mi capita un caso che non mi è mai capitato. sarei felice di sapere se qualche collega ha già affrontato tale situazione per poter liberarmi dai dubbi in merito. si tratta di questo: un lavoratore esposto al rischio da movimentazione manuale dei carichi viene inviato a visita ortopedica per artalgia ricorrente alla spalla specie in seguito ad attività lavorativa più intensa. l'ortopedico dopo l'esame clinico precrive una RMN in seguito alla quale decide di programmare un intervento in artroscopia per una s. da conflitto acromio-claveare prescrivendo anche una serie di analisi e di visite preliminari all'intervento.ora, premesso che fino ad allora i costi degli accertamenti erano stati a carico del ddl,da qui in poi e cioè i costi degli esami e delle visite preliminari e quelli dell'intervento stesso, considerato anche il possibile nesso con il rischio professionale, devono ancora essere acarico del ddl o è più opportuno inviare il lavoratore dal proprio MMG allontanandolo dall'esposizione al rischio fino ad intervento effettuato e ad una successiva valutazione medico-legale?
ringrazio anticipatamente chi volesse dedicare un minuto al caso sperando di risolvere il mio dubbio
tapand
E la denuncia di malattia professionale? Oltre che obbligatoria e sanzionata pesantemente, pone la gestione a carico dell'INAIL, se riconosciuta come professionale con nesso di causa effetto.
Esatto: anche secondo me, più che il DDL è l'INAIL che dovrebbe (previo riconoscimento dell'origine professionale della patologia) sostenere i costi di accertamenti e terapie necessarie. In teoria se l'INAIL respinge la pratica i costi sono a carico del lavoratore e/o del SSN.
Gianluca
Nel frattempo si è operato 7 volte i soldi li hanno richiesti 8 volte e chi li doveva sborsare non si sà. Il medico competente è stato messo al muro da datore di lavoro e lavoratore. Saluti
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