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addetta alle pulizie in gravidanza

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 8955 volte.

EtaBeta

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Gorizia
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Medico Competente
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  • addetta alle pulizie in gravidanza
  • (26/10/2009 19:49)

addetta alle pulizie di ambienti civili, part-time (3-4 ore/die); posizione eretta per meno di metà di un normale turno lavorativo e la mansione non comporta necessariamente la movimentazione carichi
In occasione della visita periodica riferisce di essere al secondo mese di gravidanza. Non ha però comunicato lo stato di gravidanza al datore di lavoro e tuttora lavora normalmente.
Secondo voi è idonea, con tutte le limitazioni del caso, o non idonea?? Penso concordiate con me che non potete comunicare lo stato di gravidanza al datore di lavoro perchè violereste il segreto professionale.

sportgooffy

sportgooffy
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  • Re: addetta alle pulizie in gravidanza
  • (26/10/2009 20:43)

ricordando che la valutazione dei rischi lavorativi per le lavoratrici in stato di gravidanza/allattamento dovrebbe essere affrontata attraverso una apposita voce nel DVR, la questione (in un mondo perfetto) si dovrebbe porre in questi termini: il DVR ha evidenziato rischi specifici che possano compromettere il buon esito del concepimento? 1) Se sì, la lavoratrice (debitamente formata e informata) avvisa il datore di lavoro del suo stato, accompagnando l'annuncio con appropriata documentazione medica; sarà quindi il DdL a riassegnarla a mansioni non a rischio (se possibile) o a sospenderla cautelativamente, avvisando l'ispettorato provinciale. 2) Se no, la lavoratrice (sempre debitamente formata e informata circa i suoi diritti) a meno che non presenti una gravidanza a rischio, continua il suo lavoro, sino al periodo di interdizione obbligatoria (salvo richiedere la possibilità di usufruire della flessibilità del congedo).
e' chiaro che (sempre in un mondo perfetto, e sempre che la valutazione dei rischi sia stata corretta, e sempre che la formazione e l'informazione dei lavoratori siano state effettuate) il MC non è chiamato ad occuparsi di questa problematica (se non in senso marginale, in caso sia richiesto un suo parere circa la possibilità di posticipare l'inizio del periodo di congedo obbligatorio). Ora, da quanto tu scrivi mi pare di capire che il problema si pone perchè c'è stata una carenza a monte, o sbaglio? Personalmente, da come hai posto la questione (stazione eretta non prolungata, assenza di MMC - assenza di altri rischi, vero? -) non sembrerebbero esserci controindicazioni a fornire una idoneità, magari con adeguate prescrizioni (possibilità di concedere pause frequenti dal lavoro, con possibilità di sedersi, ad es.)... certo, questo caso dimostra ancora una volta di più come una corretta valutazione dei rischi semplifichi la nostra attività!

PS: Ovviamente, suggerisco una rapida revisione del DVR, se del caso.

doc.

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Provenienza
Forlì-Cesena
Professione
Medico del Lavoro
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  • Re: addetta alle pulizie in gravidanza
  • (27/10/2009 08:48)

sportgooffy il 26/10/2009 08:43 ha scritto:
ricordando che la valutazione dei rischi lavorativi per le lavoratrici in stato di gravidanza/allattamento dovrebbe essere affrontata attraverso una apposita voce nel DVR, la questione (in un mondo perfetto) si dovrebbe porre in questi termini: il DVR ha evidenziato rischi specifici che possano compromettere il buon esito del concepimento? 1) Se sì, la lavoratrice (debitamente formata e informata) avvisa il datore di lavoro del suo stato, accompagnando l'annuncio con appropriata documentazione medica; sarà quindi il DdL a riassegnarla a mansioni non a rischio (se possibile) o a sospenderla cautelativamente, avvisando l'ispettorato provinciale. 2) Se no, la lavoratrice (sempre debitamente formata e informata circa i suoi diritti) a meno che non presenti una gravidanza a rischio, continua il suo lavoro, sino al periodo di interdizione obbligatoria (salvo richiedere la possibilità di usufruire della flessibilità del congedo).
e' chiaro che (sempre in un mondo perfetto, e sempre che la valutazione dei rischi sia stata corretta, e sempre che la formazione e l'informazione dei lavoratori siano state effettuate) il MC non è chiamato ad occuparsi di questa problematica (se non in senso marginale, in caso sia richiesto un suo parere circa la possibilità di posticipare l'inizio del periodo di congedo obbligatorio). Ora, da quanto tu scrivi mi pare di capire che il problema si pone perchè c'è stata una carenza a monte, o sbaglio? Personalmente, da come hai posto la questione (stazione eretta non prolungata, assenza di MMC - assenza di altri rischi, vero? -) non sembrerebbero esserci controindicazioni a fornire una idoneità, magari con adeguate prescrizioni (possibilità di concedere pause frequenti dal lavoro, con possibilità di sedersi, ad es.)... certo, questo caso dimostra ancora una volta di più come una corretta valutazione dei rischi semplifichi la nostra attività!

PS: Ovviamente, suggerisco una rapida revisione del DVR, se del caso.

Considerazioni impeccabili.

Argeo Maviglia

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