Innanzi tutto ringrazio chiunque mi risponda.Lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento e da 2 anni soffro di attacchi di panico.In brevi termini provo ansia quando vengo messa in cassa(all'occorrenza),che diventa incontrollabile appena si crea un pò di "coda" e si trasforma in attacco di panico se non chiedo il cambio ad una collega.Nel dicembre scorso mi fu richiesta dalla direttrice una visita alla medicina del lavoro come "giustificazione di questi fatti" così ottenni per qualche mese l' esonero da questa mansione.A giugno fui chiamata per fare una visita collegiale e la nuova direttrice mi disse di dire che andava "tutto bene" altrimenti avrei rischiato di perdere il lavoro.Non ho più osato toccare l' argomento e da allora prendo delle gocce calmanti all' occorrenza(più o meno a giorni alternati).Mi si dice di cambiare lavoro ma non è facile,cos altro posso fare? se smetto di tacere il mio problema rischio veramente di perdere il lavoro?GRAZIE.
chieda un consulto, con impegnativa del medico di base, allo psichiatra del suo territorio. E' la figura piu' indicata per risolvere le tematiche d'ansia...tranquillamente risolvibili l'assicuro con vari mezzi.
L'ho già scritto in altro topic, comunque mi ripeto volentieri: l'accesso ai servizi psichiatrici non richiede di passare per il medico di famiglia, è un servizio ad accesso diretto.
si ha ragione cactus è un servizio a libero accesso...ancora piu' accessibile
Buongiorno,
mi associo ai colleghi relativamente al consiglio medico. Le faccio notare che ciò che le ha detto la sua direttrice è molto grave e passibile di denuncia. Inoltre non può licenziarla (e vincere un eventuale ricorso) per motivi legati a idoneità con prescrizioni.Da questo punto di vista quindi non deve temere di perdere il posto di lavoro (a meno che non sia un assunzione a tempo determinato...o altro dipo di contratto))
Potrebbe inoltre rivolgersi ad una UOMLL (unita ospedaliera di medicina del lavoro), a Desio ce n'è una molto buona. Potrebbe chiedere un consulto.
Saluti
commessa77 il 08/11/2009 07:08 ha scritto:
Innanzi tutto ringrazio chiunque mi risponda.Lavoro come commessa in un negozio di abbigliamento e da 2 anni soffro di attacchi di panico.In brevi termini provo ansia quando vengo messa in cassa(all'occorrenza),che diventa incontrollabile appena si crea un pò di "coda" e si trasforma in attacco di panico se non chiedo il cambio ad una collega.Nel dicembre scorso mi fu richiesta dalla direttrice una visita alla medicina del lavoro come "giustificazione di questi fatti" così ottenni per qualche mese l' esonero da questa mansione.A giugno fui chiamata per fare una visita collegiale e la nuova direttrice mi disse di dire che andava "tutto bene" altrimenti avrei rischiato di perdere il lavoro.Non ho più osato toccare l' argomento e da allora prendo delle gocce calmanti all' occorrenza(più o meno a giorni alternati).Mi si dice di cambiare lavoro ma non è facile,cos altro posso fare? se smetto di tacere il mio problema rischio veramente di perdere il lavoro?GRAZIE.
Andrea Angelo Bordiga
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