Si legge spesso che la nostra è una professione poco ricca, tariffari bassi, aste al ribasso nella Pubblica Amministrazione, ecc.
Nessuno scrive mai dei cari colleghi che hanno contribuito a determinare questa situazione lanciando preventivi a tariffe ridicole, salvo poi appaltare la sorveglianza ad altri colleghi per pochi spiccioli e non seguendo le aziende di persona ma solo firmandone i documenti. Oppure di quelli che si presentano in azienda in 3-4 di cui solo 1 è il medico competente.
Ora finalmente uno di questi soggetti spiegherà il suo comportamento al Procuratore della Repubblica, essendo stato segnalato dalle autorità di controllo, e non lo invidio.
Il risultato è che (era ora) nella Provincia di Ancona tutti i medici competenti sono stati avvisati che il rapporto è fiduciario, che le visite devono essere fatte personalmente, altrimenti si configura la mancata esecuzione degli obblighi previsti.
Questo comportamento "molto italiano" rende del tutto inutile la figura del medico competente, alla faccia di tutti i nostri discorsi, ha abbattuto le tariffe a livelli indecorosi e toglie lavoro ai giovani colleghi.
Credo che sia ora che tali comportamenti vengano denunciati alle autorità competenti e che le associazioni industriali debbano essere avvisate, perchè non è interesse del datore di lavoro prestare il fianco al rischio di essere considerato inconsapevolmente complice di tale comportamenti
Vedo che la mia lettera viene letta ma nessuno entra in discussione. Siete tutti d'accordo su questo comportamento oppure?
sergiomarcellini@libero.it il 12/03/2010 06:46 ha scritto:
Si legge spesso che la nostra è una professione poco ricca, tariffari bassi, aste al ribasso nella Pubblica Amministrazione, ecc.
Nessuno scrive mai dei cari colleghi che hanno contribuito a determinare questa situazione lanciando preventivi a tariffe ridicole, salvo poi appaltare la sorveglianza ad altri colleghi per pochi spiccioli e non seguendo le aziende di persona ma solo firmandone i documenti. Oppure di quelli che si presentano in azienda in 3-4 di cui solo 1 è il medico competente.
Ora finalmente uno di questi soggetti spiegherà il suo comportamento al Procuratore della Repubblica, essendo stato segnalato dalle autorità di controllo, e non lo invidio.
Il risultato è che (era ora) nella Provincia di Ancona tutti i medici competenti sono stati avvisati che il rapporto è fiduciario, che le visite devono essere fatte personalmente, altrimenti si configura la mancata esecuzione degli obblighi previsti.
Questo comportamento "molto italiano" rende del tutto inutile la figura del medico competente, alla faccia di tutti i nostri discorsi, ha abbattuto le tariffe a livelli indecorosi e toglie lavoro ai giovani colleghi.
Credo che sia ora che tali comportamenti vengano denunciati alle autorità competenti e che le associazioni industriali debbano essere avvisate, perchè non è interesse del datore di lavoro prestare il fianco al rischio di essere considerato inconsapevolmente complice di tale comportamenti
Il comportamento che tu citi è uno dei più brutti ed odiosi, perchè, dequalifica la nostra professione, tende ad accentrare su pochi soggetti l'attività in alcune zone, riduce le tariffe, toglie spazi ai giovani colleghi, porta inevitabilmente ad un livellamento al ribasso della qualità delle prestazioni.
Credo sia un pò difficile non essere d'accordo nel cercare di combatterla.
Argeo Maviglia
Impossibile non concordare con queste valutazioni: gia' piu' volte in passato il problema e' stato sollevato nell'indifferenza di tutti, soprattutto di chi, centri gestiti da luminari della medicina del lavoro e professori universitari, con questo sistema riescono a far abdare d'accordo i "terribili" impegni accademici con gli introiti provenienti dagli incarichi privati, magari utilizzando le prestazioni degli specializzandi di turno ( la scusa e' : la formazione!) Fino a quando qualcuno non paghera' di persona, ed in questo gli SPISAL, ligi a chiedere dati statistici ma molto cauti nell'interferire con lìoperato del professore di turno, sono complici nel non aver fatto nulla in DECENNI. Tra l'altro mi risulta che il prestanomismo viene utilizzato proprio nelle ASL che dovrebbero vigilare!
Vero.
Se poi ci aggiungi che a volte i responsabili di alcuni OV vengono utilizzati, in linea di principio in modo corretto, come docenti nei corsi di formazione di alcune scuole di specializzazione, ci si rende conto che la rete di cointeressenze è estremamente complessa e ramificata.
Argeo Maviglia
Ricordo come l'ANDI in pochi anni distrusse il prestanomismo degli studi odontoiatrici. Semplicemente avvertendo i dentisti e poi cominciando con denunce a tappeto.
Certo che se la denuncia la facciamo io o te o altri singoli diventa un problema, se invece fosse una associazione sarebbe ben altra cosa.
Il collega delle marche è incappato nella magistratura credo a seguito della comparsa di una malattia professionale, sicchè probabilmente oltre alla mancata sorveglianza si troverà a doversi difendere anche dalla rivalsa, condizione questa ai quali certi colleghi non pensano.
sergiomarcellini@libero.it il 13/03/2010 02:28 ha scritto:
Ricordo come l'ANDI in pochi anni distrusse il prestanomismo degli studi odontoiatrici. Semplicemente avvertendo i dentisti e poi cominciando con denunce a tappeto.
Certo che se la denuncia la facciamo io o te o altri singoli diventa un problema, se invece fosse una associazione sarebbe ben altra cosa.
Il collega delle marche è incappato nella magistratura credo a seguito della comparsa di una malattia professionale, sicchè probabilmente oltre alla mancata sorveglianza si troverà a doversi difendere anche dalla rivalsa, condizione questa ai quali certi colleghi non pensano.
sergiomarcellini@libero.it il 13/03/2010 02:28 ha scritto:
Ricordo come l'ANDI in pochi anni distrusse il prestanomismo degli studi odontoiatrici. Semplicemente avvertendo i dentisti e poi cominciando con denunce a tappeto.
Certo che se la denuncia la facciamo io o te o altri singoli diventa un problema, se invece fosse una associazione sarebbe ben altra cosa.
Il collega delle marche è incappato nella magistratura credo a seguito della comparsa di una malattia professionale, sicchè probabilmente oltre alla mancata sorveglianza si troverà a doversi difendere anche dalla rivalsa, condizione questa ai quali certi colleghi non pensano.
Concordo, ma quali associazioni sono in grado o vogliono fare quello che ha fatto l'ANDI (tra l'altro purtroppo il prestanomismo in odontoiatria non e' affatto scomparso)? Ricordo quello che ho detto a proposito dei professori universitari e di quello che rappresentano nelle nostre maggiori associazioni, scientifiche e...
guido_rossi il 13/03/2010 02:39 ha scritto:
Concordo, ma quali associazioni sono in grado o vogliono fare quello che ha fatto l'ANDI (tra l'altro purtroppo il prestanomismo in odontoiatria non e' affatto scomparso)? Ricordo quello che ho detto a proposito dei professori universitari e di quello che rappresentano nelle nostre maggiori associazioni, scientifiche e...
Proverò a sollevare il problema alla ANMA. Vediamo cosa rispondono i vertici della associazione, o se hanno voglia di sputtanarsi.
Poi però non si lamentino se dentro la categoria entrano igienisti, medicilegali, medici militari.
Andrà a finire che alla fine saranno coinvolti i medici di medicina generale.
Del resto perchè no, se siamo i primi ad aplicare male le norme....
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