A fine mese dovrebbe scattare lobbligo della posta elettronica certificata per il professionisti; vi siete già messi in regola?
E se si con che servizio e a che costi?
Io stavo pensando ad una di queste offerte, sevizio base:
http://www.posta-elettronica-certificata.com/costi-legalmail.php
http://www.postaelettronicacertificata.eu/index.html
http://www.consultingweb.it/posta-elettronica/posta-certificata.php
Ovviamente i link non hanno nesuna finalità di pubblicità, ma di scambio di informazione con i colleghi.
Argeo Maviglia
io l'ho già fatta, tramite email.it, con il quale già avevo la casella di posta elettronica.
ho visto che i costi sono simili in tutti i siti, circa 25 euro..
poi dobbiamo comunicarlo all'ordine di appartenenza entro fine mese..
Vi consiglio aruba.it , è molto conveniente (5 euro + iva)
altrimenti c'è interfree ad 8 euro
Anche in questo campo siamo sfigati. Preciso: l'Ordine degli avvocati di milano (ho una cugina avvocato a milano) ha richiesto a tutti gli avvocati iscritto all'ordine di inviargli l'indirizzo di posta elettronia. Voi direte..e allora ? L'Ordine ha pagato e effettuato tutti gli adempimenti in modo da rendere l'indirizzo mail di ogniscritto in forma PEC.
Noi invece....a navigare nei meandri del web per cercare l'offerta più vantaggiosa... che provveda la FNOMCEO e gli Ordini dei Medici come ha fatto l'Ordine degli avvocati di Milano.
Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso
carlitos way il 10/11/2009 01:30 ha scritto:
Anche in questo campo siamo sfigati. Preciso: l'Ordine degli avvocati di milano (ho una cugina avvocato a milano) ha richiesto a tutti gli avvocati iscritto all'ordine di inviargli l'indirizzo di posta elettronia. Voi direte..e allora ? L'Ordine ha pagato e effettuato tutti gli adempimenti in modo da rendere l'indirizzo mail di ogniscritto in forma PEC.
Noi invece....a navigare nei meandri del web per cercare l'offerta più vantaggiosa... che provveda la FNOMCEO e gli Ordini dei Medici come ha fatto l'Ordine degli avvocati di Milano.
dal sito dell'ordine di MILANO "POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)
La legge 28/1/2009 n. 2 di conversione del D.L. 29/11/2008 n. 185 prevede che “i professionisti iscritti in albi ed elenchi comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo PEC” entro un anno dall’entrata in vigore della norma.
Pertanto si ricorda agli iscritti che, secondo quanto previsto e salvo “probabili” proroghe tale comunicazione dovrà essere effettuata entro il 29/11/2009.
La FNOMCeO, nel Consiglio Nazionale del 16 ottobre u.s., ha comunicato ai Presidenti di Ordine di non aver ancora individuato il gestore accreditato con cui convenzionarsi per offrire il servizio di posta elettronica certificata a tutti i medici e gli odontoiatri italiani. Visti i ritardi attuativi della Federazione ci stiamo attivando per ricercare, tra i gestori accreditati, chi possa offrire le condizioni migliori agli iscritti all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano per l’acquisto di caselle di Posta Elettronica Certificata.
Vi terremo informati. Sul sito CNIPA Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione https://www.cnipa.it è disponibile l'elenco dei gestori accreditati al rilascio delle caselle PEC. Peraltro, in data 6 maggio 2009 un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri intitolato ”Disposizioni in materia di rilascio e di uso della casella di Posta Elettronica Certificata assegnata ai cittadini” ha stabilito le modalità di richiesta, attivazione ed utilizzo della PEC senza oneri per il cittadino accedendo al sito dedicato.""
mi sembra di rivivire ancora, comicamente in questo, il termine dell'allegato 3B.....si muoverà qualcuno in tempo per prorogare ??? per avere PEC unificato per tutti i medici ?? se non attivo e comunico pec nei termini cosa succede ??
p.nacci il 10/11/2009 02:58 ha scritto:
dal sito dell'ordine di MILANO "POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)
La legge 28/1/2009 n. 2 di conversione del D.L. 29/11/2008 n. 185 prevede che “i professionisti iscritti in albi ed elenchi comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo PEC” entro un anno dall’entrata in vigore della norma.
Pertanto si ricorda agli iscritti che, secondo quanto previsto e salvo “probabili” proroghe tale comunicazione dovrà essere effettuata entro il 29/11/2009.
La FNOMCeO, nel Consiglio Nazionale del 16 ottobre u.s., ha comunicato ai Presidenti di Ordine di non aver ancora individuato il gestore accreditato con cui convenzionarsi per offrire il servizio di posta elettronica certificata a tutti i medici e gli odontoiatri italiani. Visti i ritardi attuativi della Federazione ci stiamo attivando per ricercare, tra i gestori accreditati, chi possa offrire le condizioni migliori agli iscritti all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Milano per l’acquisto di caselle di Posta Elettronica Certificata.
Vi terremo informati. Sul sito CNIPA Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione https://www.cnipa.it è disponibile l'elenco dei gestori accreditati al rilascio delle caselle PEC. Peraltro, in data 6 maggio 2009 un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri intitolato ”Disposizioni in materia di rilascio e di uso della casella di Posta Elettronica Certificata assegnata ai cittadini” ha stabilito le modalità di richiesta, attivazione ed utilizzo della PEC senza oneri per il cittadino accedendo al sito dedicato.""
mi sembra di rivivire ancora, comicamente in questo, il termine dell'allegato 3B.....si muoverà qualcuno in tempo per prorogare ??? per avere PEC unificato per tutti i medici ?? se non attivo e comunico pec nei termini cosa succede ??
La legislazione in tema di PEC e' assai confusa. Il DL 1082-B nell'art.35, recita "a) al comma 5, primo periodo, sono aggiunte, in fine, le seguenti parole: o analogo indirizzo di posta elettronica basato su tecnologie che certifichino data e ora dell'invio e della ricezione delle comunicazioni e l'integrità del contenuto delle stesse, garantendo l'interoperabilità con analoghi sistemi internazionali".
In base a questo articolo alcuni commentatori ritengono che la PEC possa essere sostituita abbinando la vostra normale email a una firma digitale. Altri ritengono che PEC e email con firma digitale siano due servizi complementari. Il punto del contendere principale sta sulla certificazione della ricezione. Alcuni commentatori ritengono che ai fini della legge la "ricezione" debba intendersi come "messa a disposizione del destinatario" della mail. Sebbene la "mancata consegna" e' segnalata da tutti i provider di posta elettronica ordinaria, nessuno mette a disposione il log della consegna. Solo i gestori di PEC hanno l'obligo di conservare per 30 mesi il log delle comunicazioni. Altri non ritengono questo fatto un limite alla sostituibilita' della PEC con l'email ordinaria contrassegnata da firma digitale.
La PEC e' controversa anche per altre ragioni:
1- L'italia e' l'unico paese che l'adotta. Non e' possibile comunicare (ricevere o inviare documenti certificati) con enti esteri usando la PEC. L'uso di firma digitale e' invece universalmente riconosciuto.
2- La comunicazione non avviene tra utente e utente. Il meccanismo e' complicato. In termini tecnici la chiave privata e pubblica sono in possesso dei gestori PEC E NON del Mittente e destinatario di un messaggio, lo scambio avviene tra i gestori e non tra i titolari del messaggio. Il mittende invia al gestore l'email, contenente documenti e allegati vari. Il gestore infila i contenuti in una busta elettronica apponendo la firma digitale del mittente e poi la invia al destinatario. Una copia della email viene conservata nell'archivio del gestore per 30 mesi: in questo modo si perde il controllo della propria posta. E' come spedire una raccomandate con ricevuta di ritorno e lasciarne una copia all'ufficio postale. Alcuni ravvisano in questo meccanismo gli estremi dell'incostituzionalita' (in rif. all'art. 15 della Cost. Italiana sulla segrettezza della corrispondenza privata). La firma digitale e' invece conservata dai singoli utenti e i messaggi non vengono conservati sul server del gestore ma sul PC dell'utente.
3- La PEC contrassegna solo la "busta elettronica" ma non il suo contenuto che non viene criptato ma rimane "in chiaro" e quindi manipolabile. La firma digitale invece rende sicuro il contenuto delle email e ogni allegato contrassegnato.
4- Non mi e' chiaro cosa accada se il destinatario ha la casella di posta piena.
5- Non mi e' chiaro cosa accada quando un utente esaurisca lo spazio disco assegnatogli presso il server del gestore.
6- Non mi e' chiaro a quale sanzione si incorra nel non ottemperare all'obbligo di legge.
Visto che non mi pare esistano sanzioni (correggetemi se sono male informato), io non ho ancora provveduto. Quello che mi e' chiaro e' che non ho alcuna voglia di consegnare informazioni cosi' dettagliate circa i miei dati personali ad un privato a meno di ricevere garanzie fortissime sulla loro sicurezza. Per fare sia PEC che firma digitale e' necessario comunicare, tra l'altro, codice fiscale, numero di carta d'identita', residenza, numero di telefono, luogo e data di nascita. Ci si consegna mani e piedi in mano ad enti privati. Il furto di identita' e' reato informatico assai insidioso e frequente: i sistemi di sicurezza devono essere all'altezza e costantemente aggiornati. Immagino che questo abbia dei costi, richieda esperienza e infrastrutture di ricerca stabili. Ora, mi chiedo come si concilia il prezzo offerto da avoco.com per una firma digitale (circa 370 euro, http://www.avocosecure.com/) con quello dei gestori PEC italiani (tra i 6 e i 25 euro)?
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