Gentili colleghi, capita spesso che i lavoratori mi richiedano la certificazione di sana e robusta costituzione per la cessione del quinto; ma non fa parte di quel gruppo di certificazioni inutili destinate all'abolizione?
In alcune regioni (Piemonte, Liguria, Puglia) esistono delle leggi regionali in proposito.
Abbiamo dei riferimenti normativi nazionali?
Saluti.
Per quanto ricordi la legge nazionale demanda alle deliberazioni d ogni singola regione ( non ce ne siamo accorti ma per la sanità il federalismo è già in atto infatti si chiamano SSR cioè sistemi sanitari regionali )
E'una di quelle situazioni nelle quali il federalismo dimostra tutti i suoi limiti.
Molte regioni hanno abolito alcuni certificati, tra i quali quello di sana e robusta costituzione. Rimane il piccolo, ma inconciliabile, problema che la stessa cosa non è stata fatta dallo Stato.
Il risultato è che la Pubblica Amministrazione, per diverse pratiche, continua a richiedere tale certificazione.
Nel merito del prestito INPDAP viene richiesto il certificato in questione, che deve essere rilasciato dal servizio di medicina legale della ASL oppure da un medico militare. Purtroppo, per quanto sopra ricordato, le ASL delle regioni che hanno abolito tale certificato non lo rilasciano più e gli unici medici rimasti in grado di farlo sono i medici militari.
Un unltimo appunto rimane il regime fiscale di questa prestazione che è soggetta ad IVA del 20%.
Argeo Maviglia
doc. il 01/05/2010 11:47 ha scritto:
E'una di quelle situazioni nelle quali il federalismo dimostra tutti i suoi limiti.
Molte regioni hanno abolito alcuni certificati, tra i quali quello di sana e robusta costituzione. Rimane il piccolo, ma inconciliabile, problema che la stessa cosa non è stata fatta dallo Stato.
Il risultato è che la Pubblica Amministrazione, per diverse pratiche, continua a richiedere tale certificazione.
Nel merito del prestito INPDAP viene richiesto il certificato in questione, che deve essere rilasciato dal servizio di medicina legale della ASL oppure da un medico militare. Purtroppo, per quanto sopra ricordato, le ASL delle regioni che hanno abolito tale certificato non lo rilasciano più e gli unici medici rimasti in grado di farlo sono i medici militari.
Un unltimo appunto rimane il regime fiscale di questa prestazione che è soggetta ad IVA del 20%.
Grazie doc;
i miei dubbi permangono leggendo sul sito ufficiale dell'Inpdap:
[Come si ottiene
L'iscritto deve presentare domanda, su apposito modello fornito dall'Istituto, all'Amministrazione di appartenenza che provvederà a inoltrarla, completa dei dati e dei relativi documenti, alla Sede Inpdap competente per territorio o alla Sede Inpdap che eroga il trattamento di pensione.
Alla domanda devono essere allegati:
la documentazione attestante lo stato di bisogno e l'eventuale spesa (sostenuta o ancora da sostenere) a seconda della motivazione prevista nei criteri di erogazione dei prestiti;
solo per i dipendenti è richiesto un certificato medico di sana costituzione fisica (rilasciato da un medico della ASL o da un ufficiale medico in attività di servizio o da un medico incaricato dall'Amministrazione dalla quale dipende il richiedente, non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda all'Amministrazione di appartenenza).]
La mia situazione è l'ultima: medico competente;
sono obbligato a fare i certificati INPDAP? inoltre, se un dipendente non è soggetto a sorveglianza sanitaria come mi devo comportare? e quanto al compenso, sono a carico dell'amministrazione oppure del lavoratore?
paraquat il 01/05/2010 04:02 ha scritto:
Grazie doc;
i miei dubbi permangono leggendo sul sito ufficiale dell'Inpdap:
[Come si ottiene
L'iscritto deve presentare domanda, su apposito modello fornito dall'Istituto, all'Amministrazione di appartenenza che provvederà a inoltrarla, completa dei dati e dei relativi documenti, alla Sede Inpdap competente per territorio o alla Sede Inpdap che eroga il trattamento di pensione.
Alla domanda devono essere allegati:
la documentazione attestante lo stato di bisogno e l'eventuale spesa (sostenuta o ancora da sostenere) a seconda della motivazione prevista nei criteri di erogazione dei prestiti;
solo per i dipendenti è richiesto un certificato medico di sana costituzione fisica (rilasciato da un medico della ASL o da un ufficiale medico in attività di servizio o da un medico incaricato dall'Amministrazione dalla quale dipende il richiedente, non oltre 45 giorni prima della presentazione della domanda all'Amministrazione di appartenenza).]
La mia situazione è l'ultima: medico competente;
sono obbligato a fare i certificati INPDAP? inoltre, se un dipendente non è soggetto a sorveglianza sanitaria come mi devo comportare? e quanto al compenso, sono a carico dell'amministrazione oppure del lavoratore?
Avevo dimenticato la terza figura abilitata: il medico incaricato, ma non a caso. Infatti non vi è una definizione univoca da parte delle varie sedi INPDAP. Qualcuna accetta come medico incaricato il medico competente, altre sedi un medico incaricato allo scopo specifico, altri solo i medici dipendenti della specifica struttura della Pubblica Amministrazione. Chiederei direttamente alla sede INPDAP della tua provincia se accettano i certificati firmati da te.
Circa i quesiti che poni, a mio parere:
1) non sei obbligato a farli. Come medico competente hai gli obblighi previsti dall'81/08 e non questo, quindi puoi rifiutarti, se stai cercando un motivo per non farli;
2)se invece vuoi rilasciarli, per te è indifferente se un lavoratore è sotto sorveglianza o meno. L'unico accertamento possibile da parte di un medico, nel caso specifico, è quello anamnestico sulla falsa riga di quello effettuato per il rinnovo delle patenti di guida (se vuoi posso inviarti un fac simile per e mail);
3)infine il costo è a carico del lavoratore richiedente la prestazione. Infatti il certificato è finalizzato all'ottenimento di un beneficio a totale vantaggio del lavoratore ed al DL nulla può essere richiesto.
Argeo Maviglia
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