratta, cioè "solo" di un DdL."

E' tutto vero, ma bisogna vedere se verrà approvata.
In caso positivo vi assicurò che sarà un problema.
Prima del 1995 per il rinnovo della patente di guida il conducente doveva presentarsi al medico incaricato con un certificato anamnestico del suo medico curante nel quale dovevano essere riportate tutte le eventuali patologie che potevano creare problemi alla guida.

Si crearono una serie di problemi e furono soprattutto i medici curanti che si ribellarono, perchè dovendo segnalare le patologie, andavano spesso in polemica con i loro assistiti in quanto li sottoponevano a complesse procedure medico legali e ne ottenevano anche la cancellazione dai loro elenchi come pazienti, con conseguente danno economico.

Dopo il 1995 è stata inserita una autocertificazione che il conducente deve firmare (cosa a mio parere assurda).
Ora si sono accorti che molti sottoscrivono il falso (ma dai!!!) e stanno cercando di correre ai ripari, ma le resistenze da più parti sono notevoli.

Argeo Maviglia

sportgooffy

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  • Re: autotrasportatore e idoneità con protesi acustica
  • (03/11/2009 13:23)

[/cite]Ti dirò di più, i colleghi di Medicina Generale si stanno già muovendo livello sindacale per essere esonerati dall'obbligo di denuncia (paventata perdita del rapporto fiduciario, danno economico cagionato agli assistiti, etc.)

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