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Un perfetto burocrate anaffettivo
- Un perfetto burocrate anaffettivo
- (11/02/2010 21:17)
Potrebbe sembrare una definizione provocatoria qualora essa venisse applicata alla figura del mc sic!
Ma non era il mio preciso intento o perlomeno non volevo applicarla "sic".
Mi spiego meglio.
Ognuno di noi esce dalla fase entusiastica della storia dello sviluppo prefessionale non appena, specializzato, si deve confrontare con il mercato professionale se deve fare libera professione o con un datore di lavoro se può fare il dipendente.
L'impatto è quello di uno scontro frontale ad alta velocità contro un muro di cemento armato e senza air-bag.
Le illusioni divengono delusioni, gli entusiasmi si trasformano in progressiva rassegnazione al potere del mercato.
La "nobiltà" della professione via via diviene un sentimento confuso ed è sostituito prima dalla pulsione verso la realizzazione del frutto di tanti patimenti, l'economia,e subito a seguito della coscienza di cosa tale economia voglia in cambio.
Il Medico più ricco interiormente fatica ad accettare la realtà che gli viene proposta e prova a combattere, convinto che egli saprà moralizzare e migliorare il modello che gli viene proposto. Una rapida sequela di colpi ben assestati, tentano di convincerlo che sbaglia. Barcolla, ma non desiste. Poi, finisce al tappeto ma, pur contato, si rialza per combattere e se non coglie il messaggio è destinato ad un onorevole K.O.
Una delle maggiori difficoltà in una rissa è capire chi ti abbia colpito o chi ti continui a colpire impietoso pur vedendoti alla corda. Il vero nemico è la potente ipocrisia che la società oppone all'onestà intellettuale, il crucifige, l'immorale solidarietà con i forti, l'aggressione del branco sulla preda isolata.
Nessuna riconoscenza, non aspettatevi riconoscenza da nessuno dei vostri interlocutori abituali. Al massimo una formale solidarietà, purchè a costo zero.
Scherzo naturalmente
Tcam
Medici indolenti & Aziende Netgroup
https://www.facebook.com/retemedicicompetenti/
- Re: Un perfetto burocrate anaffettivo
- (12/02/2010 08:12)
tcam il 11/02/2010 09:17 ha scritto:
Potrebbe sembrare una definizione provocatoria qualora essa venisse applicata alla figura del mc sic!
Ma non era il mio preciso intento o perlomeno non volevo applicarla "sic".
Mi spiego meglio.
Ognuno di noi esce dalla fase entusiastica della storia dello sviluppo prefessionale non appena, specializzato, si deve confrontare con il mercato professionale se deve fare libera professione o con un datore di lavoro se può fare il dipendente.
L'impatto è quello di uno scontro frontale ad alta velocità contro un muro di cemento armato e senza air-bag.
Le illusioni divengono delusioni, gli entusiasmi si trasformano in progressiva rassegnazione al potere del mercato.
La "nobiltà" della professione via via diviene un sentimento confuso ed è sostituito prima dalla pulsione verso la realizzazione del frutto di tanti patimenti, l'economia,e subito a seguito della coscienza di cosa tale economia voglia in cambio.
Il Medico più ricco interiormente fatica ad accettare la realtà che gli viene proposta e prova a combattere, convinto che egli saprà moralizzare e migliorare il modello che gli viene proposto. Una rapida sequela di colpi ben assestati, tentano di convincerlo che sbaglia. Barcolla, ma non desiste. Poi, finisce al tappeto ma, pur contato, si rialza per combattere e se non coglie il messaggio è destinato ad un onorevole K.O.
Una delle maggiori difficoltà in una rissa è capire chi ti abbia colpito o chi ti continui a colpire impietoso pur vedendoti alla corda. Il vero nemico è la potente ipocrisia che la società oppone all'onestà intellettuale, il crucifige, l'immorale solidarietà con i forti, l'aggressione del branco sulla preda isolata.
Nessuna riconoscenza, non aspettatevi riconoscenza da nessuno dei vostri interlocutori abituali. Al massimo una formale solidarietà, purchè a costo zero.
Scherzo naturalmente
Tcam
Scherzi?!?
- Re: Un perfetto burocrate anaffettivo
- (12/02/2010 10:08)
tcam il 11/02/2010 09:17 ha scritto:
Potrebbe sembrare una definizione provocatoria qualora essa venisse applicata alla figura del mc sic!
Ma non era il mio preciso intento o perlomeno non volevo applicarla "sic".
Mi spiego meglio.
Ognuno di noi esce dalla fase entusiastica della storia dello sviluppo prefessionale non appena, specializzato, si deve confrontare con il mercato professionale se deve fare libera professione o con un datore di lavoro se può fare il dipendente.
L'impatto è quello di uno scontro frontale ad alta velocità contro un muro di cemento armato e senza air-bag.
Le illusioni divengono delusioni, gli entusiasmi si trasformano in progressiva rassegnazione al potere del mercato.
La "nobiltà" della professione via via diviene un sentimento confuso ed è sostituito prima dalla pulsione verso la realizzazione del frutto di tanti patimenti, l'economia,e subito a seguito della coscienza di cosa tale economia voglia in cambio.
Il Medico più ricco interiormente fatica ad accettare la realtà che gli viene proposta e prova a combattere, convinto che egli saprà moralizzare e migliorare il modello che gli viene proposto. Una rapida sequela di colpi ben assestati, tentano di convincerlo che sbaglia. Barcolla, ma non desiste. Poi, finisce al tappeto ma, pur contato, si rialza per combattere e se non coglie il messaggio è destinato ad un onorevole K.O.
Una delle maggiori difficoltà in una rissa è capire chi ti abbia colpito o chi ti continui a colpire impietoso pur vedendoti alla corda. Il vero nemico è la potente ipocrisia che la società oppone all'onestà intellettuale, il crucifige, l'immorale solidarietà con i forti, l'aggressione del branco sulla preda isolata.
Nessuna riconoscenza, non aspettatevi riconoscenza da nessuno dei vostri interlocutori abituali. Al massimo una formale solidarietà, purchè a costo zero.
Scherzo naturalmente
Tcam
Eppure ci avevano avvisati ed il problema non è solo made in Italy:
Il dottor Siegfried Iseman ci ricorda qualcosa...
"Dissi, quando mi consegnarono il diploma,
dissi a me stesso che sarei stato buono
e saggio e caritatevole col prossimo;
......
Ma, non so come, il mondo e gli altri dottori
subodorano ciò che si ha in cuore non appena si prende
questa magnanima risoluzione.
E il sistema è pigliarvi per fame
Da voi non verranno che i poveri.
Voi vi accorgerete troppo tardi che fare il dottore
non è che un modo di guadagnarsi la vita.
E quando siete povero e dovete reggere
......
Ecco perché fabbricai l'Elisir di Giovinezza,
che mi portò alla prigione di Peoria
bollato come truffatore e imbroglione
Ma non preoccupatevi: da noi non c'è Peoria e le carceri sono già sovraffollate!!!
Scherzo anch'io naturalmente!
- Re: Un perfetto burocrate anaffettivo
- (12/02/2010 10:58)
" Un medico
Da bambino volevo guarire i ciliegi
quando rossi di frutti li credevo feriti
la salute per me li aveva lasciati
coi fiori di neve che avevan perduti.
Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un dio ma nemmeno per gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.
E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l'uomo
e vennero in tanti e si chiamavano "gente"
ciliegi malati in ogni stagione.
E i colleghi d'accordo i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d'amare
mi spedirono il meglio dei loro clienti
con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:
ammalato di fame incapace a pagare.
E allora capii fui costretto a capire
che fare il dottore è soltanto un mestiere
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell'identico male,
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.
E il sistema sicuro è pigliarti per fame
nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,
perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve,
l'etichetta diceva: elisir di giovinezza.
E un giudice, un giudice con la faccia da uomo
mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione
inutile al mondo ed alle mie dita
bollato per sempre truffatore imbroglione
dottor professor truffatore imbroglione. "
...e, no, non scherzo affatto!
- Re: Un perfetto burocrate anaffettivo
- (12/02/2010 13:49)
Ragazzi, è bello ogni tanto volare in alto....con la poesia. Grazie.
- Re: Un perfetto burocrate anaffettivo
- (12/02/2010 22:26)
sportgooffy il 12/02/2010 10:58 ha scritto:
" Un medico
Un sogno, fu un sogno ma non durò poco
per questo giurai che avrei fatto il dottore
e non per un dio ma nemmeno per gioco:
perché i ciliegi tornassero in fiore,
perché i ciliegi tornassero in fiore.
E quando dottore lo fui finalmente
non volli tradire il bambino per l'uomo
e vennero in tanti e si chiamavano "gente"
ciliegi malati in ogni stagione.
E i colleghi d'accordo i colleghi contenti
nel leggermi in cuore tanta voglia d'amare
mi spedirono il meglio dei loro clienti
con la diagnosi in faccia e per tutti era uguale:
ammalato di fame incapace a pagare.
E allora capii fui costretto a capire
che fare il dottore è soltanto un mestiere
che la scienza non puoi regalarla alla gente
se non vuoi ammalarti dell'identico male,
se non vuoi che il sistema ti pigli per fame.
E il sistema sicuro è pigliarti per fame
nei tuoi figli in tua moglie che ormai ti disprezza,
perciò chiusi in bottiglia quei fiori di neve,
l'etichetta diceva: elisir di giovinezza.
E un giudice, un giudice con la faccia da uomo
mi spedì a sfogliare i tramonti in prigione
inutile al mondo ed alle mie dita
bollato per sempre truffatore imbroglione
dottor professor truffatore imbroglione. "
...e, no, non scherzo affatto!
sempre per continuare (e parafrasare) dotte citazioni (cfr Woody Allen): Edgar Lee Master è morto; Fabrizio de Andrè è morto.... ed anch'io non mi sento troppo bene!
forse è giunto il momento di andare in pensione per i dinosauri come me, che facevano il medico del lavoro quando la 626 non esisteva, neppure nei sogni più arditi (meno male? - la 626 (e smi) quale tomba dei veri operatori della prevenzione? )
basta.
mi autocensuro
- Re: Un perfetto burocrate anaffettivo
- (13/02/2010 11:54)
protomedico il 12/02/2010 10:26 ha scritto:
sempre per continuare (e parafrasare) dotte citazioni (cfr Woody Allen): Edgar Lee Master è morto; Fabrizio de Andrè è morto.... ed anch'io non mi sento troppo bene!
forse è giunto il momento di andare in pensione per i dinosauri come me, che facevano il medico del lavoro quando la 626 non esisteva, neppure nei sogni più arditi (meno male? - la 626 (e smi) quale tomba dei veri operatori della prevenzione? )
basta.
mi autocensuro
Assolutamente nessuna estinzione, per favore! Piuttosto EVOLUZIONE della specie, ma sempre la stessa!
Propongo una bella discussione sul thread:
"SGSL: forse una opportunità da non perdere (????)"
Ieri avevo scritto per quasi un'ora...una frenata brusca del treno e tutto è andato perduto!!!
Riproverò quanto prima.
Saluti