Brutta situazione per il collega. Ma ancora peggio vedere che siamo una categoria così penosamente incapace di fare muro tutti insieme, a prescindere da quale associazione di MC si appartenga o anche se non ci si riconosce in nessuna di esse. Quando leggo queste discussioni, qui come sul sito Conameco, ricche di inutili punzecchiature bipartisan, mi sembra di essere alla riunione di condominio. Dove, guarda caso, non si conclude mai una mazza, quando anche si raggiunge il numero legale e l'assemblea è valida. Qui rischiamo la stesa fine: siamo 4 gatti, ma ognuno pensa per il proprio orticello e non riusciamo a coalizzarci. Magari ogni associazione o sindacato riesce a concludere qualcosa anche da solo, ma è chiaro che se fossimo tutti uniti avremmo maggior forza. Anche perchè avremmo sia una voce scientifica (SIMLII, ANMA) sia una voce sindacale che sostengono le stesse ragioni da due differenti fronti. Così siamo al divide et impera, che guarda caso ha sempre funzionato bene.
Con questo non dico che ci si debba appiattire uno sulle idee dell'altro, ci mancherebbe, ma su argomenti importanti, tipo 3B o questo, non sarebbe male uscire con una sola idea condivisa e sostenerla a spada tratta, anzichè esaurire le energie scannandosi su un forum.
Ma forse in Italia questa cosa non è possibile nemmeno fra chi ha gli stessi interessi da difendere, come noi. Spero di sbagliarmi.
Andrea
Ringraziamo tutti gli intervenuti a questa discussione che preghiamo di spostare su un altro thread per lasciare questo alle notizie.
La redazione di MedicoCompetente.it
Si terrà a Olbia, in Sardegna, il consueto convegno nazionale SIMLII che, insieme al Congresso, rappresenta un importante momento annuale di discussione in seno alla Società.
Il tema scelto quest'anno è "La tutela della salute dei lavoratori ai tempi della globalizzazione".
La brochure dell'evento e la scheda per l'iscrizione sono già disponibili sul sito ufficiale SIMLII, nella parte dedicata alla sezione regionale sarda ( http://www.simlii.it/it/p-101.convegni_corsi_seminari.html ).
Il problema della salute legato all'amianto e alle malattie a esse correlate diventi una priorità dell'Unione Europea. È quanto chiesto dal ministro della salute Renato Balduzzi al Commissario europeo John Dalli a margine del Consiglio informale dei Ministri della Salute dell'Unione europea a Horsens in Danimarca.
Nel corso dell'incontro, informa il ministero in una nota, Balduzzi ha illustrato la situazione italiana e ha chiesto che l'Unione istituisca nell'ambito della attuazione della direttiva europea sull'assistenza sanitaria transfrontaliera, «una rete di centri di eccellenza per la ricerca su tali malattie».
Il Commissario europeo ha incitato l'Italia a formalizzare una richiesta in tal senso, assicurando il suo impegno per portarla all'attenzione della Commissione e degli Stati membri. Nel corso del Consiglio informale il Ministro Balduzzi ha avuto anche colloqui con i Ministri della Salute di Malta Joseph Cassar, della Repubblica Serba Zoran Stankovic e con il Delegato regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità Zsuzsanna Jakab.
(fonte della notizia: https://www.DoctorNews.it)
Il direttore generale dell'Inail, dr. Giuseppe Lucibello, intervenendo ieri (26 aprile 2012) alla trasmissione "L’economia in tasca" di Radio1 ha anticipato alcuni dati, relativi all'anno 2011, che saranno pubblicati nel prossimo rapporto annuale dell'Ente.
Gli infortuni sul lavoro, in totale, risultano diminuiti del 6,4% rispetto al 2010, passando da circa 776 mila a 720 mila. Anche gli infortuni mortali si sono ridotti del 4,4% (930 nel 2011 rispetto ai 973 del 2010). Continuano ad aumentare nel 2011 le denunce di malattie professionali, per il noto fenomeno di "emersione" rispetto al passato e per la maggiore attenzione dedicata all'argomento da parte dei medici.
(Fonte della notizia:
http://www.quotidianosanita.it/la...oni/articolo.php?articolo_id=8609 )
ramiste il 27/04/2012 10:14 ha scritto:
Il direttore generale dell'Inail, dr. Giuseppe Lucibello, intervenendo ieri (26 aprile 2012) alla trasmissione "L’economia in tasca" di Radio1 ha anticipato alcuni dati, relativi all'anno 2011, che saranno pubblicati nel prossimo rapporto annuale dell'Ente.
Gli infortuni sul lavoro, in totale, risultano diminuiti del 6,4% rispetto al 2010, passando da circa 776 mila a 720 mila. Anche gli infortuni mortali si sono ridotti del 4,4% (973 nel 2011 rispetto ai 930 del 2010). Continuano ad aumentare nel 2011 le denunce di malattie professionali, per il noto fenomeno di "emersione" rispetto al passato e per la maggiore attenzione dedicata all'argomento da parte dei medici.
(Fonte della notizia:
http://www.quotidianosanita.it/la...oni/articolo.php?articolo_id=8609 )
Ho letto il trafiletto e sembra sia stato specificato che "questi dati sono al netto della crisi, al netto della crisi, che ha comunque contratto l'occupazione”.
Questo significa che si è ridotta l'occupazione e con essa anche il numero di infortuni sul lavoro?
Non ho capito se la percentuale riportata (6,4%) è relativa all'intera popolazione occupata nell'anno di riferimento o semplicemente:
(n° infortuni 2010 - n° infortuni 2011)/popolazione occupata media 2010+2011
Mi illuminate?
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
Si tratta di antipazioni e dati preliminari, nel rapporto annuale sicuramente ci saranno altri dettagli.
In genere, comunque, questi numeri esprimono dati grezzi, cioè non "indici" calcolati sul totale degli occupati nei vari settori produttivi.
A partire dal 22 maggio 2012 p.v. entrerà in vigore il Decreto Ministeriale 16 febbraio 2012, n. 51 "Regolamento recante disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza degli uffici all'estero ai sensi dell'articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81", pubblicato sulla G.U. n. 105 del 07/05/2012.
Il decreto, messo a punto dal Ministero degli affari esteri di concerto con il Ministero del lavoro e quello per la pubblica amministrazione e semplificazione, detta le disposizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza applicabili agli uffici all'estero di aziende italiane. Tale disciplina si ispira ai principi dettati dalla legislazione nazionale e comunitaria e, in particolare, ai canoni di uniformità della tutela, di prevenzione dei rischi professionali, di protezione, di eliminazione dei fattori di rischio e di incidente, di informazione e di partecipazione del personale.
E' prevista la nomina del Medico Competente sia per gli uffici aventi sede negli Stati dell'Unione Europea (art. 6) sia per quelli non aventi sede negli Stati dell'Unione Europea (art. 7).
(fonte della notizia: http://www.lavoripubblici.it/news...r-gli-uffici-all-estero_9804.html )
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14/05/2012 è stato pubblicato il decreto legge n. 57/2012, che rinvia la scadenza per la cessazione della facoltà di autocertificazione dell’avvenuta valutazione dei rischi al 31 Dicembre 2012, esimendo il DdL dall’obbligo di compilazione del documento di valutazione dei rischi nelle piccole e medie imprese con meno di 10 dipendenti (escluse quelle rientranti nelle attività considerate più rischiose ed elencate all’art. 31).
Il testo del decreto così recita: "i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi di cui al presente articolo sulla base delle procedure standardizzate di cui all’articolo 6, comma 8, lettera f). Fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all'articolo 6, comma 8, lettera f), e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2012, gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi. Quanto previsto nel precedente periodo non si applica alle attività di cui all’articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d) nonchè g).”
Trattandosi di decreto legge, il provvedimento è già entrato in vigore ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, con possibilità di ulteriori modifiche.
(vedi http://www.gazzettaufficiale.it/g...edaz=012G0079&tmstp=1337099314238 )
ramiste il 16/05/2012 08:56 ha scritto:
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14/05/2012 è stato pubblicato il decreto legge n. 57/2012, che rinvia la scadenza per la cessazione della facoltà di autocertificazione dell’avvenuta valutazione dei rischi al 31 Dicembre 2012, esimendo il DdL dall’obbligo di compilazione del documento di valutazione dei rischi nelle piccole e medie imprese con meno di 10 dipendenti (escluse quelle rientranti nelle attività considerate più rischiose ed elencate all’art. 31).
Il testo del decreto così recita: "i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi di cui al presente articolo sulla base delle procedure standardizzate di cui all’articolo 6, comma 8, lettera f). Fino alla scadenza del terzo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all'articolo 6, comma 8, lettera f), e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2012, gli stessi datori di lavoro possono autocertificare l’effettuazione della valutazione dei rischi. Quanto previsto nel precedente periodo non si applica alle attività di cui all’articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d) nonchè g).”
Trattandosi di decreto legge, il provvedimento è già entrato in vigore ma dovrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, con possibilità di ulteriori modifiche.
(vedi http://www.gazzettaufficiale.it/g...edaz=012G0079&tmstp=1337099314238 )
Da un lato son contento così. Fare la valutazione dei rischi (rumore, vibrazioni, ecc.) e tenere da parte le relazioni tecniche nelle piccole imprese, soprattutto artigiane, va più che bene.
Molti, proprio perchè c'è da adempiere all'obbligo di fare un DVR con tutti i requisiti di legge, si perdono nel caos della burocrazia e spesso danno fior di quattrini per farlo fare a qualcun'altro. Alla fine la sostanza delle cose non cambia di molto.
Questa proroga farà respirare ancora un po' la classe produttrice italiana già martoriata da una marea di incombenze. Ormai sembra che il produrre beni e servizi sia diventato per un'impresa secondario agli obblighi formali.
Grazie per l'aggiornamento
A pensar male si fa peccato ma ci s'azzecca!
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