Buongiorno a tutti, torno a sottoporre alla cortese attenzione dei colleghi quanto già in precedenza esposto e che è andato incontro a modifica.
Vado a esporre la situazione generale:
- dirigente medico con contratto a tempo indeterminato ed esclusivo presso AO pubblica
- lavoro in una struttura in cui i turni di guardia vengono effettuati da un solo medico (sia guardia notturna che diurna) su un totale di 120 posti letto (disposti su due piani) di degenza di riabilitazione intensiva post acuta
- la cronica carenza di organico determina aggravio delle ore di guardia attribuite e si prefigura ulteriore aggravio a seguito dell'accertato stato di gravidanza di una delle colleghe
Situazione personale:
- affetta da LES dal 1985 con interessamento sistemico e danno d'organo (nel corso degli anni interessamento articolare, cutaneo, neurologico con corea, renale)
- insufficienza renale cronica determinata dalla patologia di base (GMN prolifreativa diffusa) e con graduale incremento dei valori di creatininemia (attualmente 2.8) e riduzione dei valori di GFR (attualmente 19)
- osteoporosi metasteroidea
- terapia steroidea cronica con incremento rischio infettivo
- iperparatiroidismo secondario alla IRC
- dislipidemia familiare e secondaria a IRC
- esofagite (verosimilmente da trattamento steroideo protratto negli anni) tale da richiedere trattamento cronico con inibitore di pompa protonica
Il graduale peggioramento della patologia di base -non tanto legato ad episodi di acuzie di malattia quanto alle caratteristiche degenerative della patologia stessa e in particolare modo della IRC- rendono per me sempre più gravoso affrontare il carico di lavoro cui sono sottoposta, con particolare riferimento al lavoro su turni di guardia e alla gestione delle emergenze nonchè dell'eventuale necessità, in caso di chiamata, di avere contatti diretti con pazienti con patologie infettive (rischio da evitare considerata la patologia di base).
Considerato quanto esposto, nochè il fatto che tra le principali modalità di trattamento del LES è ovunque riportato anche "riposo", chiedo cortesemente quale siano le modalità attraverso le quali poter sgravare il carico lavorativo (togliendo il lavoro su turni di guardia).
Il ricorso alla legge 104 con riduzione dell'orario lavorativo sarebbe inutile poichè, a causa della già citata carenza di organico, mi troverei quotidianamente nella situazione di lavorare comuqnue per più ore del previsto.
ringrazio anticipatamente
MR
Gentile Maria, puoi aggiornarmi(ci) sui risultati della visita medica periodica col tuo MC? Così ex abrupto mi viene da consigliarti (se le altre strade si fossero rilevate impraticabili) di ricorrere all'art. 700 c.p.c.
Ovviamente, hai provveduto nel frattempo ad avviare le procedure per il riconoscimento della invalidità civile?
provvedero' ad aggiornare sugli sviluppi ossia sulle decisioni prese dal medico competente aziendale, al quale, in caso di diniego di sospensione dai turni di guardia nonostante la documentazione prodotta, chiedero' naturalmente ai fini di mia tutela personale una dichiarazione scritta riportante le motivazioni che hanno condotto alla decisione.
Per quando riguarda la considerazione ulteriore, rispondo che non ho provveduto ad inoltrare alcuna domanda di invalidita' civile. Io non chiedo alcuna riduzione dell'orario di lavoro rispetto a quello contrattuale(ma semplicemente di non lavorare su turni) e non chiedo agevolazioni di alcuna natura (ad. ex. inserimento in fasce protette).
Non intendo richiedere una invalidita' civile che non sento mia e che avrebbe anche un inutile impatto psicologico.
grazie comunque del consiglio
sportgooffy il 22/02/2010 02:21 ha scritto:
Gentile Maria, puoi aggiornarmi(ci) sui risultati della visita medica periodica col tuo MC? Così ex abrupto mi viene da consigliarti (se le altre strade si fossero rilevate impraticabili) di ricorrere all'art. 700 c.p.c.
"Non indicati i turni di guardia". questa la risposta finale del MC. grazie.
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