Pong all'attenzione dei colleghi del sito la legge regionale11/06/2002 della Regione Lazio pubblicata sul suppl. ord. n.3 Bollettino Ufficiale n.21 "Disposizione per prevenire e contrastare il fenomeno del Mobbing nei luoghi di lavoro". Tale legge recita all'art.4, comma 3 "Ciascun centro (antimobbing n.d.r.) deve, in ogni caso, prevedere nel proprio ambito, le seguenti figure professionali: a) un avvocato esperto in diritto del lavoro; b) UN MEDICO SPECIALISTA IN IGIENE PUBBLICA c) uno psicologo; d) un sociologo; e) un assistente sociale. "
COMPLIMENTI!
Bhe'..davvero una legge ad hoc!! Forse il termine "igiene o igienista" rende meglio l'idea di un lavoro sicuro!! Comunque dopo i primi mesi di protesta mi sembra che le acque, come forse era naturale attendersi, si siano abbastanza calmate: ora si ventilano proposte di master di 2 anni per igienisti e medici legali per poter fare i medici competenti... credo che piano piano ognuno di noi finirà per accontentarsi della propria nicchia. Guariniello al congresso nazionale ha per un attimo portato alla ribalta il rpoblema, ma probabilmente se fosse andato al congresso dei medici legali avrebbe fatto la stessa cosa.
E l'On. Smuraglia che fine ha fatto?
Complimenti davvero: gli igienisti si che sono una corporazione efficiente!!
"L’oro non è tutto. Ci sono anche i diamanti". (Paperon De’ Paperoni)
Sono completamente d'accordo con il precedente intervento e non mi sembra che gli utenti del sito abbiano colto appieno la gravità di quanto emanato dalla giunta regionale del Lazio. Non condivido affatto l'entusiasmo dei partecipanti al congresso SIMLII per la proposta (ripeto: PROPOSTA) formulata dal direttivo, in quanto la ritengo destinata a rimanere tale laddove la legislazione del paese, guidata da corporazioni mediche ben piu' attente ai propri interessi rispetto alla nostra, sembra aver assunto una posizione nettamente differente da quella auspicata. Probabilmente non esiste un reale interesse alla difesa del proprio ambito di attività da parte dei Medici del Lavoro. Attenzione affinchè l'esempio del Lazio non venga seguito da altre Regioni.
Cari colleghi,
ma c'è ancora qualche specialista in medicina del lavoro che abbocca all'amo del mobbing? Ritengo che siano ben altre e ben più diffuse le cause di disagio psichico all'interno dei luoghi di lavoro; gli igienisti in larga parte d'Italia fanno ancora i libretti sanitari anche se è ampiamente dimostrato che non servono a nulla: cosa vogliamo fare: seguirli sulla strada del formalismo burocratico? E' più difficile essere sostanziali e lavorare basandosi sull'evidenza, ma, visti i tempi, è, probabilmente, l'unica strada che rimane per mantenere un minimo di identità professionale.
Cordialità
Riccardo FALCETTA
credo di avere una "buona notizia" : a quanto mi risulta la legge regionale del Lazio sul Mobbing è stata ritenuta incostituzionale , anche se non certo per la faccenda degli igienisti . Infatti non è competenza delle regioni legiferare su ambiti riservati alla giurisdizione nazionale come il diritto del lavoro (altro esempio analogo la non ammissibilità della legge che in Toscana aboliva l ' elettroshock)
Dr. A. Gennai Specialista in medicina del lavoro, specialista in medicina legale-- drgennai1@libero.it
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