...ebbene sì, cari miei...sic transit gloria mundi...
"robe come la 626"...che vergogna...
davvero non ci sono parole... ma d'altronde costoro hanno già fatto in modo che "robe come la scuola" precipitassero nel vuoto e "robe come la costituzione" fossero solo fastidiosi sovrappiù...
Un caro saluto all'amico mascia, che spero di rincontrare ad un prossimo congresso.
Cordialità e che Dio ce la mandi buona...
(e comunque non preoccupiamoci troppo: come al solito, qui da noi, la situazione è grave ma non seria...)
Massimiliano
Mah, uno che dice "la 626" non lo ascolto per principio. Un ministro della Repubblica (quale?) che parla in questo modo....certo che gli amici igienisti di CL non la pensano allo stesso modo.
Continuiamo a pagare i premi assicurativi per mlt professionali ed infortuni, che importa della prevenzione?
confermo che tra qualche anno andremo tutti a lavorare in bulgaria, romania, tunisia.
vi sembra normale che su una legge ci sia scritto: "che il datore di lavoro deve fornire i D.P.I, deve spiegare (informazione) a cosa servono, devono dire come utilizzarli (formazione)e cigliegina sulla torta deve vigilare che vengono indossati e pretenderne l'utilizzo (altrimenti viene sanzionato)", più che giusto fornirli posso capire che bisogna spiegare come metterli ma sanzionare perchè non ha vigilito e perchè non ha preteso l'utilizzo è assurdo senza pensare cosa succede se si verifica un infortunio. MA A VOI QUESTE COSE NON CAPITANO? MA A VOI NON CAPITA CHE IL LAVORATORE NON METTE I D.P.I. E NON VUOLE SENTIRE RAGIONI. MA A VOI NON CAPITA DI VEDERE INFORTUNI INVENTATI (MAGARI GIOCANDO A CALCIO LA SERA PREIMA). MA VOI MAI NESSUN LAVORATORE VI HA DETTO CHE IL GIORNO DOPO SI METTEVA IN INFORTUNIO.MA A VOI MAI NESSUN LAVORATORE VI HA CHIESTO SE ERA DIVENTATO ABBASTANZA SORDO PER FARE RICHIESTA DI M.PROF.(e per questo motivo faceva di tutto per non mettere i tappi).
MA SECONDO VOI è NORMALE CHE IL DATORE DI LAVORO DEVE VERIFICARE (A SUE SPESEEEEEEEE) CHE IL LAVORATORE NON BEVE ALCOL O NON FACCIA USO DI DROGHE E SE POI LO BECCA NON PUO'NEANCHE LICENZIARLO.
MA QUALCUNO DI VOI HA VISTO MAI UN VERBALE FATTO A UN LAVORATORE.
MA VERAMENTE CREDETE CHE QUESTA LEGGE SIA DEL TUTTO (RIBADISCO DEL TUTTO)NORMALE.
MA SIETE COSI' SICURI CHE ANCHE QUESTA LEGGE NON SIA SBILANCIATA DA UNA PARTE.
Speriamo che quando andremo a lavorare in Tunisia , Romania e Bulgaria
anche lì abbiano già recepito le direttive della comunità europea .
Penso che equiparare i diritti si intenda verso l'alto e non verso il basso .
SCANDALOSO soprattutto detto da un ministro della Repubblica !!! e il giorno dopo 3 morti sul lavoro !!!
DA STAMANI SONO UN LUSSO CHE NON VI POTETE PERMETTERE-
giancarlo il 26/08/2010 05:03 ha scritto:
Speriamo che quando andremo a lavorare in Tunisia , Romania e Bulgaria
anche lì abbiano già recepito le direttive della comunità europea .
Penso che equiparare i diritti si intenda verso l'alto e non verso il basso .
SCANDALOSO soprattutto detto da un ministro della Repubblica !!! e il giorno dopo 3 morti sul lavoro !!!
DA STAMANI SONO UN LUSSO CHE NON VI POTETE PERMETTERE-
Che schifo!
Questa perla ci mancava proprio...
Complimenti alle conoscenze giuridiche del sig. ministro!
hai perfettamente ragione ma da quelle parti queste cose non esisteranno mai.
comunque ho citato alcuni paesi ma potevo citare anche l'america, la russia, il giappone, la cina e la cina italiana.
comunque aspetto sempre qualcuno che ha visto un verbale fatto a un lavoratore cosa prevista dalla 626 prima e dall'81 oggi.
Per dovere di cronaca si segnala che il ministro Tremonti ha poi precisato il senso del suo intervento.
"Cinque parole cinque dette a Bergamo alle undici di sera nel corso di una festa hanno fornito occasione per una polemica che mi sembra un po' eccessiva - ha dichiarato in una nota di ieri, 26 agosto. "La sicurezza sul lavoro è una irrinunciabile conquista della civiltà occidentale. L'eccesso occhiuto di burocrazia è un derivato della stupidità".
"In Europa - aggiunge la nota - è sempre più evidente il problema dell'eccesso di burocrazia imposto in questi anni alle imprese. E' per questo che sta iniziando un ciclo opposto: stop regulation, less regulation e better regulation. La legge 626 non fa eccezione. Nel caso della 626 che peraltro è stata assorbita in un nuovo Testo Unico, si deve distinguere tra effettiva tutela della sicurezza sul lavoro, che è fondamentale, ed eccessiva burocrazia che è quasi demenziale".
Altri dettagli al link: http://www.asca.it/news-SICUREZZA...SU_CINQUE_PAROLE-944227-ora-.html )
Sul sito dell'associazione Ambiente e Lavoro le dichiarazioni del ministro, alcune reazioni di ambienti politici e sindacali e il testo del comunicato stampa di precisazioni: http://www.amblav.it/news_dettaglio.aspx?IDNews=7244
Certo l'espressione è infelice sotto tutti i punti di vista!
A parte l'evidente poca padronanza dell'argomento e la palese superficialità, lo stile "apro bocca e do fiato", che nella quotidianità o su un forum posso anche apprezzare, utilizzato da una figura istituzionale suona veramente deplorevole. La frase appare talmente sbagliata da risultare anche "inopportuna politicamente e poco furba", immagino che darà eco ad una larga risonanza....anche satirica.
Però nella sostanza ha detto purtroppo una grande verità e saremmo tutti ipocriti a non riconoscerne i fondamenti.
Cito qualche esempio....
Se un piccolo imprenditore, come mi è capitato ad es. un elettricista con 2 dipendenti, con molti lavori eseguiti e non pagati, che fa fatica a tirare avanti in pari, mi dice che per fare un lavoro ha dovuto girar per pratiche, adempimenti sicurezza etc...per più di 10 giorni, mentre in meno di 2 giorni ha fatto tutto il lavoro commissionato...qualche perplessità sulla ridondanza normativa mi viene...
Se per sicurezza si intendono tutte quelle firme proforma, quei tomi di DVR pagati oro, ma che sono lo scopiazzo fatto a tempi record di tutta una serie prestampata...e che nessuno legge per intero...spesso per assurdo manco chi li scrive ...qualche dubbio mi viene...
Quando vedo che si sta anni dietro ad una linea guida, norma, procedura... con innumerevoli tavole rotonde ed immenso investimento di risorse anche pubbliche per dire sempre le stesse cose, in mille versioni diverse piene di refusi e contraddizioni...quanche dubbio mi viene...
Quando all'interruzione del rapporto di lavoro invece che semplicemente restituire l'originale al lavoratore, devo fare la copia di 30 anni di lavoro in fogli volanti magari illeggibili, perchè l'originale dovrà rimanere chiuso per 10 anni in Ditta...anche se nessuno lo aprirà mai, qualche dubbio mi viene...
Quando si chiedono troppe cose inutili, non si fanno quelle necessarie! Quando per non essere sanzionati si mira solo alla carta spesso inutile, si cerca poi di risparmiare nella sostanza, perchè i conti alla fine devono tornare per tutti.
Credo nell'importanza, diritto-dovere alla salute, alla sicurezza e al benessere sul lavoro. Rispetto e mi inchino di fronte a tutto l'iter normativo storico:... 303/56...277/91...626/94...di fronte a tutti coloro che con serietà e spirito ramazziniano hanno indagato le relazioni tra rischio lavorativo e salute, operato per ridurre i rischi e creato le fondamenta per un lavoro ergonomico e sano. Ma rendiamoci anche conto che per fortuna non siamo in Cina, gli ambienti di lavoro in Italia con poche eccezioni presentano rischi per la salute al limite o sotto il livello d'azione, per cui tanti interventi sono puramente business, non vanno a vantaggio nè dell'azienda, nè dei lavoratori, ma solo nelle tasche di centri di servizi il cui unico obiettivo è fatturare. Detto ciò, non voglio essere fraintesa, difendiamo l'obbligo di valutazione dei rischi e di un sintetico, ma corretto ed esaustivo DVR, difendiamo l'importanza della sorveglianza sanitaria che deve adeguarsi ai tempi, si incentivi la formazione e la promozione nelle aziende della salute a 360°, ma freniamo tutto l'inutile ispirando ogni intervento verso criteri di reale e dimostrata efficacia, perchè altrimenti perdiamo di credibilità tutti e un'eliminazione di tutti gli obblighi di prevenzione, sorveglianza, vigilanza, sarà non solo altamente probabile, ma motivabile.
Nessun Datore di lavoro vuole infortuni o MP, tantomeno i lavoratori. Per cui promoviamo la cultura della prevenzione e della salute, ma eliminiamo anche da un punto di vista legislativo tutto l'inutile e facciamolo in fretta, indipendentemente dal politico di turno che può avere interesse o disinteresse a investire nel settore. Lavoreremo tutti meglio, con più soddisfazione ed efficacia. E poi le ditte devono sopravvivere e garantire il lavoro, nessun imprenditore pur illuminato rischia del proprio per rimetterci! Col lavoro ci si può ammalare e infortunare e tutto questo va difeso ad oltranza, ma senza lavoro peggiora sia la salute, che la qualità di vita per tutti.
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