Sono una semplice segretaria di un medico del lavoro. Faccio questo mestiere (bellissimo!) da 9 anni. Ovviamente non sono medico, ma senza vanto, credo di conoscere la normativa meglio di colui per cui lavoro. Ogni volta che leggo i commenti dei medici di questo sito su altri così detti "medici competenti" mi viene da ridere! Ogni volta mi viene il dubbio che stiate parlando del mio datore di lavoro. Per carità, questo lavoro mi da' da vivere, anzi sopravvivere per quello che sono pagata in relazione a ciò che faccio. Non voglio certo sputarci sopra! Però ogni giorno assisto a cose fuori da ogni logica, ascolto cose fuori dal mondo e mi chiedo come si faccia a fare un lavoro che dovrebbe tutelare la salute di chi si spacca la schiena ogni giorno per una miseria e fregarsene se poi presentano analisi cliniche alterate, tanto alterate, narcotest che vengono fatti correggere perchè altrimenti sarebbe scocciante dover mandare il dipendente al sert, giudizi di idoneità dati perchè poi bisognerebbe giustificare la non idoneità e "...mica si può perdere tempo con queste cose!". Aziende che vengono affidate a me per sopralluoghi periodici, DVR che vengono visionati solo da (solo io sono a conoscenza dei rischi di tutte le "mie" aziende), datori di lavoro che continuano a fare le visite da questo medico del lavoro perchè "come le seguo io e so rispondere alle domande normative il medico non sarebbe capace mai! Se cambi medico fammelo sapere perchè io datore di lavoro ti seguo". Ma come si fa ad essere così "incompetenti". Scusate lo sfogo....ma sono completamente dalle vs. parte o meglio... dalla parte di quei medici che fanno il proprio dovere con coscienza.
Scusami il disturbo, ma in riferimetno a quello che ho letto ti vorrei kiedere un consiglio.
E' pobbile che in presenza di una invalidità al 46% (mono rene) e con una familiarità al tumore (mamma morta di tumore alla mammella) e padre con tumore (in corso) alla vescica, una donna risulti idonea ai turni notturni?
non c'è uno studio recente condotto da medici che stabilisce un aumento delle probabilità di tumore (sopratutto nelle donne)del 60%? Per un medico del lavoro, ovviamente nominato dalla aziende datrice, non è un rischio, permettere ad un dipendente di lavore a queste condizioni?
come ci si puo' tutelare?
Grazie
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