Gradirei molto un vostro parere su una nota pervenutami dal Direttore Sanitario Aziendale(sono coordinatore della Struttura del Medico Competente della mia ASL) nella quale mi si richiede di formulare le procedure e/o i protocolli dei giudizi di idoneità con prescrizioni.Tutto ciò scaturisce dalle pressioni di una O.S. a seguito di una prescrizione di esenzione dai turni di guardia forrmulata da una collega per un cardiologo ospedaliero affetto da diabete mellito insulino-dipendente.Io sono sbalordito!
Caro Ippocampo,
è notorio che i direttori sanitari, al nord come al sud, mal digeriscono l'autonomia del medico del lavoro (o medico competente) in ordine ad un settore che, quantomeno nella sanità pubblica, è sempre stato appannaggio delle direzioni sanitarie (e si vedono, assai frequentemente, i danni di quella gestione); al di là del caso specifico, mi preme sottolineare che, a mio modo di vedere, la richiesta del tuo direttore sanitario è fuori dal mondo, trattandosi di una materia talmente variabile, complessa e complicata da non poter indicare dei "protocolli".
Se il tuo direttore sanitario (inteso, a questo punto, come facente funzioni del datore di lavoro - c'è una delega formale?) non è d'accordo con il tuo giudizio di idoneità può, invece di sfocogliare i santissimi del Medico Competente, fare ricorso, come peraltro indicato dalla legge (art. 17 comma 4) "all'organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma o la modifica o la revoca del giudizio stesso".
Se proprio vuoi fornire una risposta alla domanda del direttore sanitario, citagli la norma e digli, se ritiene, di procedere in quella direzione.
Hasta, siempre!
Riccardo FALCETTA
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