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Il dialogo scritto con il DDL

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tcam

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Provenienza
Firenze
Professione
Medico Competente
Messaggi
655
  • Il dialogo scritto con il DDL
  • (28/01/2010 00:50)

Sto scoprendo che vi sono DDL con cui si può e si deve comunicare con competenza, fermezza e tolleranza; ma soprattutto noto che la nostra figura professionale ha bisogno di essere spiegata con pazienza e, quando serva, anche con durezza e convinzione.
La figura del mc per ora mi pare possa essere ricondotta ad un "edificio al grezzo" che necessita di un notevole ulteriore impegno per ottenerne l'abitabilità. Questo compito è per il mc tra quelli indelegabili. Nessuno ci può sostituire in questa lunga necessaria e difficile opera che dipende per il suo successo finale esclusivamente da noi mc.

Dopo questa lunga premessa che può apparire solo un bel proclama (e non lo è)vi riporto il testo di una comunicazione fatta ad un'azienda che ha avuto buon esito ed è stata considerata positivamente ed apprezzata come segno di interesse del mc per l'azienda e per chi ne ha la responsabilità.
E' un orientamento. Io stesso ho scritto con timore di ripercussioni negative ed ho accolto con sorpresa l'apprezzamento per le mie osservazioni.

Testo parziale della comunicazione:

"Al Datore di lavoro e ai preposti

Oggetto: visite mediche del 22-01-10
.............................................
.............................................
.............................................

a) I lavoratori sottoposti ad accertamento (annuale) debbono essere preavvisati almeno 24 ore prima della data e dell’ora dell’accertamento, ciò anche per permettere loro di produrre documentazione inerente il proprio stato di salute che ovviamente non possono avere con sé se avvertiti all’ultimo momento
b) Non è ammissibile convocare un lavoratore a visita ordinaria chiamandolo in cantiere poco prima del momento della visita
c) Era stato concordato che i lavoratori che dovevano essere sottoposti a visita sarebbero rimasti disponibili in azienda o in prossimità della stessa il pomeriggio della visita

Oggi i lavoratori si sono presentati solo dopo due ore di mia inutile attesa (per voi un costo senza nessun utile) e all’arrembaggio ammucchiandosi in attesa con le classiche modalità cui eravamo abituati prima dell’incontro in cui erano stati fatti buoni propositi di dare alle visite mediche un ordinamento e una dignità necessarie.

Quella che chiamiamo “la visita” in realtà è un’operazione complessa e delicata che si può svolgere solo disponendo di tutti i dati di rischio collegati alla mansione in quanto deve pervenire ad una conclusione avente grave valenza anche medico-legale (idoneità alla mansione specifica).
Non può essere frettolosa o superficiale e deve avvalersi di tutti i dati disponibili sia riguardanti lo stato di salute individuale del lavoratore sia le sue variazioni (molto importanti) dall’ultimo accertamento.
Deve inoltre tener conto di eventuali sintomi riportati dal lavoratore che andranno analizzati in relazione alle mansioni che egli svolge (dichiarate dal ddl ma anche riferite dal lavoratore) e rapportati ad un possibile nesso di causalità nella ipotesi, da considerare sempre possibile, che essi siano causati dal lavoro svolto (in tal caso si tratta di malattia professionale che prevede denuncia all’INAIL, obbligatoria, la cui omissione è sanzionata penalmente).
Ciò non basta. E’ anche necessario poter stabilire con una buona approssimazione di correttezza se un dato lavoratore, in una data condizione di salute, possa continuare a svolgere le mansioni che gli sono attribuite o se tali mansioni necessitino di limitazioni o particolari prescrizioni.
La visita inoltre deve raccogliere ogni segnalazione del lavoratore riguardante le modalità di lavoro e la tollerabilità dei DPI assegnati.
Tutto ciò, pur complesso, è possibile solo in presenza di un ambiente operativo sereno e ben organizzato e con lavoratori informati adeguatamente sul significato e la valenza della “visitina” e preparati a riferire correttamente e compiutamente tutto ciò che riguarda il loro stato di salute, avvisati di portare con sé la documentazione necessaria ad avvalorare ciò che riferiscono (Esami e quanto altro utile).

Il Medico Competente
Dott. Tiziano Camerotto

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