Qualcuno di voi h le idee chaire e sa dirmi perchè il mc debba lavorare gratuitamente per l'Inail?
O meglio, qualcuno ha notizie che l'Inail offra un corrispettivo per le segnalazioni di sospette malattie professionali?
Se ci pensiamo bene una segnalazione fatta con tutti i crismi è un lavorone:
-due moduli per l'ente assicuratore
-due copie su dievrso modulo per il lavoratore
-un modulo per il ddl
più
Referto ai Servizi, all'Ispettorato e alla magistratura e allegato al referto il modulo anamnestico professionale.
Non so voi ma io ci impiego quando va bene e quando il lavoratore mi aiuta abbastanza (è sveglio) almeno una quarantina di minuti.
Poi gli invii che occupano altro tempo.
Ma chi paga?
L'Inail? Quale percorso per farsi remunerare? Fattura volta volta e attesa speranzosa di un riscontro? Fattura periodica?
Se qualcuno ha le idee chiare veramente può aiutarmi a chiarire?
Sino ad oggi non ho memoria di aver percepito mai nè una lira nè un euro per le denuncie fatte, ma forse sono in difetto io.
Avevo negli anni ottanta un codice INAIL attribuito dall'Istituto, l'ho sempre riportato ma non ho capito a che cosa e a chi servisse. Poi ho smesso di riportarlo ed è contimuato a non succedere niente.
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
https://www.facebook.com/retemedicicompetenti/
Non so che dirti, ma, sebbene non lautamente, sono sempre stato pagato dall'INAIL. I certificati pagati credo siano al massimo 3 per infortunio (non ne sono sicurissimo): primo certificato, continuazione e certificato definitivo, indipendentemente dal numero effettivo di certificati emessi. L'Istututo emette tutta la documentazione, fa la ritenuta d'acconto e versa pure la trattenuta ENPAM. Tutto ciò è avvenuto, molti anni fa, dopo l'iscrizione nelle liste INAIL (ancora come MMG). Ho sentito altri colleghi lamentarsi per questa questione, ma non so cosa sia stato fatto in merito.
dellarossa il 20/01/2010 03:31 ha scritto:
Non so che dirti, ma, sebbene non lautamente, sono sempre stato pagato dall'INAIL. I certificati pagati credo siano al massimo 3 per infortunio (non ne sono sicurissimo): primo certificato, continuazione e certificato definitivo, indipendentemente dal numero effettivo di certificati emessi. L'Istututo emette tutta la documentazione, fa la ritenuta d'acconto e versa pure la trattenuta ENPAM. Tutto ciò è avvenuto, molti anni fa, dopo l'iscrizione nelle liste INAIL (ancora come MMG). Ho sentito altri colleghi lamentarsi per questa questione, ma non so cosa sia stato fatto in merito.
Alessandra
Mi è capitato di vedere cartelli in poliambulatori di medici di medicina generale dove alla voce certificati inail costo 25 euro sia per infortunio che per denuncia di malattia professionale. Io sapevo che era l'Inail a dover pagare e quindi mi sono registrata presso la sede della mia provincia (Lucca) ma ad oggi non ho visto un centesimo e lo stesso mi confermano anche altri colleghi sia medici competenti che di medicina generale. L'unica che paga sembra essere l'Inail di Pistoia come riferito da un collega che lavora come medico di famiglia vicino al confine con questa provincia. Comunque non ritengo giusto, visto il lavoro che comporta non ricevere niente e al massimo essere pagati soltanto per tre certificati. Inoltre le volte che ho fatto una denuncia di MP ho perso l'azienda dove ero medico competente, perchè Noi non siamo mai tutelati, ovvero se non facciamo la denuncia siamo passibili di salatissima multa, se la facciamo perdiamo l'azienda.. e vi assicuro che a me è successo due volte. Ora voglio vedere se accade anche la terza volta.. perchè il DdL può scegliere chi vuole..
Alessandra
alessandra1 il 21/01/2010 04:28 ha scritto:
Mi è capitato di vedere cartelli in poliambulatori di medici di medicina generale dove alla voce certificati inail costo 25 euro sia per infortunio che per denuncia di malattia professionale. Io sapevo che era l'Inail a dover pagare e quindi mi sono registrata presso la sede della mia provincia (Lucca) ma ad oggi non ho visto un centesimo e lo stesso mi confermano anche altri colleghi sia medici competenti che di medicina generale. L'unica che paga sembra essere l'Inail di Pistoia come riferito da un collega che lavora come medico di famiglia vicino al confine con questa provincia. Comunque non ritengo giusto, visto il lavoro che comporta non ricevere niente e al massimo essere pagati soltanto per tre certificati. Inoltre le volte che ho fatto una denuncia di MP ho perso l'azienda dove ero medico competente, perchè Noi non siamo mai tutelati, ovvero se non facciamo la denuncia siamo passibili di salatissima multa, se la facciamo perdiamo l'azienda.. e vi assicuro che a me è successo due volte. Ora voglio vedere se accade anche la terza volta.. perchè il DdL può scegliere chi vuole..
Proverei a scomporre il problema, sperando che qualcuno ci segua nella discussione
1) IL REFERTO
Al Servizio ……….. ASL di
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Alla Direzione Provinciale del lavoro di
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Al Registro Nazionale delle malattie causate dal lavoro o ad esso correlate c/o Sede Inail ____________
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Denuncia/segnalazione di malattia ai sensi degli art.139 DPR 1124/1965 e art.10 del D.Lgs 38/2000
Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 27/04/2004 (G.U. n.134 del 10/06/2004)
Referto ex art. 365 c.p. (1).
L'obbligo in capo a ciascun medico e non solo al medico competente riguarda la segnalazione alla autorità giudiziaria della MP o dell’infortunio (referto art. 365 c.p. )
L’obbligo di referto infatti deriva oltre che dall’esercizio concreto della propria professione dal fatto che sia giuridicamente qualificabile come“ un delitto perseguibile d’ufficio”.
Dal tenore letterale della disciplina normativa, che delinea l’ulteriore presupposto per l’attualizzazione dell’obbligo, emerge chiaramente come vengano in rilievo non tutti i reati, bensì i delitti e, tra questi , solo quelli procedibili d’ufficio.
Le patologie professionali vadano inquadrate nell’ambito della possibile configurabilità del reato di lesioni colpose aggravate (art. 590 cp.), delitto che risulta perseguibile a querela di parte , qualora la malattia risulti contenuta nel limite di quaranta giorni e , per converso , perseguibile d’ufficio qualora la malattia abbia durata superiore a tale limite o produca postumi invalidanti di natura
permanente.
Non mi pare invece che sia sanzionabile la mancata compilazione del primo certificato medico di malattia professionale che di fatto è l’attività che noi svolgiamo a favore dell’INAIL.
Anche se può apparire una posizione cinica ci si potrebbe limitare a fare referto e finito così.
Il primo certificato lo faccia chi è pagato per farlo, forse un medico ambulatoriale INAIL.
Infatti:
2) IL CERTIFICATO MEDICO DI MALATTIA PROFESSIONALE ha finalità assicurativo-previdenziali.
Può essere PRIMO, CONTINUATIVO O DEFINITIVO.
Il primo certificato medico di malattia professionale è un atto necessario che consente all’INAIL di avviare l’istruttoria per l’erogazione delle prestazioni nei confronti dell’assicurato.
E’ previsto dall’articolo 53 del DPR 1124/65 e deve essere rilasciato all’interessato, cioè al lavoratore ammalato per causa lavorativa, che deve trasmetterlo entro 15 giorni al proprio datore di lavoro .
Il datore di lavoro inoltra all’INAIL il certificato e la denuncia entro i cinque giorni successivi .
La modulistisca prevista dall’INAIL è in triplice copia: la copia per il lavoratore affetto da malattia professionale e la copia per l’INAIL sono complete di diagnosi, la copia per il datore di lavoro è priva di ogni riferimento alla diagnosi:
• il medico consegna al lavoratore affetto da malattia professionale il certificato completo di diagnosi perchè lo trasmetta all’INAIL oppure lo invia direttamente all’INAIL dopo aver acquisito il consenso dell’interessato;
• il medico consegna al lavoratore affetto da malattia professionale il modulo privo di diagnosi per il datore di lavoro.
Il certificato continuativo documenta il protarsi dell’inabilità temporanea assoluta.
Il certificato definitivo attesta la possibilità dell’assistito di riprendere le proprie mansioni lavorative.
I moduli che i medici possono utilizzare per redigere i certificati “continuativo” e “definitivo” vengono rilasciati dall’INAIL gratuitamente .
https://www.inail.it - assicurazione - modulistica
Chi ne sa di più e meglio e ha le idee chiare ci aiuti con il suo intervento
Tcam
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so che per essere liquidato per la prestazione di certificazione di MP come di infortunio è necessario farsi assegnare dalla sede INAIL un codice identificativo.
Il certificato di MP ha valore solo se firmato dal lavoratore malato.
Il referto basterebbe mandarlo al Servizo PreSAL di competenza quale organo di vigilanza che provvederà ad inviarlo alla Procura.
In teoria da quando è entrata in vigore la 833( 1978 sic!sic!) lo SPRESAL ha " sostituito" le funzioni dell'Ispettoratyo del Lavoro in questa materia e quindi mandargliela sarrebbe un doppione .
Molti medici ( soprattutto chi non è medico competente) erroneamente credono che basta inviare il certificato di MP all'INAIL e non inoltrano il referto.
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