Per diritto di difesa intendo che le cartelle vengano 2 aperte ed esaminate esclusivamente in pesenza del MC.
Andando al succo del problema non vedo la differenza tra aprire le cartelle nella sede produttiva o aprirle nela sede del servizio PRESAL portate dal M.C..Tutto qui .
giancarlo il 13/03/2010 11:04 ha scritto:
Per diritto di difesa intendo che le cartelle vengano 2 aperte ed esaminate esclusivamente in pesenza del MC.
Andando al succo del problema non vedo la differenza tra aprire le cartelle nella sede produttiva o aprirle nela sede del servizio PRESAL portate dal M.C..Tutto qui .
Caro Giancarlo, rispetto al post da cui la discussione è partita, tu per primo hai risposto... "Andando al succo del problema non vedo la differenza tra aprire le cartelle nella sede produttiva o aprirle nela sede del servizio PRESAL portate dal M.C..Tutto qui".
Comportamento ben diverso dal "portarsi via" le cartelle (a che titolo, mi chiedo?) da parte dei colleghi SPISAL, evento che ha originato questa discussione.
Credo che in qualità di UPG , in fase amministrativa, possano acquisire copia delle cartelle sanitarie e di rischio , chiaramente in presenza del MC , per accertarsi poi , con tutto il tempo disponibile , dell'eventuale presenza di reato e quindi, qualora lo ritengano necessario , passare anche alla fase del sequestro , ma se non necessario , una volta riscontrato il reato passare alla prescrizione .
giancarlo il 16/03/2010 09:40 ha scritto:
Credo che in qualità di UPG , in fase amministrativa, possano acquisire copia delle cartelle sanitarie e di rischio , chiaramente in presenza del MC , per accertarsi poi , con tutto il tempo disponibile , dell'eventuale presenza di reato e quindi, qualora lo ritengano necessario , passare anche alla fase del sequestro , ma se non necessario , una volta riscontrato il reato passare alla prescrizione .
Caro Giancarlo,
vorrei (se anche tu fossi daccordo) chiudere con questo intervento la discussione, non perchè non abia trovato in te un interlocutore disponibile e preparato (anzi!) ma perchè (purtoppo?) è divenuta un "botta e risposta" tra noi due soli, e più nessuno ha aggiunto alcun parere: è difficile (o forse meglio impossibile) replicare al tuo ulltimo post, e non è infatti questa la mia intenzione, anzi! Sono perfettamente daccordo con te che questo rappresenti il modo di agire più corretto da parte di chi istituzionalmente svolge nel nostro paese attività di igilanza in materia di medcina del lavoro... pure (e so bene di voler essere malizioso nell'affermarlo) non mi sembra che nel post del collega Cliama che ha aperto questo 3d le modalità con cui l'OdV si è mosso siano quelle che tu hai ora descritto, nè mi sembra che la differenza di comportamento sia di lana caprina. Chiedere, come da lettura combinata dei diversi dispositivi legislativi di legge, copia della documentazione al MC (da aprire in sua presenza in fase di accertamento amministrativo non tanto per diritto alla difesa, che scatta solo in presenza di notizia di reato, ma perchè è il MC responsabile e della custodia delle cartelle stesse e dei dati sensibili in esse contenuti) e solo se necessario successivamente al sequestro mi sembra essere ben diverso dal prelievo "muscolare" (leggi forzato e forzoso) compiuto nei confronti del collega Cliama.
Dall'apertura del post stesso siamo passati da posizioni di piena condivisione dell'accaduto a questo tuo ultimo ragionato messaggio. Quello che ( a mio avviso) ancora manca è l'affermazione (che però posso tranquillamente esprimere, come parere personale e privo di responsabilità, ovviamente) che i colleghi SPISAL coinvolti hanno commesso un errore nel procedere come descritto, esercitando un diritto al "prelievo" delle cartelle al di fuori della lettura combinata della normativa vigente.
giancarlo il 16/03/2010 09:40 ha scritto:
Credo che in qualità di UPG , in fase amministrativa, possano acquisire copia delle cartelle sanitarie e di rischio , chiaramente in presenza del MC , per accertarsi poi , con tutto il tempo disponibile , dell'eventuale presenza di reato e quindi, qualora lo ritengano necessario , passare anche alla fase del sequestro , ma se non necessario , una volta riscontrato il reato passare alla prescrizione .
Se come hanno dichiarato gli ispettori ASL, si tratta solo di un controllo sulla congruità delle dichiarazioni ai sensi dell'art.40 e non sulla base di una ipotesi di reato, essi hanno agito come organo di controllo ASL e non come UPG. In tal senso condivido quanto dice sportgooffym potevano al massimo visionarle alla mia presenza e non prelevarle dalla Ditta interessata.
E' evidente che di questo comportamento incongruo farò leva solo nel caso di contestazioni di rilievo altrimenti mi converrà tacere!
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