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Questo argomento ha avuto 444 risposte ed è stato letto 31156 volte.

ramiste

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  • Corte di Cassazione: definizione di “mobbing”
  • (01/02/2012 12:15)

Secondo la Corte di Cassazione, per "mobbing" si intende una condotta del datore di lavoro o del superiore gerarchico, sistematica e protratta nel tempo, tenuta nei confronti del lavoratore nell'ambiente di lavoro, che si risolve in sistematici e reiterati comportamenti ostili che finiscono per assumere forme di prevaricazione o di persecuzione psicologica, da cui può conseguire la mortificazione morale e l'emarginazione del dipendente, con effetto lesivo del suo equilibrio fisiopsichico e del complesso della sua personalità.
Ai fini della configurabilità della condotta lesiva del datore di lavoro sono, pertanto, rilevanti:
a) la molteplicità di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente, che siano stati posti in essere in modo miratamente sistematico e prolungato contro il dipendente con intento vessatorio;
b) l'evento lesivo della salute o della personalità del dipendente;
c) il nesso eziologico tra la condotta del datore o del superiore gerarchico e il pregiudizio all'integrità psico-fisica del lavoratore;
d) la prova dell'elemento soggettivo, cioè dell'intento persecutorio.


(Cassazione Civile - Sezione Lavoro - Sentenza n. 87 del 10.01.2012 - notizia a cura avv. Ennio Grassini https://www.dirittosanitario.net – accesso per i medici con MediKey)

ramiste

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  • Resoconto 2010 sanzioni disciplinari esercenti professioni sanitarie
  • (02/02/2012 09:23)

Pubblicato il resoconto 2010 della Giurisprudenza della Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie, l'organo di giurisdizione speciale istituito presso il ministero della Salute preposto all'esame dei ricorsi presentati dai professionisti sanitari contro i provvedimenti degli Ordini. Un documento che risulta essere di fatto una guida sui comportamenti che sono stati sanzionati, tanto nel pubblico quanto nel privato. Tra i casi citati, il non rispetto dell'obbligo di consegna della ricetta da parte del medico direttamente al paziente o del segreto professionale. Ma anche il dentista che non ha denunciato all'Ordine il timore che un collega stesse esercitando in maniera abusiva la professione o il medico che ha procurato danni economici da una non corretta applicazione delle leggi sulla farmaceutica.
Interessante anche una sentenza che riguarda la definizione delle tariffe: «Alle prestazioni rese a prezzi inferiori non va automaticamente ricollegata una fattispecie di illecito disciplinare: diversamente, si rischierebbe di reintrodurre artificiosamente, nella sostanza, le tariffe minime eliminate dalla legge. Si può ritenere, quindi, che il provvedimento disciplinare non è supportato da sufficienti elementi istruttori quando non è provata la circostanza che i costi delle prestazioni erogate sono superiori al prezzo richiesto dal sanitario, né che la qualità della prestazione ne risente». Secondo quanto emerge, poi, un medico è sanzionabile anche per una visita sotto i sette minuti, ritenuti non sufficienti per fare un quadro approfondito della situazione del paziente.

(fonti della notizia: http://www.quotidianosanita.it/la...oni/articolo.php?articolo_id=7244 - https://www.doctornews.it )

ramiste

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  • Ancora sull'obbligo di nomina del "medico coordinatore"
  • (17/02/2012 12:25)

Un interessante articolo che riassume le principali sentenze sull'argomento:
http://www.puntosicuro.it/sicurez...el-medico-coordinatore-art-11638/

ramiste

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  • Audizione SIMLII alla commissione parlamentare di inchiesta sulle "morti bianche"
  • (03/03/2012 11:30)

Sul nuovo sito ufficiale SIMLII il resoconto della recente audizione presso la commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (link:
http://www.simlii.it/it/news/2012...esso_la_commissione_parlamentare/ )

ramiste

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  • Comunicato SIMLII sull'art. 14 del DL 5/2012
  • (06/03/2012 14:13)

Pubblicato sul sito ufficiale della SIMLII un comunicato con la presa di posizione sulla nota questione dell'art. 14 del DL 5/2012: http://www.simlii.it/it/news/2012...nicato_simlii_sullart14_dl5/2012/

ramiste

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  • Importante notizia
  • (19/04/2012 19:51)

Di recente il prof. Cocco, associato presso l’Università di Cagliari, ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Lanusei nell’ambito delle indagini sull’attività del Poligono Militare di Quirra, di cui è stato "medico competente".
Sulla vicenda la SIMLII ha pubblicato sul sito ufficiale un breve comunicato, che invito tutti i colleghi a leggere e ponderare con attenzione ( http://www.simlii.it/it/news/2012...della_presidenza_e_dellesecutivo/ ) per i risvolti inquietanti che la vicenda riveste.

Gabriele Campurra

Gabriele Campurra
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  • Re: Notizie
  • (20/04/2012 06:14)

Desidero fare una doverosa precisazione.

Il DU si è dimostrato adattissimo per costruire corazze a protezione dei carri armati, ma altrettanto adatto si è dimostrato per fabbricare proiettili. Si tratta di un metallo non solo pesantissimo, ma dotato di grande durezza e che, per queste sue caratteristiche, penetra molto bene all’interno dei bersagli usuali in guerra. Il principale “vantaggio” è la sua piroforicità, vale a dire la sua capacità di sviluppare un calore elevatissimo (oltre i 3.000 °C) quando arriva con una velocità sufficiente contro il bersaglio.
Fin dalle prime prove i tecnici militari statunitensi si accorsero che l’altissima temperatura sviluppata dall’impatto tra proiettile e bersaglio generava un aerosol di particelle solide volatili di dimensioni estremamente piccole.
Riassumendo, il proiettile colpisce il bersaglio, di solito oggetti chimicamente compositi e si sviluppa una temperatura molto alta (come detto, poco più di 3.000 °C); la parte più vicina al punto d’impatto, quella in cui il calore è maggiore, sublima, il che significa che si trasforma da solida in vapore. Questo vapore, però, entra velocemente in contatto con l’atmosfera di gran lunga più fredda e ricondensa sotto forma di particelle solide di dimensioni finissime, sotto il micron. Ma mano a mano che ci si allontana dal punto d’impatto, il calore diminuisce. Così, per una certa distanza, la sublimazione sarà solo parziale, fino a che, allontanandosi, la temperatura sarà troppo bassa per far sublimare la materia, ma abbastanza alta per formare polveri sottili; non sottili, però, come quelle generate dalla condensazione dei vapori.
Le polveri che si formano hanno caratteristiche particolari: quelle di condensazione sono sferiche e cave al loro interno e la loro composizione è quella di leghe del tutto casuali. Il motivo di questa casualità di composizione è dovuta al fatto che i vapori constano della scomposizione del materiale che costituisce il bersaglio e di quello di cui è fatto il proiettile e la condensazione avviene tra elementi che s’incontrano in quel momento per caso. Invece, le polveri formatesi non per condensazione ma per fusione del materiale che costituisce il bersaglio sono meno sottili, sono molto fragili, sono ugualmente sferiche e cave e hanno una composizione che può essere meno casuale e più vicina a quella del bersaglio. Infine le polveri che si formano nelle zone più fredde sono più grossolane e hanno forme irregolari.
Va da sé che più una polvere è piccola per dimensione, più viene facilmente trasportata dagli agenti atmosferici, e questo è quanto accade alle particelle di cui ci stiamo occupando. In termini di volume l’uranio che entra in queste reazioni è pochissimo e, stante il suo peso specifico estremamente elevato, tende a cadere entro raggi piuttosto ridotti cosicché, dunque, la sua volatilità risulta minima. Dunque, il numero di particelle che non contengono uranio è immenso rispetto a quelle che, in effetti, lo contengono e che, per di più, sono ritrovabili solo nell’intorno dell’impatto.
Occorre riferire inoltre, che non risultano malattie a carico di operai delle fabbriche le armi al DU e che nelle biopsie patologiche di militari reduci da teatri di guerra non sono mai state trovate tracce di radioattività.
Quello, invece, che si trova in quei reperti è altro: si tratta di polveri sottili ed ultrasottili solide, inorganiche, insolubili e non biodegradabili che possono entrare nell’organismo sia per inalazione sia per ingestione, dopo essere cadute su frutta, verdura e cereali. Inalate o ingerite che siano, queste particelle entrano con grande velocità nel sangue per essere trasportate in ogni distretto dell’organismo. Già nel sangue, almeno in una frazione della popolazione, le nanoparticelle inducono la formazione di trombi. Raggiunta la loro meta, impossibile da determinare a priori, queste vengono imprigionate dall’organo bersaglio per non essere mai più eliminate, non disponendo il nostro organismo di alcun meccanismo utile allo scopo.
Essendo corpi estranei, dopo essersi concentrate in determinati punti dell’organo nel quale sono finite, le particelle provocano la classica reazione infiammatoria con l’induzione conseguente della formazione di un tessuto (tessuto di granulazione) che va a circondarle .
Il motivo per cui non si trova uranio nelle particelle individuate nei tessuti patologici è quello suddetto: l’uranio è pochissimo, cade molto vicino al bersaglio senza disperdersi nell’atmosfera e, dunque, senza essere inalato né ingerito perché frutta, verdura e cereali non sono più coltivati intorno al punto d’esplosione.
Le polveri di composizione casuale, invece, sono in grado di coprire parecchi chilometri e, per questo, di entrare anche in organismi di persone che si trovano relativamente lontane dal luogo in cui è avvenuta l’azione bellica.
In sintesi: l’uranio non è l’assassino ma il mandante; la blanda radioattività del DU non è la causa della comparsa di forme tumorali. Deve essere chiaro che l’uranio è all’origine del fenomeno, ma non se ne trovano tracce nei campioni di tessuto, proprio per le sue proprietà chimico-fisiche.
Come conclusione si ritiene utile puntualizzare che è necessario demolire una volta per tutte l'ipotesi che l'uranio depleto (DU) in quanto tale possa essere la causa di induzione di tumori nei militari che hanno soggiornato in luoghi bellici ove lo stesso è stato utilizzato. Come evidenziato più volte, è assodato che il DU non possiede le caratteristiche fisico-radiologiche sufficienti per l’oncoinduzione; inoltre, lo stesso DU non è presente nei territori inquinati. È innegabile che nei militari che hanno operato nei suddetti luoghi bellici sia osservabile un incremento di forme tumorali anche letali, ma la causa delle stesse va ricercata in altri inquinanti presenti, probabilmente le nanopolveri che si formano come conseguenza dell'impatto di proiettili con DU e, non ultimo, nella concentrazione di terapie vaccinali con conseguente alterazione dello stato immunitario.

Da ultimo: ferme restando le corrette posizioni espresse dalla SIMLII,sarebbe auspicabile un analogo intervento istituzionale per tutti gli altri casi di "SPRESAL ABUSE" (questa volta è proprio così) che riguardano "semplici medici competenti"!

Ciao, Gab

"Studia prima la scienza, e poi seguita la pratica, nata da essa scienza. Quelli che s'innamoran di pratica senza scienza son come 'l nocchier ch'entra in navilio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada"
LEONARDO DA VINCI

faggiano.danilo

faggiano.danilo
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  • Re: Notizie
  • (20/04/2012 09:17)

Faccio i miei complimenti al collega Campurra per la sua trattazione chiara e completa per questa sede. Ho sempre modo di imparare frequentando questo sito.

Tutta questa mobilitazione a tutela del Prof. Cocci non può che fare piacere, poichè indice di sensibile attenzione della SIMLII verso problematiche importanti per TUTTI i medici competenti.

Sarebbe auspicabile che tanta attenzione e fattiva solidarietà venga ora ed in futuro dedicata anche a Colleghi meno in vista. Non mi sembra, per esempio, che la questione della sentenza di Pisa sulla presunta mancata collaborazione del MC nella valutazione dei rischi abbia suscitato lo stesso coinvolgimento da parte di alcune figure direttive.

Il contrario sarebbe una disarmante conferma di quanto spesso accade in genere nella vita di tutti i giorni.

Saluti

A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!

guglielmo_trovato

guglielmo_trovato
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  • Re: Notizie
  • (20/04/2012 14:34)

Condivido la solidarieta' al professore per l'ingiusto attacco. Sottolineo ed auspisco la stessa attenzione da parte della societa' per gli altri colleghi vittima di abusi e di angherie nell'esercizio della loro attivita', attenzione che sinora non SI E' VISTA!

ex utente da milano

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  • Re: Notizie
  • (20/04/2012 16:15)

guglielmo_trovato il 20/04/2012 02:34 ha scritto:
Condivido la solidarieta' al professore per l'ingiusto attacco. Sottolineo ed auspisco la stessa attenzione da parte della societa' per gli altri colleghi vittima di abusi e di angherie nell'esercizio della loro attivita', attenzione che sinora non SI E' VISTA!

http://www.youtube.com/watch?v=uahU5m6Hvj4

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