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PARERE TECNICO: EDILIZIA

Questo argomento ha avuto 3 risposte ed è stato letto 2358 volte.

tcam

tcam
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  • PARERE TECNICO: EDILIZIA
  • (03/12/2009 23:48)

La domanda non vi sembri ovvia e scontata: nel rischio chimico del settore edile quali sostanze considerate degne di nota tanto da determinare il "rischio non irrilevante per la salute"?.
Nei DVR che leggo trovo di tutto e di più e vi elenco alcune sostanze pericolose individuate e determinanti l'intensità del rischio trovato:
Metalli pesanti (nichel. cromo, vanadio)
resine (varie ed eterogenee)
CO
NH3
Diesel exhausts (fumi degli scarichi dei mezzi operativi e di eventuali gruppi elettrogeni)
bitume e suoi fumi
IPA e PAC
silice cristallina ed altri silicati
oli minerali
solventi organici (disarmine e trattamenti del legname)
amianto (accidentale)

Tuttavia nella massima parte dei DVR, quando si arriva alle conclusioni, il rischio chimico veniva considerato moderato prima e basso ed irrilevante per la salute ora.
Che ne pensate? C'è qualche difformità tra i dati e il giudizio finale?
Quanto mai gradite le opinioni dei Consulenti Tecnici e dei RSPP.
Tcam
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carlitos way

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  • Re: PARERE TECNICO: EDILIZIA
  • (04/12/2009 18:34)

Caro collega, trattasi dei tantissimi DVR "copia e incolla" che non hanno anima e spesso nemmeno forma. Il problema che consulenti e rspp se la cavano grazie alle ns "gratuite" osservazioni, quando hanno la voglia e la decenza di modificare i DVR altrimenti incassano la parcella e spariscono lasciando i medici competenti in balia di un DVR arido come il deserto del Sahara.
Torniamo alle solite questioni.
La normativa ci impone (sanzionando) la "collaborazione" alla VR. Questo non sarebbe un problema solo che quando dici al datore di lavoro di quantizzare/monetizzare tale impegno nell'ambito della VR, se ti va bene, ti manda a quel paese...l'assurdità !! è quella che pochi minuti, ore o giorni prima ha pagato profumatamente un consulente che gli ha propinato il solito DVR scopiazzato.
Ritengo che il problema vada capovolto...ora sarebbe lungo e complicato parlarne.
Si deve insistere nel lavorare bene, con qualità e professionalità costringendo i cnsulenti e rspp a fare bene e meglio il loro lavoro facendo capire al datore di lavoro che ad es. invece di pagare "5" al consulente e "2" al Med. Competente, dovrà pagare "4" al consulente e "3" al Med. Comp., tanto il totale non cambia per lui.
Dove sta il problema ? semplice, non sarà facile convincere i consulenti e rspp redattori dei DVR a rinunciare ad una piccola quota del compenso in favore del MC. In questi ultimi tempi, paradosso dei paradossi, sparsa la notizia della sanzione al MC per la "collaborazione alla VR", molti consulenti furbetti stanno informando i Datori di lavoro che devono pretendere dai MC la massima collaborazione per ogni cosa (anche banalità), sempre a costo zero, in quanto sanzionabili se inadempienti. I furbetti quindi, oltre che non sanzionabili e superpagati stanno traslando sui MC una marea di adempimenti e scocciature con questa sottile e strisciante opera di lavaggio del cervello dei Datori di Lavoro.
Si rischia lo scontro...perchè la ns difesa sarebbe praticabile...ora qui non è possibile scendere nei dettagli..ci sono i modi per difenderci..solo che il Dat. di Lavoro di turno ne pagherebbe le conseguenze e quindi licenzierebbe in primis il MC. E' un circolo vizioso. Al riguardo si dovrebbe rendere sanzionabile anche il consulente che collabora con il DL alla VR oppure si dovrebbe spostare sul MC un maggior vantaggio economico e soprattutto, madre di tutte le battaglie, si dovrebbe modificare l'art. 39.

Occorre un movimento di opinione.
Ciao a tutti.

Ama l'amore ma non amare la donna o cadrai sotto il suo possesso

giancarlo

giancarlo
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  • Re: PARERE TECNICO: EDILIZIA
  • (04/12/2009 22:15)

A mente non lo ricordo , ma c'è un articolo del titolo sul rischio chimico che dice che in caso di più sostanze si deve tener conto della " somma 2 di tutte lesostanze e della loro interazione .
Se davvero sono presenti quelle che ahi riportato non firmerei mai un DVR con livello basso di rischio chimico anzi mi preoccuperei divalutare il rischio cancerogeno

paraquat

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Cagliari
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Medico del Lavoro Competente
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  • Re: PARERE TECNICO: EDILIZIA
  • (05/12/2009 12:39)

tcam il 03/12/2009 11:48 ha scritto:
La domanda non vi sembri ovvia e scontata: nel rischio chimico del settore edile quali sostanze considerate degne di nota tanto da determinare il "rischio non irrilevante per la salute"?.
Nei DVR che leggo trovo di tutto e di più e vi elenco alcune sostanze pericolose individuate e determinanti l'intensità del rischio trovato:
Metalli pesanti (nichel. cromo, vanadio)
resine (varie ed eterogenee)
CO
NH3
Diesel exhausts (fumi degli scarichi dei mezzi operativi e di eventuali gruppi elettrogeni)
bitume e suoi fumi
IPA e PAC
silice cristallina ed altri silicati
oli minerali
solventi organici (disarmine e trattamenti del legname)
amianto (accidentale)

Tuttavia nella massima parte dei DVR, quando si arriva alle conclusioni, il rischio chimico veniva considerato moderato prima e basso ed irrilevante per la salute ora.
Che ne pensate? C'è qualche difformità tra i dati e il giudizio finale?
Quanto mai gradite le opinioni dei Consulenti Tecnici e dei RSPP.
Tcam
A voi la parola

Tutto mi è chiaro quando leggo la stupenda definizione di "amianto accidentale"!!! Non capisco cosa significhi accidentale: uno inciampa e va a sbattere sull'ondulina??
Oppure uno prende la smerigliatrice e si mette a tagliare eternit non sapendo cosa sia?
Insomma l'amianto c'è o non c'è??? Questo è il quesito che sottoporrei alla c.a. dell'RSPP.....
Mi ricorda tanto quei documenti stampati in carta pregiata, con foto fantastiche degli stabilimenti, dei DPI, dei cartelli di pericolo e divieto: mi basta andare a vedere la pagina delle fonometrie per avere la certezza: "in base alla 277/91..."!!!! DVR nel cesso, con il DDL che maledice i soldi che ha speso....

Mi chiedo se abbiano fatto campionamenti di fibre di amianto, di polveri di silice...ne dubito.
Purtroppo ormai sta diventando una consuetudine trovare i DVR ridicoli, dove dobbiamo metterci mano in maniera pesante, facendo il lavoro di alcuni RSPP.
Analizzerei la frequenza, la durata, l'intensità di utilizzo, la quantità di ciascuna sostanza; le caratteristiche di ogni singolo composto ed eventualmente l'esposizione cumulativa, in modo da farmi un'idea di come e cosa facciano i lavoratori in quell'impresa.
Spesso esistono delle realtà lavorative in cui l'uso diventa saltuario, altre volte continuativo e massiccio, ma senza una serie di sopralluoghi è impossibile farsi un'idea.

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