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custodia e aggiornamento cartelle sanitarie in caso di fusione di due ditte

Questo argomento ha avuto 1 risposte ed è stato letto 1689 volte.

FRANCO CANGIANI

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Provenienza
Torino
Professione
Medico del Lavoro Competente
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224
  • custodia e aggiornamento cartelle sanitarie in caso di fusione di due ditte
  • (11/11/2009 00:35)

Saluti a tutti i colleghi MC,
Vi propongo un caso che mi è capitato chiedendo quale, a Vostro avviso, sia la prassi da seguire.
La questione riguarda 2 ditte facenti capo ad uno stesso datore di lavoro che si fondono ed in cui una viene riassorbita totalmente nell'altra.
I dipendenti (tutti videoterminalisti) della ditta che "cessa" passano per intero e con analoghe mansioni alla nuova ditta (tra l'altro il luogo di lavoro era ed è il medesimo e non ci sono altri rischi a parte l'esposizione a VDT).

Secondo Voi:

Si devono re-istituire le cartelle sanitarie e di rischio ex novo per questi lavoratori rifacendo una visita preventiva?
Se si, le vecchie cartelle, visto che una ditta scompare, che fine fanno? rimangono al datore di lavoro? per quanto? Vanno inviate all'ISPESL? (questa possibilità mi sembra prevista solo per cancerogeni, rad ionizzanti, chimici e biologici...no?!?)

Io, per semplicità, mi comporterei in siffatta maniera...lascerei tutte le buste chiuse fino alla scadenza delle periodicità..non cambierei le cartelle sanitarie....e, quando arriverà il momento delle visite, aggiornerei la cartella inserendo i cambiamenti avvenuti (in anamnesi lavorativa)....

Voi che dite?

Ringrazio e saluto

sportgooffy

sportgooffy
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Professione
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  • Re: custodia e aggiornamento cartelle sanitarie in caso di fusione di due ditte
  • (11/11/2009 04:22)

mo., anche se si tratta solo di una questione di forma, i lavoratori hanno chiuso un ciclo lavorativo con la prima ditta e sono ora dipendenti di una seconda aziend, la quale vede ricadere su di sè tuttoi gli obblighi di legge. Capisco che in una situazione come quella che tu hai raccontato questo sembri solo un obbligo formale, ma non sono possibili deroghe: ti rispondo con un esempio concreto; la CAI sta richiamando (per effettuare la manutenzione straordinaria di alcuni mezzi aerei) operai ex-Alitalia posti in cassa-integrazione, senza aver svolto visita di idoneità; in alcuni casi i lavoratori erano ormai "a spasso" da molti mesi... ho inoltre qualche dubbio che l'amministrazione sia stata così accorta da richiamare solo lavoratori per i quali non fosse scaduto il giudizio di idoneità emesso da Alitalia, ma, se anche fosse, un'operaio aereoportuale non meriterebbe un po' più di tutele?

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