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• responsabilità assistenza collega epilettico
• (29/12/2009 17:00)

buongiorno, chiedo al medico competente come comportarsi se il proprio datore di lavoro (Comune Capoluogo di Provincia) non attua stabili preventive procedure con relativi responsabili a favore di dipendenti soggetti a crisi epilettiche .
A riguardo pongo il seguente episodio.
Un collega di mia moglie con lei in ufficio oggi ha avuto una crisi epilettica risoltasi in bene in quanto accortasi lei che qualche cosa non andava ha chiamato per tempo il 118 che è giunto proprio a crisi esplosa, attivando procedure di assistenza immediata ( immobilizzazione, anti soffocamento ecc...) che nessuno in ufficio conosceva e neppure sarebbe stato in grado di ottemperare.
Il Comune è consapevole dello stato di salute della persona ma è come se nulla fosse, anche oggi informato il suo dirigente sull'eventualità di una imminente crisi mia moglie ha ricevuto un bel "signora lo mandi a casa, faccia quel che crede, la funzionaria è lei".
A casa? e se sta male per strada !?
Oltre a questo signore anche un'altra signora in quell'ufficio ( protocollo generale con ricevimento pubblico ) soffre della stessa malattia e l'episodio l'ha scossa non poco.
L'organico dell'ufficio è di dieci persone coordinate da mia moglie, tra queste vi è anche un ragazzo down fortunatamente oggi assente.
Mia moglie è sconvolta dal menefreghismo dei suoi superiori e dalla consapevolezza di non avere, ne lei ne altri in ufficio, conoscenze adeguate per fronteggiare urgenze ; non ultimo, teme da oggi sue responsabilità dirette . Mi ha chiesto: e se non avessi chiamato la croce rossa? Lui non ne voleva sapere!
In breve la domanda è: Vi sono specifici obblighi legislativi a riguardo e nel caso le responsabilità su chi ricadono? Come al solito sul'ultimo della fila perchè era l'unico presente?
Grazie per l'attenzione.