Egregi Dottori, chiedo un Vostro parere in merito alla mia situazione lavorativa e sul possibile giudizio del Medico Competente.
Sono una Guardia Giurata che, a seguito di due gravi incidenti stradali subiti sul lavoro negli anni precedenti, riporto tra le varie contusioni ed escoriazioni ecc, anche due distorsioni al rachide cervicale.Soffro pertanto di Cervicobrachialgia che, da un anno è iniziata a peggiorare,in quanto vengo adibito ad una mansione che mi costringe a guidare l'auto per 8 ore consecutive in orario notturno e malgrado avessi più volte richiesto l'esonero da tale servizio,allegando certificazione medica, l'Azienda si è sempre disinteressata del mio problema.Effettuo ripetuti cicli di Fisioterapie,Ozonoterapie,Tens terapie,Laser Terapie, uso del Collare in fase di acuzie algica,antidolorifici e cortisonici, ma ciò serve solo ad ottenere un lieve e momentaneo sollievo, che serve a poco, in quanto la mansione a cui vengo adibito, non aiuta a migliorare la mia situazione.A distanza di un anno visti i dolori persistenti, su richiesta del medico, effettuo una RMN riscontrando quanto segue:Protusione con relative ernie discali C4-C5,C5-C6,C6-C7,e C7-D1.
Effettuo una visita medica ortopedica, il quale mi rilascia la seguente certificazione:Presenta Cervicobrachialgia sx da ernie discali, limitazione della muscolatura paracervicale e dei trapezi,irradiazione della sintomatologia dolorosa dell'arto sup. sx. con disestesie sino all'estremità.
Ob.:articolarità dolente ai gradi medi e massimi del Rom.Articolarità del rachide lombare dolente ai gradi medi nei movimenti di flesso-estensione.Dolore alla digito pressione sui processi spinosi del rachide cervicale,lombare superiore,sul capo superiore, e medio di sinistra del trapezio,sui massicci articolari posteriori di sinistra del rachide cervicale,sulla inserzione del muscolo elevatore della scapola di sinistra.
Tale situazione clinica è inconcepibile circa il sollevamento ripetuto dei carichi e si consiglia di evitare la guida prolungata dell'auto e, per quanto possibile, traumi cervicali in flesso estensione.
A questo mi vedo costretto a richiedere come è previsto dal dgl. 81/8, una visita dal Medico Competente.
Le domande che Vi pongo sono:
Quale sarà il parere del Medico Competente?
Se vi fosse un'inidoneità alla mansione, e l'azienda continua ad adibirmi alla stessa mansione, come dovrei comportami?Devo comunque lavorare o devo rifiutarmi?
Grazie e scusandomi per essermi dilungato troppo, saluto cordialmente.
è impossibile anticipare con certezza il giudizio del tuo MC... se comunque fosse emesso un giudizio con limitazioni, e lo stesso fosse disatteso, potresti consultare in prima battuta il RLS (se nominato) ed in subordine i sindacati
Gentile Sportgooffy, Le sarei grato se potesse rispondermi via email in privato, in merito alla questione che ho esposto prima.
Ecco il mio indirizzo e-mail nicos1@hotmail.it.
In attesa, La saluto cordialmente.
Lei è già stato sottoposto negli anni a sorveglianza sanitaria obbligatoria da perte del MC? Se si, aveva già delle prescrizioni/limitazioni alla mansione.
Il giudizio del mc competente potrebbe( il condizionale è d'obbligo vista l'impossibilità di esprimere giudizi alla lontana) confermare quanto refertato dall'ortopedico ponendo delle limitazioni sia alla movimentazione manuale di carichi che alla durata della guida.le limitazioni del mc sono un vincolo per il datore di lavoro deve attuare le misure indicate dal MC (art42 comma 1 Dlgs 81/08).
In caso di inosservanza delle prescrizione consiglierei di rivolgersi in prima istanza al RLS ( se presente) e al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). se non vi è ascolto può rivolgersi al servizio di vigilanza della sua ASL per gli opportuni provvedimenti a carico del datore di lavoro.
Lei è già stato sottoposto negli anni a sorveglianza sanitaria obbligatoria da perte del MC? Se si, aveva già delle prescrizioni/limitazioni alla mansione.
Il giudizio del mc competente potrebbe( il condizionale è d'obbligo vista l'impossibilità di esprimere giudizi alla lontana) confermare quanto refertato dall'ortopedico ponendo delle limitazioni sia alla movimentazione manuale di carichi che alla durata della guida.le limitazioni del mc sono un vincolo per il datore di lavoro deve attuare le misure indicate dal MC (art42 comma 1 Dlgs 81/08).
In caso di inosservanza delle prescrizione consiglierei di rivolgersi in prima istanza al RLS ( se presente) e al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). se non vi è ascolto può rivolgersi al servizio di vigilanza della sua ASL per gli opportuni provvedimenti a carico del datore di lavoro.
ariale9699 il 05/01/2010 12:24 ha scritto:
Lei è già stato sottoposto negli anni a sorveglianza sanitaria obbligatoria da perte del MC? Se si, aveva già delle prescrizioni/limitazioni alla mansione.
Il giudizio del mc competente potrebbe( il condizionale è d'obbligo vista l'impossibilità di esprimere giudizi alla lontana) confermare quanto refertato dall'ortopedico ponendo delle limitazioni sia alla movimentazione manuale di carichi che alla durata della guida.le limitazioni del mc sono un vincolo per il datore di lavoro deve attuare le misure indicate dal MC (art42 comma 1 Dlgs 81/08).
In caso di inosservanza delle prescrizione consiglierei di rivolgersi in prima istanza al RLS ( se presente) e al Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). se non vi è ascolto può rivolgersi al servizio di vigilanza della sua ASL per gli opportuni provvedimenti a carico del datore di lavoro.
Vengo regolarmente sottoposto a sorveglianza sanitaria, ma non ho mai avuto alcuna prescrizione/limitazione, in quanto le mansioni a cui venivo adibito successivamente agli infortuni, erano compatibili con il mio stato di salute.Tutto ciò fino ad un anno fà circa, quando vengo adibito ad altra mansione, incompatibile con il mio stato di salute.
Effettuo pertanto visita dal MC, il quale accertate le mie condizioni di salute, rilascia: "esenzione alla guida degli autoveicoli".
L'azienda, ricevuta l'esenzione non ne tiene conto e continua ad adibirmi alla stessa mansione (guida dell'auto per 8 ore).
Successivamente dopo tante richieste fatte anche dal sindacato, vengo adibito ad un'altra mansione, la più distante che ci sia, difficilmente raggiungibile con mezzi pubblici,costringendomi ad utilizzare la mia auto per un tragitto di 2 ore (80 km andata e ritorno), creandomi notevoli disagi.Ricordo che l'azienda ha più di 150 dipendenti e ha mansioni vicine che posso raggiungere anche a piedi.
Inoltre, faccio presente che lavorando di notte, mi riesce difficile svolgere il mio lavoro restando svegli, dal momento che percorrendo ogni giorno 80 km mi trovo costretto a prendere farmaci per alleviare il dolore che provocano purtroppo sonnolenza.
Ciò che chiedo è solo di far valere i miei diritti e far rispettare l'esenzione, dato l'intervento inefficace del sindacato, pertanto chiedo a Voi esperti quale sia la soluzione migliore se non quella di rivolgermi ad un avvocato.
Grazie e saluti.
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