Sezioni del portale
- Home
- Area informazione
- Area discussione
- Forum
- La nostra professione
- La Medicina del Lavoro sulla rubrica di RAI 2 “MEDICINA 33”
- La nostra professione
- Chat
- Sondaggi
- Forum
- Area professione
- Area risorse
- Area portale
Ricerca
Login
Informazioni
- Permesso di lettura:
- Tutti gli utenti
- Permesso di scrittura:
- Utenti registrati
Network
La Medicina del Lavoro sulla rubrica di RAI 2 “MEDICINA 33”
- La Medicina del Lavoro sulla rubrica di RAI 2 “MEDICINA 33”
- (11/01/2010 18:50)
Oggi, lunedì 11 Gennaio 2009, nell'ambito della rubrica di RAI 2 “Medicina 33”, lo spazio quotidiano a cura di Luciano Onder dedicato ai problemi della salute che va in onda dal lunedì al giovedì nel primo pomeriggio, a partire dalle ore 13.55, parte del programma è stata dedicata a un argomento di Medicina del Lavoro ben noto a tutti i medici competenti, la cosiddetta “sindrome dell'edificio malato”. Ha risposto ai quesiti posti dal servizio il Dr. Alfonso Cristaudo, che nei pochi minuti che gli sono stati concessi ha sinteticamente inquadrato la problematica, gli eventuali disturbi correlati e le possibili soluzioni.
L'intero programma può essere facilmente rivisto sul sito Internet di RAI 2 al seguente indirizzo: http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBR...-75c0-4380-88bf-72df638339c3.html
Una volta tanto, quindi, la Medicina del Lavoro è stata protagonista in TV su una rete RAI a livello nazionale. In queste trasmissioni non è frequente, per la nostra Disciplina, essere chiamati in causa a discutere e spiegare temi e argomenti di pertinenza specialistica; più spesso degli infortuni sul lavoro e delle patologie professionali (o presunte tali) vengono chiamati a dibattere specialisti di altre discipline o, addirittura, opinionisti di varia natura, politici, sindacalisti, etc. A memoria ricordo solo un'altra occasione, nel lontano anno 2007, che vide il collega G. Trovato ospite di una TV locale siciliana a illustrare la figura del medico del lavoro nei vari ambiti (medico competente, vigilanza etc.) e le attività svolte nella nostra professione.
Per tale motivo, a mio parere, l'occasione merita di essere sottolineata, nella speranza che analoghe trasmissioni possano presto realizzarsi, a livello locale e nazionale, coinvolgendo docenti universitari, colleghi ospedalieri o delle ASL, semplici medici competenti del territorio a presentare quella quotidiana attività svolta con passione, in modo capillare e professionale, in tutte le zone del nostro paese.