Il portale del Medico del Lavoro Competente

Ricerca

Login

Informazioni

Permesso di lettura:
Tutti gli utenti
Permesso di scrittura:
Utenti registrati

Network

CONSIGLIO

Questo argomento ha avuto 2 risposte ed è stato letto 2332 volte.

paolo9

Nessun avatar per questo utente
Provenienza
Milano
Professione
Laureato non medico
Messaggi
1
  • CONSIGLIO
  • (26/11/2009 19:46)

Buongiorno, scrivo nella speranza di un consiglio...
brevemente il mio caso:
Sono fisioterapista, ho 26 anni; mesi fa ho acquistato una bottiglia di vetro di produzione "X", tale bottiglia è risultata essere difettosa e mi è "esplosa" in mano provocando una profonda ferita lacero contusa al primo dito della mano sinistra, il polpastrello del pollice sinistro (sono mancino).
Attualmente il pollice è guarito ma permane un deficit sensitivo della porzione distale mediale dell'ultima falange. (interno pollice).
Tale deficit mi causa alcune difficlotà in certe attività lavorative fini quali palpazioni, metodiche massoterapiche o manipolative, prese termino-terminali laterali, ecc.
Tali difficoltà sono causate dal fastidio che provo nell'utilizzare tale dito, dalla scarsa sensibilità,oltre che da sporadici casi di iperestesie o disestesie.
Con la ditta "X" si sta cercando, su loro proposta, di trovare un accordo economico che non porti ad un iter legale.
Mi sono rivolto ad un amico avvocato, che mi ha consigliato di sottopormi ad una visita medico legale, dalla quale mi è stato assegnato un danno biologico pari al 2%.
La ditta "X" offre per chiudere la questione una cifra di 8000 euro, pari circa al doppio di quello che spetterebbe secondo il giudizio medico legale in riferimento alle tabelle del tribunale di Milano, dove lavoro.
Il mio avvocato mi ha chiesto quindi, prima di accettare, di sentire un medico del lavoro per avere un consiglio in merito al danno professionale, che il medico legale non ha potuto valutare.
Eventuale danno professionale comporterebbe una valutazione (e conseguente rimborso) maggiore di quella fin'ora effettuata (che considera solo il danno biologico) o la proposta economica è vantaggiosa, considerando anche il danno riportato nell'attività professionale presente e futura? Consigliate di accettare o insistere per un riconoscimento del danno professionale?
(la mia intenzione non è quella di otenere una limitazione/astensione da alcune attività lavorative).
ringrazio anticipatamente, cordialmente Cucchetti Paolo.

abordiga

abordiga
Provenienza
Como
Professione
Medico Competente
Messaggi
234
  • Re: CONSIGLIO
  • (30/11/2009 16:39)

paolo9 il 26/11/2009 07:46 ha scritto:
Buongiorno, scrivo nella speranza di un consiglio...
brevemente il mio caso:
Sono fisioterapista, ho 26 anni; mesi fa ho acquistato una bottiglia di vetro di produzione "X", tale bottiglia è risultata essere difettosa e mi è "esplosa" in mano provocando una profonda ferita lacero contusa al primo dito della mano sinistra, il polpastrello del pollice sinistro (sono mancino).
Attualmente il pollice è guarito ma permane un deficit sensitivo della porzione distale mediale dell'ultima falange. (interno pollice).
Tale deficit mi causa alcune difficlotà in certe attività lavorative fini quali palpazioni, metodiche massoterapiche o manipolative, prese termino-terminali laterali, ecc.
Tali difficoltà sono causate dal fastidio che provo nell'utilizzare tale dito, dalla scarsa sensibilità,oltre che da sporadici casi di iperestesie o disestesie.
Con la ditta "X" si sta cercando, su loro proposta, di trovare un accordo economico che non porti ad un iter legale.
Mi sono rivolto ad un amico avvocato, che mi ha consigliato di sottopormi ad una visita medico legale, dalla quale mi è stato assegnato un danno biologico pari al 2%.
La ditta "X" offre per chiudere la questione una cifra di 8000 euro, pari circa al doppio di quello che spetterebbe secondo il giudizio medico legale in riferimento alle tabelle del tribunale di Milano, dove lavoro.
Il mio avvocato mi ha chiesto quindi, prima di accettare, di sentire un medico del lavoro per avere un consiglio in merito al danno professionale, che il medico legale non ha potuto valutare.
Eventuale danno professionale comporterebbe una valutazione (e conseguente rimborso) maggiore di quella fin'ora effettuata (che considera solo il danno biologico) o la proposta economica è vantaggiosa, considerando anche il danno riportato nell'attività professionale presente e futura? Consigliate di accettare o insistere per un riconoscimento del danno professionale?
(la mia intenzione non è quella di otenere una limitazione/astensione da alcune attività lavorative).
ringrazio anticipatamente, cordialmente Cucchetti Paolo.

Andrea Angelo Bordiga

abordiga

abordiga
Provenienza
Como
Professione
Medico Competente
Messaggi
234
  • Re: CONSIGLIO
  • (30/11/2009 16:47)

Buongiorno Paolo,
penso che anche tale valutazione dovrebbe essere fatta comunque dal medico legale. Non è tra le facoltà del medico del lavoro stabilire l'entita economica di un possibile danno futuro ma solo, come hai detto alla fine, quello di valutare la se un danno sia causato o concausato dal lavoro e se questo danno possa essere accentuato o comunque confliggere con la mansione lavorativa attuale.
Consiglio inoltre di assicurarti le mani..

paolo9 il 26/11/2009 07:46 ha scritto:

(la mia intenzione non è quella di otenere una limitazione/astensione da alcune attività lavorative).
ringrazio anticipatamente, cordialmente Cucchetti Paolo.

Andrea Angelo Bordiga

MedicoCompetente.it - Copyright 2001-2024 Tutti i diritti riservati - Partita IVA IT01138680507

Privacy | Contatti