Riflettiamo e cerchiamo una soluzione.
un collega francese, un inglese ed un napoletano ,....no questa è una vecchia barzelletta.
La multinazionale "Mc Gimmel SPA (nome di fantasia) ha una sede italiana in Firenze e l'amministratore delegato Anthony Mayer(datore di lavoro con nome di fantasia) nomina su base fiduciaria la Dott.sa Manou Elsier, francese, specialista in medicina del lavoro ed aggiornata secondo i requisiti ECM del proprio paese (Francia).
Un medico del lavoro comunitario non può assumere incarichi di medico competente sul territorio italiano in quanto non iscritto al farsesco elenco ministeriale italiano? E la libera circolazione dei lavoratori comunitari dove va a finire?
Avrebbe detto il grande Antonio De Curtis (Totò): "ma mi faccia il piacere...!!! e vediamo cosa ne pensa la corte europea".
Sanzione ci cova e non per il datore di lavoro ed il medico competente!
Ditemi la vostra.
Gabibbo!
Gabibbo il 28/11/2009 08:53 ha scritto:
Riflettiamo e cerchiamo una soluzione.
un collega francese, un inglese ed un napoletano ,....no questa è una vecchia barzelletta.
La multinazionale "Mc Gimmel SPA (nome di fantasia) ha una sede italiana in Firenze e l'amministratore delegato Anthony Mayer(datore di lavoro con nome di fantasia) nomina su base fiduciaria la Dott.sa Manou Elsier, francese, specialista in medicina del lavoro ed aggiornata secondo i requisiti ECM del proprio paese (Francia).
Un medico del lavoro comunitario non può assumere incarichi di medico competente sul territorio italiano in quanto non iscritto al farsesco elenco ministeriale italiano? E la libera circolazione dei lavoratori comunitari dove va a finire?
Avrebbe detto il grande Antonio De Curtis (Totò): "ma mi faccia il piacere...!!! e vediamo cosa ne pensa la corte europea".
Sanzione ci cova e non per il datore di lavoro ed il medico competente!
Ditemi la vostra.
Gabibbo, così come per entrambi, per esercitare la professione in un altro paese, sia pure UE, vige l'obbligo di iscriversi presso l'Ordine professionale del paese ospite, analogamente anche l'affascinante collega francese, se volesse esercitare la professione nel nostro italico suolo, dovrebbe iscriversi presso uno dei nostri ordini provinciali, a cui siamo tanto grati per la loro utilità e competenza!
Poi, dal momento che l'elenco ministeriale che tu citi è di fatto chiuso (overo quel genio del legislatore non ha predisposto nè il suo aggiornamento nè il controllo dei dati ivi inseriti), la collega leggittimamente eserciterà la professione sull'italico suolo!
Per gli ECM, nulla so in merito a quanto attiene alla disciplina della medicina del lavoro, ma posso dirti che in merito ad altre specializzazioni altri paesi riconoscono la formazione ed i punteggi ottenuti in altre nazioni UE.
Chiaramente, la collega francese, dal momento della sua iscrizione presso un ordine dei medici italianom, sarebbe tenuta a rispondere alla normativa dell'Italia in merito alla formazione ECM, ma certo nulla si potrebbe contestarle per il pregresso.
Semmai si potrebbe malignamente osservare che mentre l'Italia accoglie senza nulla chiedere tutti i seguaci di Esculapio, le altre nazioni europee, Grecia compresa, richiedono come minimo una prova di conoscenza della lingua, quando non fanno (ri)sostenere l'esame di stato.
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