Il pet-coke, secondo la definizione industriale, è un prodotto che si ottiene dal processo di condensazione di residui petroliferi pesanti e oleosi fino ad ottenere un residuo di consistenza diversa, spugnosa o compatta.
Per la sua composizione - comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene), ossidi di zolfo e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio - va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri che verrebbero inalate con gravi rischi per la salute. Il trattamento infatti (carico, scarico e deposito) del Pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanità (28-4-1997) concernente il trasporto di sostanze pericolose. Inoltre vi è un problema di potenziale inquinamento degli ambienti lavorativi legati alla liberazione di IPA e altre sostanze durante il processo di combustione nei forni che utilizzano il pet-coke come combustibile. Qualcuno ha esperienza di valutazione dei rischi sanitari e dei protocolli di monitoraggio ambientale e biologico per i lavoratori esposti nell’industria dei laterizi (o altre industrie che utilizzano il pet-coke, come combustibile per i forni) ? Potete darmi riferimenti al riguardo su materiale specifico? grazie
gianfranco-murgia il 01/05/2010 06:26 ha scritto:
Il pet-coke, secondo la definizione industriale, è un prodotto che si ottiene dal processo di condensazione di residui petroliferi pesanti e oleosi fino ad ottenere un residuo di consistenza diversa, spugnosa o compatta.
Per la sua composizione - comprendente oltre ad IPA (in particolare benzopirene), ossidi di zolfo e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio - va movimentato con cura per evitare di sollevare polveri che verrebbero inalate con gravi rischi per la salute. Il trattamento infatti (carico, scarico e deposito) del Pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanità (28-4-1997) concernente il trasporto di sostanze pericolose. Inoltre vi è un problema di potenziale inquinamento degli ambienti lavorativi legati alla liberazione di IPA e altre sostanze durante il processo di combustione nei forni che utilizzano il pet-coke come combustibile. Qualcuno ha esperienza di valutazione dei rischi sanitari e dei protocolli di monitoraggio ambientale e biologico per i lavoratori esposti nell’industria dei laterizi (o altre industrie che utilizzano il pet-coke, come combustibile per i forni) ? Potete darmi riferimenti al riguardo su materiale specifico? grazie
Prova a leggere questo: http://gimle.fsm.it/25/1/09.pdf
http://www.aslbrescia.it/asl/medi...9%20-%20Alessio%20e%20Placidi.pdf
Ovviamente poi le argille.....
paraquat il 01/05/2010 08:43 ha scritto:
Prova a leggere questo: http://gimle.fsm.it/25/1/09.pdf
http://www.aslbrescia.it/asl/medi...9%20-%20Alessio%20e%20Placidi.pdf
Ovviamente poi le argille.....
grazie a paraquat che sta nella mia stessa città e mi ha riportato materiale che mi pare tra l'altro mi avesse già segnalato; vorrei avere anche qualche riscontro su esperienze concrete. Se qualcuno ha affrontato praticamente il problema sono ben accetti i suggerimenti
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